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Bentegodi
22/04/1973
h.15.30
HELLAS VERONA - TORINO 0-0
Hellas Verona
: Pizzaballa, Nanni, Sirena, Busatta, Batistoni, Mascalaito, Bergamaschi, Mazzanti (all'80' Cozzi), Luppi, Mascetti, Zigoni. A disposizione: Colombo. All.: Cadé.
Torino: Castellini, Mozzini, Fossati, Zecchini, Cereser, Maddé, Criveli, Ferrini, Bui, Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo, Lombardo. All.: Giagnoni.
Arbitro: Gialluisi di Barletta.
Spettatori: 20.518 di cui 7.241 abbonati e 13.277 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 24 aprile 1973]
Un punto può anche bastare al Torino, abituato in trasferta a raccogliere poco o comunque non sempre secondo i meriti. Come a Verona, ad esempio, dove pur controllando abbastanza agevolmente il gioco per almeno due terzi di gara, i granata non sono riusciti a piegare la resistenza di Pizzaballa e compagni, concedendo loro un affettuoso regalo pasquale che equivale forse alla salvezza. La considerazione è dettata da cifre esaurienti: il Torino ha avuto sei palle-gol a disposizione, il Verona un paio appena e non certo pericolose e invitanti come quelle presentatesi a Pulici e a Fossati, quest'ultimo puntuale come un attaccante in fase di conclusione ma anch'egli poco fortunato. Assenti Agroppi e Rampanti, con Giagnoni in tribuna assieme alla famiglia, dal Torino formato esterno forse non si chiedeva più di un pareggio ma è certo che, date le circostanze, stavolta i granata potevano conquistare la loro prima, vera vittoria in trasferta. Nel momento cruciale dell'incontro, il Torino non ha spinto a fondo, accontentandosi come altre volte: buon per i granata che l'attacco del Verona (col rabbioso, litigioso, vittimista Zigoni e con l'opportunista Luppi) ha fatto cilecca contro la diga rappresentata dal formidabile Mozzini e dall'attento Zecchini, che in caso contrario recuperare in extremis come a Napoli sarebbe stato difficile essendo la difesa gialloblù meglio piazzata di quella azzurra oltre che più grintosa (vedi Bui, pestato senza riguardi da Batistoni). Torino accademico, dunque, essendosi accontentato di dimostrare di valere molto di più del Verona e di poterlo battere. Gli è mancato però quello sprint che al Comunale fa grande la squadra granata e che stranamente in trasferta si intuisce soltanto. Lasciato un po' solo, Pulici ha lottato con buona continuità, mentre Bui e Sala pur appoggiandolo non hanno quasi mai trovato il passaggio smarcante per il cannoniere granata: vigorosa la prestazione di Ferrini, attenta e inesauribile sia quella di Crivelli che di Maddè mentre in difesa le note sono buone per tutti. Secondo Giagnoni, il Torino meritava qualcosa di più: ''Quando si domina - ha commentato alla fine - si dovrebbe vincere, bisogna però segnare e il Torino stavolta non c'è riuscito. Accontentiamoci, comunque, di questo punto, consideriamolo un antipasto in vista di piatti più sostanziosi che ci attendono nelle due prossime giornate contro Lazio e Milan. Il campionato entra nella sua fase più avvincente e il Torino intende farsi sentire. Avessimo giocato sempre come a Napoli o a Verona, a quest'ora avremmo in classifica quei sette o otto punti in più che ci permetterebbero di lottare per lo scudetto. Ci accontenteremo di.. Rompere le uova nel paniere delle grandi''. Match di Verona a parte, Giagnoni ha cercato di ridimensionare la gravità del litigio avuto con Agroppi: ''Siamo due tipi che si scaldano facilmente, lui voleva giocare ad ogni costo, io come allenatore ho dovuto farmi sentire. Non facciamone però un dramma: l'episodio doveva chiudersi lì, nel momento in cui io e Agroppi ci slamo lasciati. Mercoledì a Pavia, Aldo giocherà in partita e, se sarà pronto, scenderà in campo contro la Lazio. E' inutile che smentisca ogni illazione su un'eventuale cessione del nostro centrocampista: lo stesso accadde lo scorso anno quando ebbi una discussione con Bui, ma se non sbaglio Gianni è ancora in maglia granata''. Con Giagnoni, a fine partita c'era anche il general manager Bonetto (in panchina a Verona assieme a Cancian e al dottor Cozza) il quale a sua volta ha potuto precisare alcune cose: ''Fra noi e la Juventus - ha detto i rapporti sono cordiali, ma posso escludere che esista la possibilità di uno scambio di giocatori e tantomeno la cessione di elementi da una parte all'altra. "Affari" in questo senso non sono possibili fra noi e la Juventus per motivi che escono dall'ambito tecnico: saremmo messi continuamente alla berlina dai nostri tifosi (e lo stesso avverrebbe da parte bianconera). Noi cercheremo di rinforzarci ma senza pescare in casa della Juventus''.