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Comunale |
04/04/1973 |
h.15.30 |
TORINO - FULHAM 1-1 (0-0) Torino: Castellini, Lombardo, Mozzini, Zecchini, Cereser, Fossati (al 69' Masiello), Rampanti, Ferrini (al 46' Maddé), Bui, Sala C., Pulici. All.: Giagnoni. Fulham: Mellor, Cutbush, Callaghan, Mullery, Went, Horne, Strong, Mitchell, Earne, Pluckney (al 54' Lloyd), Barret. All.: Stock. Arbitro: James (Inghilterra). Reti: Strong 46' (F), Sala C. 86' (T). Spettatori: 8.944 paganti per 14 milioni di lire di incasso. Cronaca [Tratto da La Stampa del 5 aprile 1973] Ci sono giornate in cui i tifosi riescono a farsi perdonare ogni loro intemperanza. Se ieri pomeriggio i sostenitori granata fossero entrati in campo per chiedere almeno i soldi indietro non sarebbero andati oltre i loro diritti, tanto deprimente, distaccata, irritante, è stata la prestazione del Torino per t primi sessanta minuti della partita con il Fulham, serie B britannica, nel quadro del poco seguito torneo anglo-italiano. L'unico ad averlo a cuore sembra essere Gigi Peronace, che ne cura l'organizzazione con un entusiasmo degno di miglior causa. E' vero che Gigi Peronace probabilmente è pagato per questo compito, mentre dello stesso avviso non sembrano essere i giocatori granata, ma quest'ultimo particolare ''privato'' non serve certo da scusante per chi sul prato dello stadio, in una giornata luminosa e fresca che invitava a muoversi non ha avuto nessun rispetto per il pubblico. Meglio, se non si ''sente'' la partita, chiedere di non andare in campo; chi c'era racconta di un Torino ben più vivace ad Oxford, con alcuni ragazzini in squadra, che non ieri. La malavoglia generale (e reale, a parte i motivi che l'hanno ispirata) non consente di esaminare la partita da una prospettiva normale. Fermandosi a quanto si è visto nei novanta minuti di gioco, si dovrebbe dire che Bui ha chiuso ieri la sua carriera, visto che il suo numero migliore è consistito in una serie di passaggi indietro che hanno strappato al pur ben disposto pubblico ululati di dispetto, che la difesa in blocco è da pensione in quanto si è esibita - anche quando c'era la necessità di recuperare il gol di Strong - in una serie di tocchi laterali indisponenti, che tutta la squadra infine avrebbe bisogno di una serie di iniezioni di coraggio. I granata si sono scossi un poco solo nell'ultima mezz'ora, quando la sconfitta contro un avversario modesto ha cominciato a bruciare, al di là di ogni considerazione personale. E il Fulham, allora, ha mostrato subito la corda: i difensori si sono salvati con rilanci alla paesana, il portiere si è rivelato un acrobata senza attitudini specifiche, il greve anche se intelligente Mullery non è più stato in grado di reggere il centrocampo. L'ultima edizione dell'anglo-italiano (con il cambio della guardia in Lega, ritiratosi Stacchi che ne era il propugnatore, la manifestazione sta per essere cancellata) ha offerto cosi un episodio sconcertante, che si aggiunge ai molti della sua tribolata esistenza. Il Torino, ieri, sin dall'inizio ha accettato troppo supinamente le avanzate avversarie, facendo apparire l'onesta formazione del quartiere londinese di Fulham ben più forte di quanto non sia in realtà. Seguiti da un ridotto, ma pittoresco e schiamazzante seguito, gli inglesi hanno fatto comunque la loro parte con la consueta serietà. Da parte torinese, subito una netta frattura fra difesa ed attacco, con davanti l'attesissimo Pulici a dibattersi come un pesce nella rete, tentando guizzi impossibili, insistendo nell'azione personale, quasi che gli elogi di Genova l'avessero frastornato. All'8' il ''perfezionismo'' granata per poco non fruttava egualmente il gol con una lunga manovra Sala-Bui-Sala-Pulici-Sala, bloccata proprio al momento del tiro. Poi si faceva luce il Fulham ed al 28' Castellini rimediava con lo stinco ad una deviazione di Went su colpo di testa di Earle, quindi era Cereser a respingere sulla linea una deviazione di testa dello stesso Earle. Nella giornata, al Torino riuscivano solo le azioni perfette, ed era di nuovo Sala al 37' a sfiorare il gol, colpendo il palo con un tiro al volo al termine di una manovra Lombardo-Bui. Gli inglesi passavano in vantaggio allo scadere del tempo (45', centro di Pinckney e deviazione in tuffo di Strong, con palla che carambola fra Castellini e il palo) e continuavano ad esercitare una sin troppo netta superiorità nel primo quarto d'ora delle ripresa, quando l'orgoglio prendeva il sopravvento e scuoteva i granata. Sala, Pulici, Masiello (entrato al posto di Fossati, dopo che Maddé aveva sostituito Ferrini) hanno commesso inutili falli di nervosismo, lo sfortunato Pinckney se ne ò andato con il setto nasale rotto, Bui ha mandato la palla a rimbalzare contro il montante con una deviazione di testa, Sala ha impegnato a dondoMellor con un calcio di punizione ben piazzato, quindi a quattro minuti dalla fine si è portato avanti con la necessaria decisione Cereser. Sul lancio basso del libero, Bui ha fatto da ''sponda'' per Sala che è entrato in area, ha superato anche il portiere con un dribbling aereo, ed ha accompagnato la palla in rete. Uno a uno, qualche applauso, e la speranza di non assistere più a partite così sconcertanti. |
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