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Comunale |
24/09/1972 |
h.16.30 |
TORINO - L.R.VICENZA 3-0 (2-0) Torino: Sattolo, Lombardo, Fossati, Mozzini, Zecchini, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Pulici (al 77' Bui), Sala C., Toschi. A disposizione: Frison. All.: Giagnoni. L.R.Vicenza: Bardin, Stanzial, De Petri, Ripari, Berni, Ferrante, Vendrame, Poli (al 40' Berti), Vitali, Faloppa, Speggiorin. A disposizione: Anzolin. All.: Seghedoni. Arbitro: Porcelli di Lodi. Reti: Toschi 11', Fossati 34', Agroppi 90'. Spettatori: 23.513 di cui 9.036 abbonati e 14.477 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 25 settembre 1972] Il Torino spreca, segna, controlla la situazione, addirittura frena e malgrado ciò proprio al 90' arrotonda a tre a zero la serena vittoria sul Vicenza: come inizio di campionato e come viatico per la lunga trasferta Las Palmas-Palermo non c'è davvero male, anche se in apertura di stagione è sempre arduo vedere sino a che punto arrivano i meriti di chi domina, e dove cominciano le colpe di chi subisce. Accolti all'ingresso in campo dal sempre più caldo entusiasmo della curva Maratona (a parte lo striscione dei ''tupamaros'', ma ognuno si sceglie la qualifica che crede, molte bandiere a scacchi biancogranata all'ultima moda) e dallo stridulo gracchiare di un altoparlante che va registrato per non trasformare la tribuna in una ''fossa dei serpenti'', Ferrini e colleghi hanno salutato il loro pubblico lanciando mazzi di fiori. Agroppi si è subito dimostrato in giornata di vena con una finta che ha gettato scompiglio in tribuna, mentre il grazioso omaggio dell'azzurrogranata è finito basso basso, nel parterre. Cinque minuti di gioco, appena il tempo di registrare la buona vena del Toro, d'individuare le varie marcature, ed è già brivido per i tifosi. Al 5' c'è un cross di Lombardo da destra, la palla è troppo alta per Pulici sballottato fra Berni e Ferrante, ma dalla parte opposta sbuca Fossati che controlla in corsa e fa secco Vendrame con un dribbling rientrante. E' il primo duello fra i due capelloni della partita. I riccioli biondi e l'aspetto pacioso danno al granata il tono di una madre badessa, Vendrame nero come un tizzo sembra un pirata, ma l'apparenza inganna. Fossati va via leggero, il veneto l'aggancia netto, è rigore. Nessuno degli ospiti ha il coraggio di protestare. Palla sul dischetto ed avanza Toschi, il mini folletto dell'attacco granata. Il suo tiro è fiacco, appena fra palo e portiere: Bardin si sposta di un metro e respinge, per poi bloccare la sfera a terra. Sembra un brutto segno. Suggerire il passaggio creando un po' di scompiglio, tocca lieve verso l'accorrente Fossati il cui tiro secco batte Bardin, quasi a fu di montante. Il terzino urla la sua gioia ai tifosi della ''maratona''. Il Torino riduce lo slancio e si limita a controllare la gara sino alla fine, uno sguardo al Vicenza che preme a tratti ma senza trovare sbocchi, un pensiero al Las Palmas che aspetta mercoledì, nel ritorno di Coppa. Il secondo tempo non offre emozioni. Alcuni slanci caparbi di Pulici (al 68' Toschi per poco non è arrivato in tempo a mettere in rete un fendente del centravanti, liberatosi bene dalla guardia strettissima di Berni), sostituito al quarto d'ora finale da Bui secondo un avvicendamento già deciso in partenza, quindi allo scadere del tempo il gol del tre a zero. Lungo slalom di Sala, tanto per guadagnare tempo, poi tocco trasversale sul quale irrompe Agroppi per battere Bardin con un tocco facile, da vicino. Un bel Torino, quindi, ma soprattutto un Torino sereno, tranquillo, conscio delle sue possibilità come dimostra la calma con là quale è stato assorbito (anche dal pubblico, in verità) l'errore di Toschi sul calcio di rigore. La squadra, che non aveva certo convinto nelle uscite d'allenamento, ha ritrovato di colpo i vecchi schemi nel clima del campionato. La difesa, in attesa di Cereser, si sta registrando: Zecchini supplisce con le doti naturali alla scarsa abitudine al ruolo di libero, Sattolo (37 anni, sempre a posto) non ha fatto notare l'assenza di Castellini nelle poche occasioni in cui è intervenuto. Mozzini e Lombardo sono due marcatori che non concedono respiro agli avversari. Il filtro di centrocampo è validissimo: autoritari Agroppi e Ferrini, puntuale Rampanti, eccellente Sala sempre pieno di rabbia e d'impegno. I meriti di Toschi escono da soli dalle note di cronaca, mentre Pulici è parso più attento, più 3icuro, anche se ancora troppo attore quando subisce le cariche degli avversari. Da Las Palmas (in casa gli spagnoli dovrebbero giocare ad altro ritmo che nell'onda| ta) e da Palermo dovranno arrivare le conferme. Sono necessarie, perché il Vicenza può aver agevolato i granata con il suo gioco monotono, senza imprevisti. I nomi non mancano a Seghedoni, ma tutto il complesso pare in ritardo di forma. Giagnoni, comunque, da ieri sera è più tranquillo: il campionato gli ha restituito i ragazzi della scorsa stagione. |
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