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Comunale |
25/03/1973 |
h.15.30 |
TORINO - INTER 4-0 (1-0) Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Toschi (al 25' Crivelli), Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo. All.: Giagnoni. Inter: Bordon, Oriali (al 49' Sköglund), Facchetti, Bertini, Brini, Burgnich, Massa, Mazzola, Boninsegna, Moro, Magistrelli. A disposizione: Vieri. All.: Invernizzi. Arbitro: Panzino di Catanzaro. Reti: Sala C. 10', 71', Pulici 81' rig., 84'. Spettatori: 37.202 di cui 9.036 abbonati e 28.166 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 26 marzo 1973] La legge del Torino ai Comunale ha colpito ancora. L'Inter ha resistito per un'ora poi è stata letteralmente cancellata dal campo. Milan e Lazio, le altre ''grandi'' che dovranno rendere visita ai granata, sono avvisate. Non correranno forse i pericoli corsi dai nerazzurri ma è indubbio che troveranno vita difficile sempre che Ferrini e compagni ripetano la prova di ieri. Certo il 4 a 0 può trarre in inganno e portare a conclusioni troppo semplicistiche. In realtà l'Inter nel primo tempo non aveva giocato male, anzi ad inizio di ripresa aveva dato l'impressione di potere recuperare il gol di scarto pur avendo come punte Magistrelli e Boninsegna completamente avulsi dal gioco. In fase di equilibrio, dunque, c'è stata un'azione irresistibile di quel fuoriclasse che è Claudio Sala il quale di sinistro ha fatto secco per la seconda volta l'ottimo Bordon; soltanto allora l'Inter si arrendeva e per il Torino tutto diventava sin troppo facile. Le quattro reti avrebbero potuto aumentare ma è indubbio che un risultato ancora più pesante sarebbe stato eccessivamente ''cattivo'' nei confronti di un'Inter alla quale oltre alle note deficienze agonistiche, si può rimproverare un'assoluta mancanza di carattere, oltre agli errori tattici di Invernizzi (Bertini su Rampanti nonché il povero Bini su Sala) oramai abbastanza consueti. Siamo d'accordo con Giagnoni che il 4 a 0 rispecchia in modo eccessivo i meriti dei suoi ragazzi: ebbene, vorrà dire che l'abbondante bottino viene a compensare fante delusioni, tanti periodi sfortunati. Il Torino, pur tagliato fuori dalla lotta di vertice, ha ancora qualcosa per cui lottare: vanta il goleador del campionato e con la vittoria di ieri si è portato a due lunghezze dall'Inter e ad una dalla Fiorentina. Può puntare perciò addirittura al quarto posto il che potrebbe rappresentare una conclusione addirittura trionfale dopo una stagione segnata dal destino avverso. Certo vedere il Torino di ieri e pensare a quello eli sette giorni prima a Roma si può pensare di avere sbagliato squadra: ma questo è un discorso che porterebbe troppo lontano, meglio parlare della doppietta di Sala, delle due reti conclusive di Pillici, ritornato di prepotenza al comando della classifica dei cannonieri proprio mentre Rivera stava spodestandolo, meglio parlare della magnifica prestazione di capitan Ferrini (se Castellini è un giaguaro, lui che cosa è?), della grande regia di Rampanti sempre più a suo agio nel gioco specialmente in una posizione più centrale come quella di ieri, dell'autoritaria prestazione della difesa spesso sollecitata e quasi sempre attenta, a parte qualche brivido dato da un paio di avventurose uscite di Castellini non ancora al meglio della condizione. Sfumature, comunque, perché il Torino può contare ad occhi chiusi sul suo portiere. Sfortunato invece ancora una volta Toschi, fermato dalla solita caviglia dolorante e la cui uscita ha provocato una piccola rivoluzione nei ranghi del Torino. Rivoluzione che ha praticamente deciso la gara perché Sala ha giocato più avanzato (senza che Bini potesse contrastarlo) mentre Rampanti si è spostato al centro dove ha potuto giostrare meglio. Per l'Inter, invece, l'uscita dell'infortunato Oriali ha reso ancora più ''ballerina'' la difesa dove il solo Facchetti era all'altezza della situazione riuscendo a bloccare Pulici per un'ora, almeno, grazie alla sua classe e all'indiscutibile mestiere. Sbilanciata in avanti, nel tentativo di pareggiare, l'Inter finiva poi per sedersi del tutto e sul 2 a 0 non aveva più forze per reagire avendo dato molto nel primo" tempo quando i granata l'avevano a lungo sollecitata e forse sfiancata. Il Torino può incorniciare, mettere in aurea cornice il poker di gol di ieri: l'Inter non registrava una simile ''débàcle'' da 15 anni. E' il risultato del collettivismo dei granata che sa essere efficace quando l'apporto di tutti è costante ed inesauribile, qquasi come l'urlo della folla che dalla curva Maratona tiene sempre sotto pressione la squadra di Giagnoni. Quando anche i difensori sanno sganciarsi ( Fossati e Cereser hanno due bellissime conclusioni all'attivo, Lombardo si è prodotto nei soliti fulminei inserimenti, Zecchini è quasi al meglio della condizione) quando il centrocampo non molla nei momenti delicati e si esalta addirittura con Sala, Rampanti e Ferrini, quando Pulici ha i suggerimenti giusti per fiondare in rete, questo Torino diventa davvero irresistibile, addirittura tremendo e non conosce più ostacoli. L'Inter, camuffata da giovane, non riesce a trovare un suo gioco: ci sono troppi elementi logori in maglia nerazzurra e i giovani dicono poco, anzi assolutamente nulla. Il probltma non è tanto quello di sostituire gli anziani come Corso, ma trovare gente che sappia rimpiazzarli. La realtà è un'altra. Così anche un Mazzola in mezzo a tanto grigiore finisce per giocare per conto proprio, tanto per salvare la faccia, mentre Boninsegna continua a protestare e a sbracciarsi ma quando gli passano la palla è fuori posizione oppure sbaglia quelle conclusioni che in altri tempi avrebbe trasformato in gol (vedi colpo di testa al 41'). Il Torino è andato in gol dopo 10' sul solito calcio di punizione dal limite (fallo di Bertini su Toschi). Rampanti parte facendo velo, Agroppi tocca sulla sua sinistra, cannonata di Sala e Bordon è battuto. Bis dello stesso Sala dopo che Agroppi (53') ha mancato una facile occasione inciampando sul pallone in area. Crivelli vince a centrocampo un tackle con Massa e Mazzola, allunga a Rampanti che a sua volta fa partire Sala, questi sala Burgnich poi conclude da posizione laterale sulla sinistra di Bordon con un tiro potente e precisoRisponde Mazzola (71') con un tiro-cross da lontano che manda la palla sulla traversa. Su errore iniziale di Bertini, Pulici (è l'80') conquista un pallone prezioso, scavalca Facchetti, entra in area e Burgnich da tergo non può fare altro che atterrarlo. Rigore: un bolide ed è 3 a 0. Oramai ii Torino dilaga: è il 39' quando Burgnich e Facchetti fanno un po' di confusione al limite dell'area, Rampanti strappa loro la sfera per darla a Pulici che resiste all'assalto di Burgnich e conclude vittoriosamente in gol. |
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