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Marassi |
21/01/1973 |
h.14.30 |
SAMPDORIA - TORINO 2-1 (1-1) Sampdoria: Cacciatori, Santin, Rossinelli, Sabadini, Prini, Negrisolo, Villa, Lodetti, Spadetto, Salvi, Badiani. A disposizione: Pellizzaro, L.Boni. All.: Heriberto Herrera. Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Mozzini, Zecchini, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Bui, Crivelli, Pulici. A disposizione: Sattolo, Novellino. All.: Giagnoni. Arbitro: Lattanzi di Roma. Reti: Spadetto 4' (S), Bui 42' (T), Badiani 66' (S). Spettatori: 22.027 di cui 5.716 abbonati e 16.311 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 22 gennaio 1973] Onore alla Sampdoria, ed a quel grande preparatore di atleti - magari un po' ruvido - che è Heriberto Herrera. Il Torino è stato sballottato per tutta la partita da una squadra blucerchiata in piena forma, scattante nei giovani, lucida nei più anziani, sempre presente a se stessa. Se i granata avessero lasciato Marassi con quattro gol al passivo, e forse più, non avrebbero certo potuto lamentarsi: due o tre reti le ha evitate Castellini (che per altro ha qualche colpa sulla stoccata iniziale di Spadetto), un tiro di Salvi è finito sul montante, Villa nel finale ha sciupato in modo banale un favorevole contropiede con il Torino sbilanciato in avanti alla ricerca di un impossibile - ed immeritato - pareggio. Una Samp capace di un ritmo elevato, un Torino slegato, fiacco, debole a centrocampo, con giocatori appannati nei riflessi e rinunciatari quando - trovato allo scadere del primo tempo il pareggio - ha dato l'impressione di accontentarsi dell'uno a uno. Il nuovo scatto dei liguri lo ha punito, secondo logica. La parentesi in Costa Azzurra non è valsa a molto. E' bastato un albergo meno confortevole di quelli ai quali sono solitamente abituati i nostri calciatori per creare malumori, è stato sufficiente un allenamento su un campo di provincia per provocare nervosismo. Ed anche oggi a Marassi le cose si erano messe male sul piano del comportamento in campo, il primo gol di Spadetto ha provocato le solite manfrine. Per fortuna tutto è finito lì, grazie anche al polso solido dell'arbitro Lattanzi, un po' teatrale, ma autoritario a sufficienza. Il Lo stopper Mozzini Torino cosi ha perso la partita, non la testa: va sottolineato, per trovare qualcosa di buono in questa disastrosa trasferta. Giagnoni è stato duro con la squadra negli spogliatoi, il presidente Pianelli con tono secco ha invitato gli atleti in sede per un chiarimento. Ora occorrerà vedere con calma se tutta la colpa è dei giocatori, ma è certo che la squadra a Marassi ha fatto un pessima figura. I tifosi - che meravigliosi pazzi - hanno avuto il coraggio di lasciare lo stadio a bandiere spiegate, ma sotto sputi ed insulti che loro davvero non avevano meritato. Castellini e Mozzini, in questa specie di Caporetto, sono stati gli unici ad andare oltre la sufficienza. Il portiere, dopo la incertezza iniziale, ha fatto il possibile e qualcosa di più per salvare la baracca, Mozzini è stato addirittura miracoloso a non perdere l'orientamento in una difesa che ballava, investita da folate di gioco spumeggiante. Anche Lombardo con il passare dei minuti si è rinfrancato un poco, ma non c'era filtro davanti, Badiani e compagni arrivavano alle soglie dell'area come lanciati da altrettante fionde. Crivelli e Ferrini sono stati i meno peggiori del centrocampo, il primo ha ceduto solo nel finale (ma suoi, particolare illuminante, sono stati i due tiri più pericolosi per Cacciatori), il secondo è stato ucciso da Heriberto che gli ha messo addosso Badiani ed ammazzato una seconda volta da Giagnoni che ha lasciato il capitano alle prese con un avversario di dieci anni più giovane, ed in giornata di grazia. Con Fossati nella sua ormai solita posizione di mediano, Ferrini per lunghi tratti della partita è stato costretto a fare il terzino, oppure a sobbarcarsi a rincorse pazzesche ogni volta che si azzardava ad avvicinarsi all'area sampdoriana. Hanno ceduto Agroppi e Rampanti, evidentemente affaticati. Ferrini e Fossati, negli spogliatoi, hanno denunciato malesseri intestinali, una specie di intossicazione. Ma che cosa sarà mai successo in Costa Azzurra, in questa vacanza-ritiro che i giocatori avevano già iniziato malvolentieri? Si è salvato Bui, in attacco, in virtù dell'esperienza e della classe, ma Pulici è tornato quello delle giornate-no. Gli hanno fatto male - come sempre gli accade - gli elogi ricevuti dopo Ankara, gli nuoce l'attaccamento al ruolo di capocannoniere, ha giocato i non molti palloni ricevuti con un egoismo evidente. Proprio allo scadere del tempo ha cercato il tiro con caparbietà senza accorgersi che Bui era in più favorevole posizione per tentare il gol. La Samp ha aggravato le Lodetti non disarma difficoltà dei granata investendoli con manovre aggiranti che hanno chiamato in avanti a turno anche i difensori, e con un ritmo che ha avuto solo una pausa nella fase centrale della ripresa. Meno Prini, che si è dedicato alla guardia di Pulici in modo troppo cattivo per essere assolto, e l'evanescente Villa, tutti gli altri sono stati più che validi, con Salvi ottimo e Badiani semplicemente sbalorditivo per scatto e controllo di palla su un terreno reso viscido dalla pioggia. Già in altre occasioni era stato facile notare che la Samp poteva dire la sua in campionato, adesso con il gioco arrivano anche i gol. Per i contestatori ciechi di Heriberto, la vita si fa dura. I blucerchiati hanno dimostrato subito le loro intenzioni, al 4' il Torino era già battuto. Va via sulla destra Prini e centra, Badiani aggancia e tira basso, Castellini para a terra ma non trattiene, Spadetto è pronto a ribattere nel sacco. Protestano i granata per un presunto fallo di mano di Badiani all'aggancio, ma Lattanzi non cede. Si entra subito in clima di bagarre, poi gli animi si placano un poco. La Samp non molla, al 14' attacca sempre sulla destra Santin, il tocco smarcante in avanti è per Sabatini, Castellini deve rischiare grosso per gettarsi in uscita e salvare col corpo. A cavallo del 22' due buone manovre del Torino, ma troppo strette al centro per creare spazi. Fossati e Rampanti sono bloccati sul tiro. Al 32' ancora Castellini salva in tuffo sull'accorrente Villa (centro di Badiani deviato di testa da Spadetto), poi il Torino pareggia. Negrisolo ferma in malo modo Pulici sulla destra. Ferrini calcia la punizione, Bui entra di testa con tempismo perfetto ed infila Cacciatori con una stoccata bassa. I granata sembrano più autoritari in inizio di ripresa, cercano qualche cambio di marcatura a centrocampo, ma rallentano il gioco e sono puniti. Al 21' centra da destra l'onnipresente Badiani, Mozzini anticipa Spadetto e respinge di testa, raccoglie lo stesso Badiani ed azzecca una stangata trasversale che attraversa l'affollatissima area, carambola sul montante a destra di Castellini e rotola in rete. Chi tiene più la scatenata Samp? Salvi subito dopo tira sul palo da buona posizione, poi Ferrini calcia direttamente in porta una punizione a due e l'arbitro giustamente non concede il punto. Castellini evita il 3 a 1 al 34' su stoccata bassa di Rossinelli, poi ancora al 39' su stangata a fil di montante di Salvi, con Crivelli ormai sulle ginocchia. Quindi l'errore egoista di Pulici, controbilanciato da Villa che in contropiede, solo, trova modo di farsi bloccare. Intanto si scalda Novellino, ma prima che Giagnoni chiami in campo il ragazzo la gara finisce. Meglio per lui. |
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