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Sant'Elia |
20/02/1972 |
h.15.00 |
CAGLIARI - TORINO 1-2 (0-1) Cagliari: Albertosi, Martiradonna, Poletti, Cera, Niccolai, Tomasini, Domenighini, Nené, Vitali, Brugnera, Riva. A disposizione: Reginato, Mancin. All.: Scopigno. Torino: Castellini, Zecchini, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Pulici, Sala C., Bui. A disposizione: Sattolo, Crivelli. All.: Giagnoni. Arbitro: Francescon di Padova. Reti: Bui 16' (T), Pulici 61' (T), Riva 65' rig. (C). Spettatori: 30.352 di cui 15.411 paganti e 14.941 abbonati per un incasso di 33.463.100 lire. Note: Ammoniti Tomasini, Brugnera, Riva, Ferrini e Pulici. Cronaca [Tratto da La Stampa del 21 febbraio 1972] Il Torino ha vinto a Cagliari, ma quello che più conta è come ha vinto. Giagnoni alla vigilia, aveva detto: ''Il nostro campionato comincia domani, con l'inizio degli scontri con le grandi'', e la squadra ha risposto inpieno, come meglio non avrebbe potuto, alla fiducia dell'allenatore. Ferrini e colleghi hanno tenuto il campo con l'autorità, la tranquillità di chi sa di potersi battere alla pari con ogni avversario. Leggete la formazione, è quella dello anno scorso con un Pula, che sta appena riprendendo confidenza col pallone dopo le molte traversie, mentre Bui, Ferrini e gli altri hanno una stagione in più sulle spalle. Un miracolo della nuova mentalità portata dal tecnico (neppure il nuovo infortunio a Mozzini l'ha scosso), dei giocatori che credono in chi li dirige, del morale che arriva sull'onda dei risultati, dei punti e (perché no?) dei premi che ne conseguono. Ieri il Cagliari ha recitato la parte della provinciale, generosa ma arruffona e sterile, di fronte ad una squadra che in ogni fase di gioco sapeva cosa faceva, cosa voleva. Per una volta, a conferma di tanti discorsi sui valori in campionato, hanno segnato le punte e la squadra è andata bene: botta astuta di Bui dopo 16 minuti di gioco, mazzata di Pulici al quarto d'ora della ripresa, al termine di un'azione degna di entrare in un manuale del calcio moderno. E Pulici, che non segnava dallo scorso novembre, a correre a pugni chiusi verso i compagni, gli stessi che ancora ieri mattina prima di andare in campo dicevano: ''Eppure Paolino deve farcela, ha tanta forza, tanta volontà che non può continuare senza gol''. Con due avanti in grado di farsi sentire, la squadra ha girato a pieno ritmo per tutti i 90 minuti, rassicurata alle spalle da un Castellini che ha sbrogliato tutte le situazioni difficili con una sicurezza da campione qual è. La chiave che ha dato la vittoria al Torino è proprio rappresentata dalla prova dei due avanti. Giagnoni aveva impostato una gara prudente, con consegne più rigide del solito ai centrocampisti, per tagliare i rifornimenti a riva. Una tattica accorta, ma che sarebbe stata inutile se - come è accaduto spesso in passato - le punte non si fossero smarcate, non avessero trattenuto il pallone tanto da consentire a Sala e a Rampanti di uscire al loro soccorso per proseguire le manovre. Se il resto dell'undici ha confermato quanto già si sapeva, gli avanti hanno giocato al disopra del solito standard. Ora si tratta di continuare, quello di Cagliari non deve restare un episodio per Pulici e Bui. Il Cagliari èstato invischiato dalla superiore capacità di gioco del Torino, è stato stordito dalla maggior varietà di temi degli avversari. Alla vigilia si era detto: ''La partita è più aperta di quanto non si creda'' e il risultato ha confermato. ampiamente la previsione. Il Cagliari ha un gioco abbastanza elementare per un avversario che abbia uno stopper come Zecchini da affiancare al pericolo Riva. La ricerca continua del cannoniere da parte dei compagni condiziona la manovra, mai l'azione ha preso respiro sulle ali, mai il centrocampo granata ha permesso che qualche avversario trovasse spazi per sganciarsi. Scopigno ha poi stordito i suoi difensori mettendo Martiradonna su Pulici (e costringendo quindi il terzino a giocare tutta la gara da stopper), e obbligando il lungo Niccolai ad inseguire Bui nei frequenti spostamenti sull'arco dell'attacco. Il Cagliari potrà ancora riprendersi, ma la botta, è stata dura. Doveva essere una domenica favorevole ai rossoblu, è stata una catastrofe. Il Torino ha iniziato all'attacco, con una manovra Sala-Bui-Pulici, anticipato da Tomasini. Si delineano le marcature, quelle della vigilia: Zecchini-Riva, Puia-Vitali, Fossati-Domenghini nell'area granata, con a centrocampo i duelli Sala-Poletti, Ferrini-Brugnera, Agroppi-Nené. Proprio Nené già al 3' cerca la testa di Riva con un traversone lungo, ma Zecchini dà subito la misura della sua vena anticipando il rivale. Si presenta Pulici al 6': va via di forza a due avversari, ma tarda un attimo il passaggio a Bui e l'azione sfuma. Poletti si fa notare per un takle rabbioso su Zecchini, il quale resta a terra per qualche minuto, poi il Cagliari ottiene tre calci d'angolo sui quali Castellini esce con sicurezza. Al 16' il primo gol granata. Pulici insegue caparbiamente un pallone fino a fondo campo, calcia da posizione Gustavo Giagnoni difficile ma ottiene un angolo. Batte il corner Sala, lo stesso Pulici e Rampanti sono sulla traiettoria ma non riescono nella deviazione, la difesa sarda ha un attimo di smarrimento e dalla parte opposta Bui, aprendo il compasso delle sue lunghissime gambe, uncina la palla di destro e mette in fondo alla rete con tocco sicuro. Una mazzata per i sardi, che accusano il colpo e non riescono a nascondere il nervosismo. Riva viene richiamato dall'arbitro alla calma, Domenghini è il più lucido e al 21' calcia a rete con forza, ma Ferrini devia di testa il bolide oltre la traversa. Comincia lo show di Castellini, che al 23' vola su Riva, ricevendo una brutta botta, ma Impedendo all'attaccante di calciare a colpo sicuro dopo un cross di Domenghini. Il portiere granata compie la maggior prodezza della partita al 32', quando un tiro violento di Nené cambia improvvisamente direzione a cinque metri dalla porta. Già sbilanciato sulla sua destra, Castellini arriva ancora con la mano sinistra a mettere'in angolo il bolide. Ancora il giaguaro in azione al 34' (colpo ditesta di Riva, parata a terra, botta di Vitali sul portiere), poi il Torino riprende quota e al 41' Pulici si costruisce benissimo in dribblino la palla del 2 a 0, ma la spreca con un tiro fiacco che Albertosi distendendosi in tuffo può bloccare a terra. In apertura di ripresa, la notizia del risultato parziale di Torino scatena tifosi e, giocatori sardi, ma i granata reggono bene e già al 4' Pulici va via in dribbling, tardando però a cercare Rampanti alla sua destra. Al 7' Sala si affaccia in avanti, va fin sul fondoe centra basso un pallone che nessuno riesce ad agganciare. E' il momento del Torino, il Cagliari è come soggiogato e al 16' incassa la seconda rete. Una manovra entusiasmante. Zecchini di testa anticipa Riva, Sala controlla il rilancio del compagno e tocca verso Rampanti che scatta, supera un difensore, appoggia su Pulici, riceve il passaggio di ritorno, punta su Albertosi per tagliare nuovamente su Pulici scattato sulla sinistra. Mentre il portiere accenna all'uscita, il centravanti colpisce di mezzo volo e la palla s'infila in porta, con la difesa cagliaritana stordita dalla rapidità della manovra granata. Riva ha ancora una reazione rabbiosa, al 20' si appoggia su Zecchini che cerca di legarlo: Gigi va a terra, alza le braccia al cielo, Francescon indica il dischetto del rigore e Riva stesso realizza il penalty con una fiondata bassa di notevole potenza. Sul 2 a 1 il Cagliari spera di nuovo, tenta altri assalti ma la difesa granata regge bene, i centrocampisti escono con la palla dalle mischie e impostano con calma manovre offensive. Ancora una bella parata di Castellini su Vitali, un tiro di Domenghini a lato, poi è il Torino a chiudere in bellezza. Al 43' scatta Sala in dribbling, evita Poletti e Brugnera, arriva al le soglie dell'area e calcia secco rasoterra, appena un metro fuori della porta, con Albertosi fermo in mezzo ai pali. |
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