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Comunale |
08/06/1972 |
h.21.00 |
JUVENTUS - TORINO 2-1 (1-0) Juventus: Piloni, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore (al 46' Roveta), Causio, Cuccureddu, Anastasi, Capello, Haller. All.: Vycpalek. Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Puia, Agroppi, Rampanti (al 68' Crivelli), Ferrini, Bui, Sala C., Toschi (al 46' Luppi). All.: Giagnoni. Arbitro: Torelli di Milano. Reti: Furino 18' (J), Ferrini 66' (T), Anastasi 88' (J). Spettatori: 33.000 circa per un incasso di 99 milioni. Cronaca [Tratto da La Stampa del 9 giugno 1972] Trenta minuti di football, poi è successo tutto il resto. Abbiamo sperato invano in una festa del calcio cittadino, in una partita che chiudesse le polemiche del finale di campionato e non ne aprisse delle nuove. La Juventus ha vinto, meritatamente, per il miglior gioco svolto nel breve periodo in cui la partita è stata un duello di muscoli, idee e flato; dopo, la tensione nervosa ha preso il sopravvento, gli scontri si sono moltiplicati, il foltissimo pubblico - 33 mila paganti, 99 milioni di incasso - ha avuto la sua parte nell'avvelenare una contesa già aspra, sfuggita di mano all'arbitro Torelli ed addirittura anche ai guardalinee, come risulta da una precisa protesta del Torino. Del marasma ha sofferto logicamente il gioco. Lo spettacolo è via via scaduto, spezzettato in tanti duelli personali fra giocatori che si cercavano in campo. Al pubblico, speriamo ad una minoranza, la battaglia può anche essere piaciuta; non crediamo a chi segue con passione le sorti del calcio cittadino, sia pure parteggiando bianconero o granata. Già all'inizio della settimana si era accennato al prezzo di questa coda al campionato che è la Coppa Italia. Gli incassi arrivano, ma a questo punto della stagione un girone che prevede praticamente due derby per settimana è una vera pazzia. La Juventus ha potuto, almeno inizialmente, esprimere un gioco migliore perché domenica sera a San Siro (lo dimostra il punteggio, fra i bianconeri e l'Inter non ci stanno certo due gol di distacco) aveva potuto concedersi delle pause. Il Torino, provato dalla lotta a coltello con il Milan, non poteva non accusare la fatica e la tensione di tre giorni prima. Da mercoledì sera, i tifosi delle due fazioni sostengonoche sono gli altri ad aver cominciato per primi la serie delle scorrettezze. Il discorso è pericoloso, né i bianconeri né i granata accetterebbero senza provocare altre polemiche il verdetto del taccuino del cronista, che pure è un documento fedele in quanto gli appunti sono scritti a caldo e non prevedono gli svolgimenti successivi della gara. Rimane il fatto che ancora una volta il direttore di gara non è stato in grado di frenare l'animosità dei giocatori. Il sig. Torelli ha assistito imperterrito a decine di scontri ben oltre i limiti del regolamento, quando il regolamento stesso gli poneva in mano un'arma che non solo lui ha dimenticata, quella dell'espulsione. E così, dopo aver dimenticato il suo preciso dovere di proteggere i giocatori (come atleti, come uomini, come capitale dei due sodalizi) in tutti gli scontri cruenti e nelle ripicche più cattive, ha finito per espellere Agroppi per la meno dannosa delle scorrettezze.Il granata è uscito dal campo abbracciato da Marchetti, è stato uno dei pochi episodi simpatici della partita (con il gesto di Salvadore, che ha lanciato fuori la palla per consentire di soccorrere Toschi, e la logica risposta del Torino alla rimessa). La Juventus è andata per prima in vantaggio al 18' con Furino, il quale ha deviato in rete un centro di Cuccureddu che aveva infilato dalla destra l'attonita difesa avversaria. Il vantaggio ha provocato una rabbiosa reazione dei granata. Bui è stato il primo a patire un clima che si andava via via più scaldando. Il Torino, come già contro il Milan, ha sprecato un rigore in apertura di ripresa; Agroppi, partito bene a centrocampo, si è infilato in area e Piloni inuscita lo ha spinto via dal pallone. Sala, incaricato del penalty, l'ha calciato fiaccamente ed il portiere bianconero è stato pronto a bloccare il pallone tirato sulla sua destra. Fra scontri e ripicche la partita è arrivata al 19' quando Agroppi in mischia ha colpito Capello al fondoschiena. L'espulsione del mediano ha lasciato i granata in dieci. Il Torino ha avuto una reazione più di rabbia che di gioco, Ferrini al 22' con una staffilata da 30 metri ha sorpreso Piloni. Al 23' si è infortunato Rampanti e Giagnoni ha mandato in campo Crivelli (all'inizio della ripresa si erano già registrate le sostituzioni Salvadore-Roveta e Toschi-Luppi). Alla mezz'ora si sono avuti gli ultimi sussulti violenti - una entrata cattiva di Ferrini, una pizzicata a due di Furino e Capello a Sala - poi la stanchezza ha preso fortunatamente il sopravvento. La Juventus ha ancora avuto la forza di attaccare, e ripartendo all'offensiva al 43' su un pallone controllato male da Bui, ha vinto la partita. Causio, che non si era visto molto sino a quel momento, ha avuto uno spunto vertiginoso, la difesa granata ha ceduto ed Anastasi di testa ha battuto Castellini. Questo l'epilogo di una sfida che ha avuto in Castellini, Fossati, Zecchini e Ferrini (grinta a parte) i migliori da parte granata, e Marchetti, Salvadore, Furino (vedi Ferrini) e Cuccureddu da parte bianconera. |
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