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Comunale |
26/03/1972 |
h.15.00 |
TORINO - JUVENTUS 2-1 (1-1) Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Crivelli, Pulici (al 48' Toschi), Sala C., Bui. A disposizione: Sattolo. All.: Giagnoni. Juventus: Carmignani, Spinosi, Marchetti, Furino, Marini, Salvadore, Causio, Savoldi, Anastasi, Capello, Novellini (al 59' Viola). A disposizione: Piloni. All.: Vycpalek. Arbitro: Angonese di Mestre. Reti: Anastasi 20' (J), Sala C. 30' (T), Agroppi 64' (T). Spettatori: 66.677 di cui 60.156 paganti e 6.521 abbonati per un incasso di 177.079.700 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 23 marzo 1972] La giornata del derby è cominciata alle nove, quando i venditori di bandierine, cappelli, stendardi, fotografie e fischietti si sono impadroniti degli angoli strategici attorno allo stadio. Alle undici c'era già folla agli ingressi, mentre arrivavano i pullman da ogni parte del nord Italia, con netta preponderanza juventina; a mezzogiorno una fiumana si è infilata nei cancelli appena aperti per andare all'assalto dei posti migliori. All'una lo stadio era già colmo, ancora una volta insufficente per la città; un favoloso spettacolo, con gente pericolosamente arrampicata su tabelloni pubblicitari e tralicci dell'illuminazione artificiale. La polveriera del tifo è esplosa alle 15.05, quando con un po' di ritardo l'arbitro Angonese ha dato il via al match, quando Anastasi sul centro campo ha fatto compiere il primo giro al pallone. Un urlo ha accompagnato l'accenno di manovra juventina, subito i granata hanno aggredito i rivali cercando di togliere loro l'iniziativa. Si sono delineate subito le marcature, senza sorprese almeno nei duelli salienti: Furino contro Sala, Fossati per Causio, Zecchini su Anastasi, Morini addosso a Bui, Spinosi sulle tracce di Pulici, Marchetti su Rampanti, Lombardo su Novellini. A centrocampo, Agroppi di fronte a Capello, Crivelli per Savoldi. Il Torino ha iniziato con rabbia, per sfogare una voglia di rivincita accumulata dal derby di andata. Al 12' Carmignani non ha trattenuto una forte punizione di Agroppi, ma nessun granata ha intuito l'occasione favorevole; la Juventus punta nel vivo ha risposto con una delle sue migliori manovre di tutta la partita: palla da Capello a Savoldi, centro preciso, colpo di testa sin troppo bello di Novellini, forte ma giusto fra le braccia di Castellini appostato al centro della porta. I bianconeri hanno preso coscienza delle loro possibilità con il passare dei minuti, costringendo il Torino a chiudersi un poco: al 17' è nata una mischia davanti a Castellini, risolta da un tiro di Savoldi bloccato dal portiere, poi Anastasi al 20' ha dato la prima scossa alla partita con un gol capolavoro. Spinosi ha vinto un bel duello volante a centrocampo, Capello ha appoggiato verso Anastasi che gli ha restituito la palla con un colpo di testa, scattando poi sulla sinistra a dettare il passaggio arrivatogli preciso, con Zecchini tagliato fuori dalla rapidità dello scambio. Di sinistro, prima che la palla toccasse terra, il centravanti ha calciato con forza: ne è uscita una favolosa botta bassa che Castellini, il quale probabilmente neppure si aspettava il tiro da quella posizione, si è vista passare davanti e finire in rete. Il Torino ha avuto un sussulto, non si aspettava un knok down alle prime battute di gioco. Giagnoni dalla panchina ha incitato i suoi, Sala è riuscito a crearsi spazio per il tiro, ma Carmignani ha bloccato con sicurezza. Ancora un pericolo per il portiere juventino costretto ad uscire su Agroppi; la palla è finita a Pulici che per troppa precipitazione ha calciato sul fondo. I granata hanno cambiato ancora marcia, al 25' una lunga azione Agroppi - Rampanti - Bui Fossati ha liberato lo stesso Agroppi per il colpo di testa, ma il mediano - sbilanciato - ha messo fuori. Alla mezz'ora il Torino è arrivato al pareggio. C'è stato un fallo di Spinosi su Pulici, Sala e Bui si sono piazzati per eseguire la punizione. I fotografi appostati dietro la rete juventina sostengono che Capello, temendo il pallonetto di Sala, ha invitato Carmignani con la voce e con il gesto, a spostarsi più a sinistra, e proprio nel sette alla sinistra del portiere è finita la pennellata della mezz'ala. Carmignani è volato bene, ma la palla erapiazzata al millimetro; ha fatto carambola fra le mani del juventino ed il montante, per rimbalzare oltre la linea. Hanno insistito i granata, sullo slancio, di fronte ad una Juve scossa dalla reazione degli atleti di Giagnoni. Ed al 34' i granata sono riusciti a portare avanti in velocità un'azione lineare: scambio stretto Sala-Fossati-Sala, centro lungo e teso, colpo di testa in corsa - mezzo metro fuori - di Rampanti dalla parte opposta. Uno scontro duro fra Spinosi e Pulici ha aperto la ripresa. Ha avuto la peggio il granata, rimasto a terra tenendosi con le mani il ginocchio sinistro. Dopo le prime cure il centravanti pareva riprendersi, ma subito si è nuovamente accasciato vicino alla panchina granata. Giagnoni ha mandato in campo Toschi, mentre Pulici ne usciva in barella. Poteva essere un colpo duro per il Torino, ma la partita ha avuto un rallentamento improvviso, come se l'incidente avesse consigliato i protagonisti a giocare con maggiore prudenza. Toschi è finito sotto il controllo di Spinosi, il bianconero è passato dalla potenza di Pulici alle sguscianti serpentine del toscano, e non è detto che ci abbia guadagnato nel cambio. All'll' si è infortunato Novellini, bloccato a metà di uno scatto sulla sinistra. L'ala sinistra si è trascinata ai bordi del terreno, Vycpalek ha mandato sul terreno il giovane Viola. Al quarto d'ora Toschi ha avuto uno splendido guizzo sulla sinistra, dopo uno-due con Bui, ed il tiro del piccolo attaccante ha attraversato tutta l'area di Carmignani, finendo sul fondo dalla parte opposta. Un minuto dopo Toschi ha smarcato di tacco Bui, che ha cercato di sorprendere Carmignani con una botta da 35 metri di estrema violenza, ma il portiere bianconero ha risposto con un volo da campione, quando già i tifosi granata gridavano al gol, solo rimandato. Al 20' Furino si è arreso a Sala, placcando l'avversario che se ne andava in dribbling. Ha calciato la punizione Rampanti, Fossati sfuggendo a Causio ha deviato dì testa, Carmignani ha risposto con una nuova prodezza, ma non ha potuto che respingere il pallone che Agroppi - in scivolata, quasi cadendo - ha infilato in porta. I granata hanno appena avuto il tempo di festeggiare il vantaggio che la Juve li ha riportati alla realtà con un assalto disordinato ma tambureggiante, anche se troppi cross cercavano ancora la testa risolutrice di Bettega, a conferma di quanto sia pesante - e determinante - l'assenza dello sfortunato goleador. Attaccando con lunghi centri, i bianconeri hanno provocato mischie e raccolto calci d'angolo, mentre il Torino ha accettato troppi rischi facendosibloccare nella sua metà campo. Superate le prime difficoltà i granata hanno cominciato a partire in contropiede: al 31' è andato via Sala ed è stato agganciato da Marchetti: sulla punizione di Agroppi, nuova prodezza di Carmignani che è andato a deviare il pallone a fil di montante. La Juventus si è riportata sotto: al 35' una staffilata di Savoldi è rimbalzata fra il petto ed il braccio di Agroppi, al centro dell'area. I bianconeri hanno gridato al rigore, Angonese ha giudicato involontaria l'irregolarità, ed inoltre ha pescato Morini - gettatosi più volte generosamente in avanti nel finale - in posizione di fuori gioco. Il finale è stato tutto un sussulto, un batti e ribatti furioso fra uomini che si reggevano soprattutto per orgoglio. La Juventus ha continuato a portare offensive disordinate, il Torino a rispondere con contropiede pericolosi. A Sala ha ancora risposto una volta Carmignani, mentre Marchetti accusava una botta al ginocchio e finiva all'ala. Su un ennesimo scatto di Sala, bloccato rudemente da Salvadore e Morini tanto da finire sul tartan, la partita è finita, già in pieno recupero. Poi l'esultanza dei granata, il pianto di Agroppi, la rabbia contenuta di Furino. Ed i tifosi a polemizzare, a discutere, senza scontri e baruffe. Il pubblico ha vinto il derby, senza distinzione di colore. |
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