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Comunale |
21/05/1972 |
h.16.00 |
TORINO - ROMA 2-0 (2-0) Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Pulici, Sala C., Bui (al 77' Luppi). A disposizione: Sattolo. All.: Giagnoni. Roma: Ginulfi, Cappelli, Liguori, Salvori, Bet, Santarini, Cappellini, Del Sol, Zigoni, Cordova (al 52' Petrelli), Franzot. A disposizione: De Min. All.: Helenio Herrera. Arbitro: Bernardis di Milano. Reti: Rampanti 13', Bui 28'. Spettatori: 29.012 di cui 6.521 abbonati e 22.491 paganti per un incasso di 49.749.400 lire. Note: Giornata primaverile, terreno leggermente allentato per la pioggia caduta nei giorni precedenti. Ammoniti Bet e Zigoni per proteste, Cordova per gioco scorretto, Zecchini e Cappelli per gioco scorretto. Al termine della gara é stata consegnata a Sala la targa Eco dello stadio quale giocatore piú significativo del Torino. Cronaca [Tratto da La Stampa del 22 maggio 1972] E' finita con gli sbandieratori granata in giro attorno alla pista, con i giocatori spogliati a viva forza delle maglie (indossate poi con orgoglio, {radice di sudore, sulla camicia della festa), con capriole sul prato di decine di ragazzini. Come era logico - e doveroso, vista la brillante stagione degli uomini di Giagnoni - c'è stata festa attorno a Ferrini e colleghi, che hanno nobilitato il passo d'addio casalingo con una prestazione prima brillante, poi rabbiosa (alla notizia del gol di Merlo a Firenze), quindi in tutta souplesse (arrivata l'eco dell'autorete di Ferrante) di fronte una Roma ormai sulle ginocchia, praticamente ridotta al ruolo di onesto sparring partner dopo l'uno-due iniziale di Rampanti e Bui. Già inferiori sul piano della manovra, della classe complessiva, delle idee, i giallorossi sono stati anche danneggiati dall'arbitro che ha lasciato correre una zampata di Zecchini a Zigoni, ed una trattenuta in area allo stesso centravanti. Due falli da interpretare, come tutti gli episodi del genere. Bernardis ha scelto la strada del lasciar correre, con il risultato di dare motivi di recriminazione alla Roma, che dominata nel gioco non ha molto altro da dire, in quanto il 2 a 0 ci sta tutto, come espressione del divario di forza delle squadre in campo. Basti ricordare i pali di Sala e Bui e le volte in cui i granata hanno graziato gli avversari nel finale. Il Torino ha ripreso quota, Giagnoni è stato di parola. La Roma ha iniziato dimostrando la solita efficace disposizione tattica, con un discreto movimento a centrocampo ed una difesa non molto scattante, ma potente per la presenza dei corazzieri Liguori, Bet e Santarini. I granata, di nuovo vivaci, estrosi, con un Rampanti ed un Sala in vena di prodezze, Agroppi di nuovo a livello da maglia azzurra. Ferrini impegnato nel solito faticoso ma splendido lavoro di interdizione. Bui e Pulici pronti negli scambi di posizione, hanno attaccato l'avversario con decisione ma senza foga, cercando sbocchi verso Ginulfi. I tifosi hanno ritrovato di colpo il loro Torino, la curva Maratona per lunghi periodi è stata un angolo di Maracanà. La Roma ha iniziato affidando Bui a Cappelli. Pulici a Bet, Sala a Liguori, mentre a centro campo si fronteggiavano Cordova e Ferrini. Franzot e Rampanti, Del Sol ed Agroppi: i granata hanno cominciato ben presto a vincere i duelli diretti, rovesciandosi con forza nella metà campo avversaria. Al 5' Bui è andato via sulla sinistra e dal fondo ha fatto partire un rasoterra invitante sul quale Pulici (sempre più bravo sul piano del gioco collettivo, sempre più disperante come goleador) scaricava il suo sinistro mandano la palla.. sui gradini più alti della curva Filadelfia. All'11' la Roma aveva una reazione in contropiede e Zecchini in spaccata agganciava palla e Zigoni un metro dentro l'area, scatenando le prime proteste giallorosse. Il Torino tre minuti dopo rispondeva con Rampanti, che Franzot bloccava in corner. Calciava Sala dalla bandierina con parabola perfetta, lo stesso Rampanti saltava con notevole scelta di tempo e la sua deviazione di testa anticipava Ginulfi finendo in porta. Il vantaggio provocava nel Torino un ripiegamento, sotto la reazione dei romanisti, ma era una fase di breve durata. Castellini parava da campione una botta dell'ancora validissimo Del Sol, Cappellini deviava di poco a lato una palla centrata da Salvori, poi i granata - al 29' - raddoppiavano con una azione perentoria. Lombardo anticipava in tuffo Zigoni, la palla arrivava a Ferrini che lanciava Pulici, spostato a sinistra. Il centravanti fintava l'intervento, poi lasciava correre il pallone ingannando Bet e lasciandolo sul posto con uno scatto violento: partiva un traversone rasoterra, secco, per Bui: i difensori giallorossi troppo tardi tentavano di mettere in fuori gioco l'ala sinistra granata con il solo risultato di creargli dello spazio. Bui di destro faceva partire una fucilata imprendibile che batteva Ginulfi quasi all'incrocio. La partita era praticamente chiusa. La ravvivava - portando nuovo slancio in campo e clamori sulle gradinate — la notizia del gol di Merlo, che filtrava dalla cabina radio e dilagava lungo gli spalti provocando un frenetico agitarsi di bandiere. I granata chiudevano il primo tempo con una serie di avanzate, Cordova veniva ammonito per un fallo su Pulici, poi le squadre ritornava¬ no in campo con rinnovati propositi di darsi battaglia. Subito Sala andava via in dribbling, ma il suo cross non era raccolto da compagni, quindi Pulici era ancora falciato alle soglie dell'area giallorossa. Dopo le discussioni di rito sulla distanza fra tiratore e barriera, calciava Sala con il solito tocco a parabola e la palla andava lenta a rimbalzare contro l'incrocio dei pali, senza che Pulici (da posizione facilissima) e Fossati riuscissero a ribattere in fondo al sacco. Helenio Herrera sostituiva 10 stanco Cordova con Petrelli, ma il Torino proseguiva ad attaccare. Al 16' Rampanti recuperava un bel pallone e toccava a Ferrini, la cui bordata bassa era deviata a stento da Ginulfi, poi arrivava la notizia dell'autogol di Ferrante e la spinta granata - giocatori e pubblico - si affievoliva, senza che per altro la squadra rinunciasse al gioco. Al 22' la palla filava da Rampanti a Sala, quindi verso Bui che la mandava con un gran tiro sul montante della porta giallorossa. Lo stesso attaccante usciva al 32', accompagnato da una ovazione, ed entrava Luppi. 11 finale era tutto dei granata. Al 33' Pulici era anche sfortunato: calciava benissimo rasoterra, ma la sfera usciva sul fondo a mezzo metro dal montante: al 42' era Agroppi a sprecare una grossa occasione calciando addosso a Ginulfi, da due metri, un pallone sfuggito al portiere giallorosso su secco tiro di Ferrini. Proprio all'ultimo minuto era Luppi a chiudere il festival delle occasioni fallite tirando a filo di montante, al termine di una manovra Rampanti-Sala. Subito dopo Bernardis chiudeva la gara, chiedeva a Fossati il pallone, mentre i primi fedelissimi partivano all'attacco delle maglie dei giocatori granata. Giagnoni finiva sulle spalle di un gruppo di tifosi: pur sempre un trionfo, anche se il trainer sognava qualcosa di diverso. Può consolarsi, e ne ha ben motivo, con la sua squadra, capace di far gioco e dare spettacolo. |
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