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Comunale
13/09/1972
h.21.00
TORINO - LAS PALMAS 2-0 (2-0)
Torino
: Castellini, Lombardo, Fossati, Mozzini, Zecchini, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Pulici (all'84' Bui), Sala C., Toschi. A disposizione: Sattolo, Masiello, Crivelli. All.: Giagnoni.
Las Palmas: Betancourt, Martin, Estevez, Carmelin, Tonono, Castellano, Fernandez (al 46' Miguel Angel), Gilberto, Soto, German, Leon. A disposizione: Cervantes, Trona, Hernandez. All.: Sinibaldi.
Arbitro: Cassar Naudi (Malta).
Reti: Toschi 11', 45'.
Spettatori: 15 mila circa di cui 12.125 paganti.
Note: Poca gente sugli spalti, solo la Maratona presenta un discreto colpo d'occhio. Questi i prezzi dei biglietti: Tribuna centrale 7.000£, Tribuna centrale settori D e I 5.000£; rettilineo 3.500£ (1.000£ i ragazzi), distinti 2.500 (700 i ragazzi); curve 1.500£ (500£ i ragazzi).
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 14 settembre 1972]
Con due guizzi di speedy Toschi, il Torino ha iniziato nel migliore dei modi l'avventura in Coppa Uefa assicurandosi il primo successo e ridimensionando un Las Palmas inferiore all'attesa, poggiante su schemi di gioco vecchi e, oltretutto, di una monotonia esasperante. I granata hanno così posto una grossa ipoteca sul passaggio al secondo turno del torneo anche se presumibilmente nelle isole Canarie troveranno un avversario più concentrato ed aggressivo di ieri sera. Certo un Torino formato campionato avrebbe già chiuso la questione rifilando agli spagnoli quattro o cinque gol, cancellando così ogni rischio: la squadra di Giagnoni, invece, pur migliorando sensibilmente sul piano dell'intesa e mostrando una difesa più assestata (bravo Zecchini, bene Mozzini, Lombardo e Fossati, tranquillo Castellini) non ha mai dato l'impressione di spingere a fondo anche se il Las Palmas si apriva facilmente davanti a Betancort offrendo spazi che soltanto Toschi ha saputo sfruttare. Pulici, molto impegnato, è caduto spesso nella trappola del fuorigioco avversario (i quattro difensori spagnoli giocavano in linea) fallendo per un soffio un gol già fatto: Bui che l'ha sostituito nell'ultimo quarto d'ora è rimasto praticamente inattivo in quanto il Torino cominciava ad avvertire il peso della fatica, accennando oltretutto gli spagnoli - più avanti come preparazione - ad una timida riscossa. Proprio nel finale, Castellini ha dovuto sfoderare tutta la sua bravura esibendosi in due eccellenti parate. Il centrocampo granata, cioè il reparto che Giagnoni sta ancora registrando, ha avuto in Ferrini il solito instancabile lavoratore mentre sia Agroppi che Sala alternavano a buoni periodi altri un po' oscuri. Rampanti, costretto nel primo tempo ad aiutare qualche compagno in imbarazzo contro l'impeto di German e lo slancio di Carmelin, ha finito per perdere la posizione pur non desistendo mai dalla lotta. Dalla parte opposta un Las Palmas ancorato, come si è detto, ad una manovra blanda, fiacca e monotona: un complesso di discreti pedatori (l'argentino Fernandez, l'ala destra, non ha però tanto onore alla sua terra così prodiga di campioni) che nel campionato spagnolo fanno faville e che forse, stando ad un collega delle Isole Canarie, pensavano troppo all'impegno che li attende domenica prossima contro il Real Madrid. Per il Torino, comunque l'importante era vincere: soltanto spiegandosi coi gol nel calcio si ha ragione. La condizione verrà giocando e soprattutto vincendo perché anche il morale è determinante. C'era poco pubblico al Comunale, circa 15 mila persone per un incasso di 23 milioni. Le formazioni quelle annunciate. Bui è in panchina con un vistoso cerotto sulla fronte. Le marcature secondo logica: Agroppi deve vedersela con German, un centrocampista che è il cannoniere del Las Palmas. Questi parte solitamente da lontano tentando la soluzione col suo tiro schioccante. E' quello che fa al 3' calciando da venti metri ma Castellini è prontissimo respingendo di pugno l'insidioso pallone. Replica Sala ma il suo tiro sfiora la traversa. Al 10' una bella azione del Torino: la impostano Toschi ed Agroppi, la palla perviene in area a Rampanti che però viene anticipato da Betancort uscito alla disperata. Il gol comunque è nell'aria, arriva infatti un minuto dopo: Rampanti a tre quarti di campo passa a Toschi che avanza e poi da venti metri spara un diagonale che infila Betancort uscito dai pali. Il ritmo del gioco è sempre blando, il Torino cerca di ravvivarlo ma non sempre ci riesce. L'argentino Soto è più aggressivo di Fernandez ma Mozzini lo controlla bene: si fa notare soltanto per una gomitata rifilata in viso allo stopper senza che l'arbitro se ne accorga. Dopo un lieve infortunio a Betancort, uscito ancora una volta alla disperata su Pulici lanciato a gol da Toschi (sulla respinta riprende la piccola ala che tenta senza esito un pallonetto), il Torino alla mezz'ora sfiora il gol-bis con Rampanti. Sala crossa dal fondo e il granata cerca di girare di testa la sfera in porta riuscendo soltanto a schiacciarla a terra. Il tempo sta per scadere quando il Torino raddoppia. Toschi lancia ad Agroppi che fila verso la rete spagnola: giunge quasi sul fondo per cui rimette indietro a Toschi il quale evita un avversario quindi insacca quasi a fil di palo. Sugli spalti rinasce l'entusiasmo ed i tamburi della curva Maratona riprendono il loro concerto. Dieci secondi ancora e poi il fischio di chiusura. Ripresa. Ferrini tenta il gol all'8' ma Betancort para a terra con sicurezza. Sinibaldi ha provveduto a sostituire il fiacco Fernandez con Miguel Angel più attivo ma ben controllato da Lombardo. Pulici al 16' non è certamente fortunato. Lombardo anticipa al volo Miguel Angel e spara una bordata sul limite del l'area opposta dove Paolino sta all'erta: stoppa splendida mente la palla alta, lascia uscire Betancort dai pali quindi calcia sulla sinistra. Ha il torto di farlo troppo piano permettendo a Castellano di salvare proprio sulla linea. La partita continua a ripetere il motivo del primo tempo con il Torino proteso in avanti senza però che riesca a fare centro. Nel finale, dopo che è entrato Bui al posto dello zoppicante Pulici (nulla di grave) il Las Palmas tenta di accorciare le distanze ma Castellini è attentissimo e bravo come al solito. L'arbitro taglia corto e fischia la fine con quasi 2' d'anticipo.