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Comunale
08/04/1973
h.15.30
TORINO - BOLOGNA 3-1 (2-1)
Torino
: Castellini, Mozzini, Fossati, Zecchini, Cereser, Maddé, Rampanti, Ferrini, Bui, Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo, Crivelli. All.: Giagnoni.
Bologna: Battara, Roversi, Fedele, Caporale, Cresci, Gregori, Perani, Lancini (al 59' Maldera), Savoldi, Bulgarelli, Novellini. A disposizione: Adani. All.: Pesaola.
Arbitro: Calì di Roma.
Reti: Pulici 1' (T), Rampanti 24' (B), Savoldi 27' (B), Sala C. 74' (T).
Spettatori: 24.209 di cui 9.036 abbonati e 15.173 paganti.
Note: Alla mezz’ora della ripresa l'altoparlante avverte il pubblico presente di una sciagura avvenuta in zona piazza Massaua e nei comuni di Collegno e Grugliasco per una fuga di metano ed alcune esplosioni, generando preoccupazione e qualche fuggi-fuggi tra i presenti .
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 aprile 1973]
Il pubblico non fa in tempo a sedersi che già Pulici ha scaraventato la prima palla in rete; sullo slancio nasce il raddoppio e tutto ciò che fanno i granata è spettacolo. Il gioco nasce e si sviluppa a centrocampo con rapidità impressionante, due, tre passaggi e qualcuno si trova a tu per tu con Battara. Basta un attimo di disattenzione della difesa granata, però, perché Savoldi attenui i colori vivaci della vicenda rimettendo tutto in forse, creando anzi una buona dose di nervosismo fra le file torinesi. Soltanto un gol favoloso di Sala nella ripresa ha riportato la gara su binari più logici permettendo al Torino di incamerare il tredicesimo punto del girone di ritorno e la decima vittoria casalinga (che in pratica sono undici perché l'unico exploit esterno dei granata è stato ottenuto nel derby, ma sempre al Comunale). Torino grandissimo, dunque, per mezz'ora e poi grande nella ripresa quando sollecitato ha risposto alla sua maniera, imprimendo alla gara un ritmo notevole, da marziani addirittura se rapportato a quello asfittico di mercoledì scorso contro il Fulham. Ha segnato tre reti una più bella dell'altra, ha divertito il pubblico, facendolo però anche soffrire avendo trovato un avversario ben piazzato a centrocampo, mobile al punto giusto e mai rinunciatario. Sul 2-1, anzi, i bolognesi si sono fatti assai pericolosi e chi temeva a quel punto un pareggio non era poi tanto lontano dalla realtà. L'assenza di Giagnoni in panchina si è fatta sentire più del previsto e d'altronde non si poteva pretendere che Cancian da un momento all'altro prendesse in pugno la squadra e la dirigesse con la stessa autorità del suo trainer. Anche la «staffetta» compiuta da Sentimenti dalla tribuna alla panchina è servita a poco perché in campo le cose non sono cambiate: Sala ha continuato a stare addosso a Fedele - che lo risucchiava avanti e indietro - mentre Fossati giocava praticamente da ala, costretto a rincorrere Gregori, molto abile nello sfruttare la fascia laterale sinistra dove creava spazio e gioco per i compagni. Una variante nelle marcature avrebbe indubbiamente liberato Sala da un compito di marcatore che oltre a frenarlo gli impedisce di portare il Torino in attacco e di inventare per i compagni i passaggi che lui soltanto sa fare. Buon per i granata che ieri si è visto un Bui quasi perfetto e la cui fantasia tecnica non sembra avere confini: al suo fianco un Pulici galoppante ma meno concentratodel solito perché, in caso contrario nonostante Roversi lo affrontasse in modo rude, i gol al suo attivo sarebbero stati di più. Bui ha partecipato ai due gol iniziali del Torino, ha dato altre palle d'oro a Mozzini, Fossati, Pulici, ha divertito con alcuni spunti che chiamare spettacolari è poco, offrendo inoltre una grossa prestazione anche sul piano agonistico. L'abbiamo visto correre per venti metri e conquistare di prepotenza una palla che stava uscendo e che qualche altro, forse, avrebbe soltanto guardato. Gianni non ha mai cercato la conclusione personale mirando a giocare soltanto per la squadra e ribadendo ancora una volta che la sua presenza è indispensabile, per non dire determinante. Due conclusioni di Fossati - la prima spettacolare, su rovesciata, la seconda piazzata forse in modo ingenuo - avrebbero meritato la soddisfazione del gol per il gladiatorio terzino; Maddè ha sbagliato qualche passaggio ma nel complesso della gara si è rivelato prezioso ed inesauribile; Rampanti, Ferrini e Sala hanno corso molto a centrocampo sollecitati spesso oltre misura; per la difesa uno sbandamento in occasione del gol ma per il resto una prova positiva.. Castellini ha avuto un'uscita assai avventurosa ma si è riscattato con due parate da campione qual è. Visto dal Bologna, il passivo forse è pesante: un 2-1 avrebbe meglio rispecchiato i meriti e demeriti della partita, ma cosa si può fare quando Sala fulmina in rete un pallone come quello che ha calciato sorprendendo anche uno solitamente attento come Battara? Pesaola può comunque uscire soddisfatto dalla contesa: ha mostrato un complesso che pur mancando di individualità di rilievo offre nell'insieme un gioco sostanzioso. Un anno fa un Bologna cosi era da sogno. Parte dunque il Torino impetuoso come una carica di cavalleria: Pulici blocca una palla che sta uscendo quasi alla metà campo, lancia a Fossati che dà a Bui spostato sulla sinistra mentre Pulici si infila verso l'area rossoblu sulla destra, Gianni rimanda la palla al goleador granata che in velocità di destro segna con un bolide. Al 16' la rovesciata di Fossati che colpisce l'esterno della rete (forse c'è stata una deviazione di Battara) poi al 23' Rampanti raddoppia su azione in velocità Bui-Sala con passaggio al centro per cui Serino insacca senza pensarci troppo. Cinque minuti dopo il Bologna accorcia le distanze: Maddè perde la palla a centrocampo, Perani va via sulla sinistra, arriva sul limite dell'area (Cereser è fuori zona), aspetta che Zecchini (rimasto solo) si sganci da Savoldi quindi passa al centravanti che realizza. Al 40' (mentre gli altoparlanti informano della sciagura che ha colpito una zona della città) Sala tutto solo sbaglia la terza rete ma si riscatta verso la mezz'ora della ripresa. Ferrini dà sulla fascia laterale sinistra a Fossati che crossa in area, respinge Roversi, Sala prende la sfera e segna di prepotenza facendo passare la palla fra le gambe di Battara.