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Mirabello
03/09/1972
h.17.00
REGGIANA - TORINO 2-1 (1-1)
Reggiana
: Boranga, Vignardo, Malisan, Fabbian, Barbiero, Stefanello, Spagnolo (all'85' Borzoni), Galletti, Zandoli, Zanon, Fava (al 68' Donina). All.: Galbiati.
Torino: Castellini, Mozzini, Fossati, Zecchini, Barbaresi, Agroppi, Rampanti (al 73' Maddé), Ferrini, Pulici, Sala C., Toschi. All.: Giagnoni.
Arbitro: Giunti di Arezzo.
Reti: Vignardo 22' rig (R), Aut.Stefanello 44' (T), Zanon 78' (R).
Spettatori: 6.000 circa di cui 5.198 paganti per un incasso di 10.049.500 lire.
Note: Pioggia a dirotto per tutta la gara, terreno scivoloso ma compatto; ammonito Malisan per comportamento non regolamentare, calci d'angolo 8-5 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 settembre 1972]
Il Torino esce malamente dalla Coppa Italia, dove aveva recitato per tanti anni un ruolo di protagonista. Giagnoni può ancora consolarsi dicendo che le soddisfazioni verranno, perché la squadra è viva e combattiva, ma per ora contano i risultati e questi non sono certamente pari all'attesa. Nelle tre partite più impegnative i granata hanno incassato due sconfitte, ottenendo un sofferto pareggio: sarà questione di condizione (in parte è ammissibile), ma c'è qualcos'altro che non funziona come si è rivelato ancora una volta nel 2 a 1 subito a Reggio Emilia con un'altra squadra di serie B (stesso campo, stesso impegno, stessa grinta del Novara, l'altro mattatore dei granata). A differenza delle precedenti partite, i torinesi stavolta possono però vantare alcune attenuanti quali il campo al limite della praticabilità per via della pioggia alluvionale che ha infierito per tutto l'incontro handicappando particolarmente elementi come Toschi e Sala, nonché un arbitraggio incredibilmente casalingo. Grazie a Giunti, infatti, la Reggiana è passata in vantaggio usufruendo di un calcio di rigore causato più dal terreno scivoloso che dall'intervento di Barbaresi, riuscendo inoltre nel finale a conservare il vantaggio ancora grazie all'arbitro che ha chiuso sfacciatamente gli occhi su una placcata di Boranga ai danni di Agroppi, lanciato in gol (il portiere ha semplicemente preso il granata per una caviglia tirandolo giù). Pur considerando che il Torino aveva pareggiato le sorti su autorete, non dimenticando però le occasioni fallite, specialmente nella ripresa sull'uno a zero (tre da parte di Agroppi e ancora ora ci chiediamo come abbia potuto farlo a porta vuota), si avrà un quadro abbastanza indicativo di questa partita combattuta, a tratti cattiva, senza che l'arbitro riuscisse ad individuare i responsabili (quante punizioni capovolte!). Contro una delle migliori squadre del torneo di serie B, i granata hanno sfoderato una grossa partita sul piano dell'impegno (grande Rampanti, grandissimo Castellini, bene Mozzini, Ferrini, Zecchini, Pulici e Toschi), presentando peraltro vuoti paurosi in difesa. E a questo La formazione granata accusa scompensi in difesa - Barbaresi stenta ad inserirsi nel ruolo di "libero" in una squadra che attraversa un momento delicato - Grave "handicap" per i torinesi (in particolare per Toschi e Sala) le condizioni proibitive del terreno di gioco. Purtroppo, dobbiamo toccare ancora il tasto del "libero" visto che Barbaresi si è trovato sempre coinvolto nelle azioni che hanno portato gli emiliani al gol. Pur disimpegnandosi con generose prodezze in molte occasioni, Barbaresi è mancato clamorosamente sia su Spagnolo - quando, fuori tempo, ha dovuto intervenire con una scivolata interpretata dall'arbitro come un fallaccio - sia su Zanon a undici minuti dalla fine, causando il patatrac. Poco aiutato dai compagni, e questo bisogna premetterlo, Barbaresi si è trovato troppo spesso indeciso sugli avversari che scendevano velocissimi verso rete: a volte, come si è detto, si è salvato con grinta e decisione, spesso però ha mancato in pieno nei suoi compiti. Di questo passo, è bene dirlo, il Torino rischia soltanto di "bruciare" questo suo difensore che ha buoni numeri, ma che ha la disavventura di entrare in squadra in un momento molto delicato. Giagnoni deve ritoccare il reparto: o schiera Puia, oppure tenta la carta Ferrini, potendo così nel contempo utilizzare anche Crivelli o Maddé. Insistendo sulla soluzione Barbaresi, rischia di sballare tutta la difesa. Il Torino si è presentato a Reggio con la variante di Mozzini al posto di Lombardo. E partito subito bene con alcune conclusioni di Pulici che hanno chiamato in causa l'ottimo Boranga. Chi ha avuto il lavoro più difficile è stato però Castellini, che si è disimpegnato con bravura sotto gli occhi attenti di Valcareggi (in tribuna per osservare anche Rampanti, Agroppi e Sala per la prossima partita della Nazionale: Rampanti deve averlo impressionato e spiace che Giagnoni nel finale abbia tolto proprio lui, il migliore in campo insieme a Castellini). Dopo alcune belle triangolazioni Sala-Toschi-Pulici, al 23' la Reggiana andava in vantaggio. Zanon lanciava sulla destra Spagnolo tutto solo, e l'ala puntava verso rete inseguita da Barbaresi che, subito dentro l'area, si lanciava in scivolata sulla palla. Spagnolo si buttava teatralmente in avanti e Giunti abboccava fischiando il rigore. Cannonata di Vignando e 1 a 0. La replica del Torino era furiosa, ma Agroppi per due volte sbagliava incredibilmente conclusione con la difesa avversaria tagliata fuori. Un atterramento di Toschi in piena area da parte di Malisan veniva punito dall'arbitro soltanto con un fallo di seconda. Al 44' comunque il Torino perveniva al pareggio; Sala entrava in area e concludeva con un tiro improvviso che Stefanello deviava nella propria porta spiazzando Boranga. La ripresa inizia con un altro errore di Agroppi - giù di fase e fuori posizione - il quale, giunto in area a tu per tu con Boranga, non aveva la forza di concludere e cadeva addirittura in terra. Per mezz'ora il Torino improvvisava gioco spingendo con rabbia e potenza, ma la difesa della Reggiana resisteva. Dopo la variante di Maddé al posto di Rampanti, la squadra di Giagnoni rallentava il ritmo e gli emiliani si facevano sotto acciuffando al 79' il gol del 2 a 1. Barbaresi conquistava una palla e si avvicinava verso la propria area: invece di passarla a Castellini, indugiava dando tempo a Zanon di intervenire a tergo e di conquistare la sfera che scaraventava in gol nonostante l'uscita di Castellini. Poi l'atterraggio di Agroppi ad opera di Boranga ma per l'arbitro Giunti la partita a quanto pare doveva finire 2 a 1.