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Ibrox Park |
22/03/1972 |
h.18.30 |
GLASGOW RANGERS - TORINO 1-0 (1-0) Glasgow Rangers: McClay, Jardine, Mathienson, Greig, Jackson, Smith, McLean, Johnstone, Stein, McDonald, Johnston. All.: Waddell. Torino: Castellini, Lombardo, Fossati (al 47' Barbaresi), Puia, Cereser, Ferrini, Luppi, Crivelli, Bui (al 47' Rossi), Rampanti, Toschi. All.: Giagnoni. Arbitro: Marques Lobo (Portogallo). Reti: McDonald 46'. Spettatori: 65.000 circa. Cronaca [Tratto da La Stampa del 23 marzo 1972] Il Torino esce con l'amaro in bocca dalla Coppa delle Coppe. Stasera a Glasgow i Rangers - che avevano pareggiato per 1-1 la gara di andata - sul piano del gioco hanno mostrato la corda, si sono imposti con una rete di stile anglosassone, autore McDonald, che in Italia sarebbe stata con ogni probabilità annullata e nel finale hanno addirittura rischiato il pareggio e poi la sconfitta contro un attacco che contava su Rossi, Toschi e Luppi, ovvero tre giocatori piuttosto leggeri, e contro una squadra scesa in campo già in formazione non completa ed ancora cambiata da Giagnoni con le sostituzioni di Fossati (con Barbaresi) e di Bui (con Rossi). Anche il conto dei pali è in parità, ed è stato il Torino per primo a colpire il suo allo scadere del primo tempo, con Toschi. I granata hanno lasciato l'Ibrox Stadium con la convinzione di essere stati eliminati da un avversario non certo superiore. Si può dire che i Rangers hanno passato il turno con il pareggio dell'andata e con le violenze permesse dall'arbitro elvetico Kamber allo Stadio Comunale. Stasera gli scozzesi hanno picchiato di meno (tutto è relativo, si capisce), Greig ad esempio non ha ripetuto contro Ferrini la scellerata prova disputata a Torino a guardia di Sala. La gara ha avuto la sua svolta nello spazio di quattro minuti, quelli che sono passati fra il palo di Toschi, colpito al 42', e il gol di McDonald messo a segno al primo minuto della ripresa. Adesso arriva il momento dei dubbi, si pensa se valeva la pena guardare troppo al derby, ma sono discorsi del dopo. Torino e Juventus hanno scelto la strada del realismo, ora sarà la gara di domenica a dare ragione ad una delle due squadre. E' certo comunque che un Torino al completo sarebbe passato a Glasgow, perché di fronte il loro pubblico, chiamati quindi anche a giocare, i Rangers hanno mostrato chiari limiti. Greig, Smith, soprattutto McLean il quale ha fatto ammattire Fossati con lunghe volate, sono stati i migliori degli scozzesi, che in difesa - senza i due liberi schierati a Torino - non sono parsi comunque dei draghi. Nel Torino bravo il coraggioso Castellini, ottimo Puia, sicuro Cereser, con la sola pecca di proteste che in campo avverso sono solo controproducenti, gran lottatore Ferrini e stupendo Rampanti, vera mezz'ala a tutto campo. Si è comportato con sicurezza anche Lombardo, ma nessuno ha deluso, neppure Barbaresi e Rossi entrati a freddo nella bolgia. Fatalmente non poteva esserci il gioco di sempre con una formazione cosi ritoccata. L'unica consolazione per il Torino è la conferma di avere un parco giocatoli valido. E' stato il campionato, soprattutto, a provocare l'eliminazione dalla Coppa. Lo stadio dei Rangers non ha smentito le previsioni: 80 mila spettatori, una vera bolgia, un catino con solo una curva scoperta, il pubblico abbastanza vicino ai giocatori anche se fra il campo e le gradinate c'è una stretta pista in carbonella. La zona stampa è sulla parte più alta della tribuna centrale, il campo è 50 metri a picco sotto di noi. Il panorama è stupendo, poiché la gradinata di fronte è molto più bassa, siamo come dal balcone, con tutta la Città di fronte, dai grattacieli del centro alle mastodontiche gru del porto. L'ingresso delle squadre in campo scatena un uragano, gli spettatori non hanno perso il fiato anche se i cori sono cominciati prestissimo, due ore prima dell'inizio: il grido dei tifosi granata è sommerso, annientato dall'urlo dei supporters dei Rangers. II Torino presenta la formazione annunciata. In panchina non c'è Pulici: Giagnoni, in extremis, ha fatto ancora una rinuncia, gli ha preferito Zecchini, è probabile che il trainer si sia convinto che un po' di prudenza in piùnon guastava. I Rangers vanno in campo con la stessa formazione di Torino, il trainer Weddel ha fiducia negli uomini che già conoscono i granata. Gli scozzesi si portano subito all'attacco. I granata ripiegano in difesa con un certo ordine, affrontando McLean con Fossati, Stein con Puia, Johnston con Lombardo mentre a centrocampo, Ferrini sta come previsto addosso a Greig, Crivelli si oppone a McDonald e Rampanti affronta Johnstone. Le punte sono Bui e Toschi controllate rispettivamente da Jackson e Jardine mentre Luppi che fa, nei limiti del possibile, un po' di spola, ha addosso Mathieson; Cereser e Smith sono i liberi sui due fronti. L'inizio vede McLean, la piccola ala destra, scatenato e Fossati che cerca invece di portarsi avanti, deve stare molto attento per non farsi tagliare fuori nei recuperi. Al secondo c'è già un attacco Stein-McDonald in profondità, la palla va a McLean che è abbastanza libero ma tira alto e con precipitazione e sciupa. Insistono gli scozzesi ed al 5' su centro di McLean Johstone devia bene di testa appena un metro fuori alla destra di Castellini. Un fallo di Lombardo al 16' su Johnston scatena la reazione dell' avversario il quale replica ad un normale contrasto di gioco con una sventola che per poco non mette k.o. il terzino, sfiorandolo. Al 19' risponde il Torino con una bella manovra Toschi-Bui, Luppi cerca di andare via solo ma Jackson stoppa il centro dell'ala sul petto. Verso il 20' i Rangers cominciano con le loro entrate disinvolte: Puia si difende con i denti ed appena intravedono la possibilità i granata si aprono bene in avanti. Purtroppo l'arbitro dopo un buon inizio comincia a lasciar correre le solite entrate gamba o pallone, come al 31' quando Cereser in vantaggio sul pallone è colpito brutalmente alle spalle da Johnstone, ed al 34' quando Johnston tenta di colpire nuovamente Lombardo con un pugno. Al 42' grossa occasione per il Torino, e grossa sfortuna. I granata partono con una bella manovra corale, su rilancio finale di Puia, che appoggia bene di testa per Toschi e l'ala, per quanto in posizione difficile, stanga forte colpendo in pieno il montante. Tira ancora Crivelli, ma la palla va fuori. Rispondono con rabbia i Rangers, ottengono un corner. Castellini è ostacolato nell'uscita e Crivelli sbroglia in rovesciata una situazione pericolosissima. Dopo avere fallito il vantaggio allo scadere del primo tempo, i granata incassano i il gol decisivo proprio in apertura di ripresa. C'è una lunga fuga di McLean sulla destra, l'ala centra dal fondo, lungo, e McDonald va incontro alla palla col petto, rifilando, contemporaneamente una gran spallata a Castellini. Il pallone va in rete, il portiere rimane a terra con il braccio sinistro contuso. Un gol che in Italia non sarebbe stato certamente concesso, ma l'arbitro portoghese Lobo s'è adeguato, come si vede, molto presto ai canoni del calcio anglosassone. Castellini s'è ripreso per tempo, però subito Giagnoni, visto lo svantaggio, manda in campo Barbaresi al posto di Fossati e Rossi al posto di Bui. Il gol non placa comunque i Rangers, che continuano ad andare all'attacco decisi, ma nonostante lo schieramento decisamente improvvisato, il Torino regge bene, cercando la manovra. Al 19' la difesa granata ha però uno sbandamento, c'è uno scontro fra Cereser e Stein, la palla va a Johnston, il quale stanga di destro e colpisce il montante a sinistra di Castellini, con compagni ed avversari ancora fermi in attesa d'un intervento dell'arbitro per la posizione di fuorigioco del centravanti Stein. Con il passare dei minuti i Rangers sembrano prendere decisamente il sopravvento, ma, liberi di manovrare, dimostrano le deficienze di gioco che finora, nell'andata e nel primo tempo, avevano mascherato con la vigoria fisica. Al 32' Puia si stanca delle entrate scorrette di Stein e, con l'avversario a terra, lo colpisce con un calcio al fondo schiena che, fortunatamente per i granata, l'arbitro non rileva. Non passa comunque molto tempo e Stein si vendica nello stesso modo, questa volta sotto gli occhi dell'arbitro Lobo, che per prudenza fa finta di non vedere nulla. Al 34' per poco i granata non pareggiano. C'è un'azione di Rossi sulla destra, il primo centro è respinto dalla difesa e sul secondo il portiere McCloy sfiora soltanto il pallone, che Luppi non riesce a correggere in rete malgrado sia solo a due passi dalla linea bianca. I granata insistono. Quattro minuti dopo c'è un allungo di Puia centrale. Rossi difende bene la palla e la allarga sulla destra a Crivelli, che però, per troppa precipitazione, si fa deviare il tiro dal portiere. |
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