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Comunale
04/03/1973
h.15.00
JUVENTUS - TORINO 0-2 (0-0)
Juventus
: Zoff, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore, Altafini (al 65' Cuccureddu), Causio, Anastasi, Capello, Bettega. A disposizione: Piloni. All.: Vycpalek.
Torino: Castellini, Mozzini, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Bui, Sala C., Pulici. A disposizione: Garella, Toschi. All.: Giagnoni.
Arbitro: Toselli di Cormons.
Reti: Pulici 59' rig., Agroppi 72'.
Spettatori: 61.749 di cui 17.861 abbonati e 43.888 paganti paganti per un incasso 124.663.500 lire.
Note: Espulso Causio al 63' per comportamento irrispettoso nei confronti dell'arbitro.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 marzo 1973]
Ogni partita comincia molto prima del fischio d'inizio dell'arbitro, ma nessuna vigilia è lunga come quella del derby. Parte da quello precedente, e si dipana attraverso, una serie di discorsi, promesse, battute più o meno salaci, polemiche, che crescono con l'avvicinarsi della data. Cosi, quando le squadre arrivano in campo c'è qualcuno che ha già dentro di sé sensazioni che lo bloccano, che lo esaltano. Ad Istanbul, vivendo e viaggiando con gli azzurri, è stato facile avvertire che il derby era già cominciato. ''E adesso ci aspettano quelli là..'' mormorava Spinosi appena finita la vittoriosa gara sui turchi, e Pulici cominciava subito la sua settimana del silenzio. Capello , ed Agroppi- i più capaci a gettare fumi intelligenti sulle convinzioni intime - parlavano , di avversari duri, di partita da vincere sul piano dei nervi e poi sul campo. Così è stato anche questa volta. Nel chiuso degli spogliatoi, Vycpalek non è riuscito a sbloccare completamente muscoli e cervello di tutti i suoi giocatori, Giagnoni - forte del risultato dell'andata e del fatto di potersi concentrare su un solo impegno - ha mandato in campo undici atleti con idee chiare. Per un Anastasi che dopo mesi da migliore in campo azzecca una giornata balordissima, ecco un Agroppi risorgente, ordinato, calmo, dopo un periodo di confusione. Due esempi che non possono essere sfuggiti a nessuno (se si va al campo per vedere il calcio e non solo dei colori) che sottolineano gli effetti opposti del derby, e le diverse situazioni dei ventidue sin dal calcio d'avvio. Giagnoni (contro ogni prudenza, ma con ragione visto l'andamento del gioco) ha variato le marcature dell'andata, sciogliendo la coppia Fossati-Causio per mandare il terzino prima su Altafini e poi su Anastasi. Così Zecchini ha iniziato su Anastasi per passare poi a guardia di José, mentre su Causio si è sempre portato con molta efficacia Agroppi, e Mozzini ha lottato su tutti i palloni con Bettega (i due più giovani in campo hanno dato lezione di correttezza e di stile). Vycpalek, visti i risultati delle sfide dirette del girone di andata, ha scambiato gli avversari per Pulici e Bui, affidando il primo a Morini, ed il secondo a Spinosi. Duelli previsti a centrocampo con Furino-Sala e Capello-Ferrini, ed altrettanto previsto sulle fasce laterali il match Marchetti-Rampanti. Al calcio d'avvio, ognuno stadalla sua parte. Castellini protetto alle spalle dal tifo della curva Maratona, Zoff letteralmente avvolto dai bandieroni bianconeri - in netta preponderanza sugli spalti gremiti - della curva Filadelfia e di parte del rettilineo. E fra i bandieroni, i soliti assordanti tamburi, contro i quali non ci sono sequestri ed ammonizioni che tengano. Il quadro è da mini-Maracanà quando Toselli dà inizio alla partita, ma i clamori sono assordanti, con attenzioni particolari a Giagnoni al quale non è sufficiente aver ripudiato il colbacco. Gli basta una sciarpa per ricevere il coro ''Buffone, buffone'', ma spesso al circo - ed il football è il circo nazionale italiano - è proprio il buffone ad essere il più furbo di tutti. Un tackle duro Capello-Ferrini mette subito tutti - protagonisti e pubblico - in clima-derby, poi il Torino dimostra già al 5' minuto una maggiore disinvoltura con una manovra Sala-Rampanti conclusa da vai cross sul quale Pulici tenta una rovesciata (alta) piuttosto avventurosa, ma spettacolare. Risponde la Juve con uria punizione di Capello (fallo di Rampanti su Bettega) che Altafini di testa devia su Castellini.Cominciano presto i duelli al sole fra Furino e Sala, il bianconero sgobba e sgomita duro, l'avversario ci sta perché anche lui non è certo un piangina e risponde appena trova il momento. Sarebbe un duello all'inglese (o qualcosa di più) se non che Furia si fa beccare da Toselli in un gesto {sai dove mio zio porta l'ombrello) che ha ben poco di fair-play. Si spengono gli ululati per il primo scontro deciso fra i due rivali di sempre, ed il Torino (al 10') si riporta sotto con una manovra da gol. Lancia Agroppi, Bui schiaccia di testa per Pulici che calcia forte al volo: Zoff è bravissimo a volare sulla sua sinistra e respingere, per balzare ancora addosso a Rampanti e deviargli il tocco in rete al rimbalzo. Si ritorna subito in clima di corrida per una spinta di Zecchini ad Anastasi, ed ancora di più per una spazzolata a pelo d'erba - e di caviglie - di Spinosi, seccato per un palleggio un po' irridente di Bui. Il terzino insiste subito dopo ma trova un tipo meglio.. Disposto del centravanti, Ferrini. Parapiglia, e doppia ammonizione da parte di Toselli. Al quarto d'ora va via Sala in takle, e Furino gli fa ancora una volta capire che la giornata sarà dura per lui. Poi la Juventus si porta in avanti ed Altafini alza di testa un bel cross di Causio, davanti a Castellini. Ancora una buona palla alta per José al 21', ma l'italo-brasillano pur trovandosi puntuale sulle traiettorie non è pronto nelle deviazioni, e Castellini non corre rischi. C'è ancora un intervento scorretto di Spinosi su Bui, poi una nuova incertezza di Altafini che si crede in fuori gioco e consente il recupero di Zecchini su cross lungo di Marchetti. Il finale del tempo, fra sussulti e scontri, è di marca bianconera, con rari ma insidiosi contropiede granata. Al 41' Altafini arriva in ritardo su un tirocross di Anastasi, quindi lo stesso Anastasi calcia da lontano, e Castellini para senza difficoltà. Il Torino replica deciso in apertura di ripresa con una manovra Ferrini-Sala interrotta in corner da Furino, poi è la Juventus ad andare vicina al gol con la manovra più pericolosa di tutta la partita: Capello lancia Bettega che allarga di testa verso Marchetti. Il terzino fa partire una botta trasversale sulla quale Castellini si salva alla meglio, con una deviazione non certo ortodossa. C'è un fallo di Zecchini su Causio, ed il barone dà i primi segni di nervosismo con una reazione vivacissima. E' un buon momento per i bianconeri, ma ancora una volta - come già nell'andata - gli avversari li colpiscono in contropiede. Va via Rampanti partendo da metà campo, Sala gli si fa incontro ma il granata preferisce toccare rasoterra, dritto davanti a sé, per Pulici che ha in schiena Morini. L'attaccante controlla, ha uno scarto, vince un duro takle e punta dritto in area. Un metro oltre la linea lo affronta Salvadore, ma Pulici è più lesto, si tocca in avanti la sfera e Sandro, sia pure involontariamente, aggancia con il piede destro il sinistro dell'avversario. Nessun dubbio sulla non volontarietà, ma altrettanto chiaro che il granata non ha potuto in tal modo proseguire verso Zoff. Toselli concede il penalty, lo stesso Pulici lo mette a segnocon una botta rasoterra alla destra del portiere, sbilanciato dalla precedente finta dell'avversario. Il gol, incassato proprio mentre la squadra, era proiettata in avanti, ha l'effetto di una mazzata per la Juventus. Pulici approfitta dello stordimento degli avversari per tirare ancora verso Zoff, che blocca a terra. Perde il controllo dei nervi Causio al 18', e dà il colpo di grazia alla sua squadra lasciandola in dieci uomini.Provoca l'arbitro andando a contare i passi fra il corner ed Agroppi che gli si para dinnanzi (e si sa quanto ci tengano i direttori di gara ad essere soli a comandare in campo), poi quando Toselli lo ammonisce, completa l'opera con un applauso che gli merita la doccia anticipata. Cosi la Juve si trova a dover recuperare in condizioni di inferiorità numerica. Vycpalek allora richiama Altafini e manda in campo Cuccureddu, fiducioso sulla, duplice utilità di centrocampista ed attaccante del giocatore sardo. Sembra risvegliarsi Anastasi, con maggior spazio davanti a sé, e Cereser al 25' deve arrivare in extremis in spaccata a deviare la botta del centravanti filtrato fra le maglie della difesa. Ma al 26' il Torino raddoppia. Scatta Sala, scambia con Fossati che Salvadore ferma con un semplice ostruzionismo. Qualche manfrina granata attorno al pallone, poi Sala tocca per Rampanti che al centro dell'area allarga verso Agroppi scattato sulla destra» Botta trasversale e rete con la difesa bianconera imbambolata. E' destino che nel derby al Torino riescano tutte bene Anche gli schemi studiati in allenamento, per difficili da applicare che siano. Sul due a zero la partita è davvero finita. Gli attaccanti di Giagnonl ad ogni affondo deciso creano pericoli, ma non insistono più che tanto, la fatica è stata dura per tutti. Un tiro alto di Agroppi, un duro takle fra Morini e Pulici, una frecciata di Fossati radente il palo, una reazione rabbiosa di Marchetti (botta secca e parata di Castellini), due puntate di Sala respinte da Morini e da Zoff in uscita, Bui fermato in gioco pericoloso e Bettega in fuorigioco, poi Toselli chiude la sfida. Ancora fischi ed applausi, ancora polemiche. Ancora Maracanà, ma solo per i bandieroni granata.