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Comunale |
19/03/1972 |
h.15.00 |
TORINO - FIORENTINA 2-1 (1-0) Torino: Castellini, Mozzini, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti (al 75' Toschi), Crivelli, Pulici, Sala C., Bui. A disposizione: Sattolo. All.: Giagnoni. Fiorentina: Superchi, Galdiolo, Longoni, Scala, Ferrante, Brizi, Merlo, Orlandini, Clerici, De Sisti, Piccinetti. A disposizione: Sulfaro, D'Alessi. All.: Liedholm. Arbitro: Monti di Ancona. Reti: Bui 33', 78' (T), Clerici 91' rig. (F). Spettatori: 30.531 di cui 24.010 paganti e 6.521 abbonati per un incasso di 57.085.700 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 20 marzo 1972] Alla primavera che fiacca muscoli e cervello, per lo sbalzo di temperatura dopo il freddo dei giorni scorsi, resiste meglio - eccezionalmente meglio - il,giocatore che ha più primavere sulle spalle, Gianni Bui, trentadue anni il 5 maggio prossimo. E con un Bui così in più, il Torino si impone di slancio alla Fiorentina, la sorpassa, supera lo choc della battuta d'arresto di Marassi, si prepara al più grande derby del dopoguerra, come la classifica sottolinea. Non una vittoria esaltante, quella di ieri, ma una grande prova di carattere, una conferma delle capacità di reazione della squadra, che ha giocato senza isterismi, aiutata nel portare avanti la partita suun plano di assoluta correttezza dalla prova altrettanto limpida degli atleti di Liedholm. Bui ha sbloccato la partita dopo mezz'ora di gioco, quando il Torino cominciava a soffrire vedendo vani gli attacchi all'area presidiata da Ferrante e compagni; ancora Bui ha messo al sicuro il risultato al 34' della ripresa, tagliando le gambe ai toscani che si accingevano all'ultimo forcing alla ricerca del pareggio. Il gol del 2 a 1 non conta, è arrivato su calcio di rigore concesso in zona di recupero, con molta generosità, dall'arbitro Monti per un contatto in area fra Orlandini ed Agroppi. Un penalty che vale solo per Clerici, il quale realizzandolo, ha aumentato il suo bottino di cannoniere scelto. Piuttosto, il rigore ci stava prima, al 20' del secondo tempo, quando Cereser ha toccato con il braccio, dentro l'area, un cross di Orlandini. Nessun dubbio sulla deviazione, che Monti senza esitare ha però giudicato involontaria. Un altro direttore di gara avrebbe forse concesso il penalty, come un altro arbitro avrebbe concesso il gol di Marassi. Tutto arriva a chi sa aspettare, dice un vecchio proverbio. La ruota gira, predica Giagnoni dall'inizio del campionato, ed i tatti gli danno ragione in tutti ì sensi (compreso su Bui, incitato con parole decise a dare di più - dopo la deludente prova di Roma - con i risultati che tutti hanno visto da Cagliari in poi). L'episodio del possibile penalty provocato involontariamente da Cereser è un fatto di cronaca che nulla toglie, comunque, ai meriti del Torino, che ha saputo superare stringendo i denti una fase delicata della sua positiva stagione. La squadra ha accusato a centrocampo l'assenza di Ferrini: Crivelli si è battuto bene, cercando di muoversi con il solito ordine, ma i tackles vincenti del capitano, i suoi generosi recuperi, sono troppo importanti nell'economia della manovra perché non si dovesse sentire un vuoto nella zona calda del campo. Due o tre granata, inoltre, hanno giocato con la logica prudenza di chi è sotto la mira del giudice sportivo e non vuole perdere il derby, anche questo ha la sua importanza.E quando Rampanti, sulle cui spalle pesa una stagione faticosissima (non tutti i tifosi forse si accorgono del lavoro che svolge ogni domenica il giocatore) ha accennato a patire le scorribande dell'energico Longoni, dalla panchina granata è partito l'ordine del cambio. Rampanti si è così risparmiato l'ultimo quarto d'ora e Longoni, alle prese con una vera punta, come Toschi, è stato costretto a limitarsi al lavoro difensivo. Pochi minuti dopo il cambio, Bui chiudeva la partita ed i granata potevano finalmente tirare un poco il fiato. A fianco di un Bui eccezionale non solo per i due gol, ma per il generoso lavoro a tutto campo e l'intelligenza dimostrata in ogni intervento, Sala ha avuto spunti magnifici, controllando e portando avanti palloni difficili. Proprio su un suo cross il pivot granata ha messo a segno il secondo punto. Pulici ha combattuto, confermando il momento felice, trovando Superchi pronto alle prodezze su due suoi tiri da gol. In difesa - fra momenti di assoluta sicurezza e qualche pericoloso sbandamento - Mozzini e Zecchini sono stati i più validi, riscattando le pause di Marassi: alle spalle di tutti un Castellini strepitoso per la sicurezza degli interventi, per la capacità dì rendere facile il difficile, grazie ad una sicurezza nella presa che al momento nessun portiere italiano possiede. La Fiorentina si è battuta bene, confermando i pregi ma anche i limiti. Una squadra ordinata, giocatori diligenti, attenti ai compiti affidati da Liedholm il quale non poteva aspettarsi un Bui così strepitoso, ma non ha neppure provato ad invertire le marcature sulle due punte granata. Brizi si è trovato in difficoltà nel seguire i sornioni spostamenti del lungo avversario, mentre Galdiolo pur molto migliorato rispetto alla scorsa stagione - ha dovuto spesso far ricorso alla notevole potenza per frenare gli slanci di Pulici. Longoni è stato il migliore della difesa viola, mentre a centrocampo De Sisti, Orlandini e Scala hanno cercato di fare da filtro, senza riuscire però a dare una valida mano a Clerici, bloccato inesorabilmente da Zecchini. Scala è stato il più attivo, ma troppo spesso ha portato la palla anziché lanciarla, favorendo i recuperi dei granata. Valido Piccinetti, uno dei ragazzi sui quali la Fiorentina può contare per il futuro. La partita, dopo un inizio fiacco, ha avuto un sussulto all'11' quando Pulici su tocco di Bui ha saltato Galdiolo, ed ha mandato una bordata nel sette alla destra di Superchi, che è arrivato a deviare con la punta delle dita. Un periodo alterno, poi la Fiorentina si è fatta pericolosa al 27' con una sberla di Longoni che picchiando sul ferro della porta dì Castellini ha avuto uno strano rimbalzo, dando l'illusione ottica del gol. Al 33' il primo gol granata. Pulici ha tenuto caparbiamente in campo un pallone sulla sinistra, il suo cross è stato rinviato, Agroppi ha raccolto il rilancio e prendendo in contropiede la difesa toscana ha toccato lungo per Bui, inseritosi in area sorprendendo stopper e libero; De Sisti si è accorto del pericolo, ma non ha potuto contrastare l'attaccante che di destro ha battuto Superchi. Il Torino ha iniziato la ripresa ancora all'attacco, sfiorando il gol con Fossati e Pulici. Brivido al 14' quando Castellini volando su Piccinetti è rimasto a terra dolorante, ma il portiere granata si è ripreso subito. Ancora una staffilata di Sala fuori a filo di montante, un colpo di testa di Piccinetti fuori di poco, quindi il secondo gol di Bui. Ancora una splendida puntata di Sala, sulla destra, centro appena deviato con la coscia da Ferrante, botta al volo del granata con il pallone che si è infilato secco alla destra di Superchi, e Bui a braccia alzate, a ricevere l'ovazione del folto pubblico. La gara era finita, ma l'ha movimentata ancora Monti con il rigore in fase di recupero. Clerici, con finta, ha battuto Castellini. Proteste, ma la burrasca si è placata presto. I pensieri erano già al derby. |
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