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Comunale |
20/05/1973 |
h.16.00 |
TORINO - SAMPDORIA 0-1 (0-0) Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Bortot (al 79' Mozzini), Crivelli, Pulici. A disposizione: Sattolo. All.: Giagnoni. Sampdoria: Cacciatori, Santin, Rossinelli, Arnuzzo, Prini, Lippi, Salvi, Lodetti, Petrini (al 77' Villa), Boni, Badiani. A disposizione: Pellizzaro. All.: Heriberto Herrera. Arbitro: Lattanzi di Roma. Reti: Boni 78'. Spettatori: 29.158 di cui 9.036 abbonati e 20.122 paganti. Note: Ammoniti Prini, Rampanti, Zecchini e Pulici. All'87' pacifica invasione di campo a causa di un malinteso, poichè la folla ha confuso un fischio dell'arbitro Lattanzi con il triplice fischio finale. Cronaca [Tratto da La Stampa del 21 maggio 1973] Sette anni dopo Heriberto si è rivisto portare in trionfo gustando forse la stessa gioia di quel lontano giorno in cui la folla del Comunale festeggiò con lui lo scudetto della Juventus: stavolta c'era in ballo la retrocessione e precisa come un cronometro la sua squadra, la Sampdoria, è riuscita a salvarsi dopo avere sofferto a lungo, non tanto in senso agonistico visto che il Torino non l'aggrediva con la rabbia abituale, bensì per le notizie che via radio giungevano da Bergamo. Proprio in dirittura d'arrivo, dunque, la Sampdoria si è salvata con un gol del motorino Boni cancellando l'unico primato del Torino, quello della imbattibilità interna. Com'era prevedibile, la squadra di Giagnoni non ha potuto offrire il massimo risentendo oltre il dovuto delle assenze di Sala e Bui, avendo oltretutto di fronte una Sampdoria che ha disputato una dignitosa e grintosa partita. I blucerchiati hanno creato tre palle gol, una delle quali meritatamente finita alle spalle di Castellini che nulla poteva fare visto che i suoi compagni avevano concesso al sampdoriano spazio e tempo per entrare in area e tirare. Le uniche emozioni della partita ha cercato di offrirle l'arbitro Lattanzi: timoroso che la gara degenerasse ha ammonito tutti quanti capitavano nei suoi paraggi (Prini, Rampanti, Zecchini, Pulici) fischiando troppo spesso a sproposito, nonché la folla che con il suo rumoroso commento alle notizie della radio ha spesso condizionato giocatori e partita inducendo anzi al 42' (quando si è saputo che la Juventus era passata in vantaggio a Roma) un migliaio di giovani tifosi ad invadere il campo ritenendo questi che il match fosse finito. In quel momento il Torino ha rischiato addirittura la squalifica del campo ma per fortuna le forze dell'ordine hanno riportato lestamente la normalità mentre Lattanzi guardava seccato l'orologio (senza che poi abbia recuperato un secondo). La Sampdoria ha lottato, impegnandosi su ogni palla; il Torino ha replicato spesso con toni accademici senza però creare spunti di rilievo e senza lanciare Pulici in gol come la folla granata si attendeva: il cannoniere ha dovuto fare tutto da solo e praticamente non è mai riuscito ad impegnare Cacciatori, avendo oltretutto alle spalle un ringhioso Prini che con le buone o le cattive (maggiormente) lo ha ridotto a miti pretese. Nel primo tempo si è vista più spesso la manovra blucerchiata ben orchestrata da Lodetti e dall'inesauribile Boni: la difesa era attenta, precisa specialmente in Lippi ritornato nelle migliori condizioni di forma. Agroppi cercava di dare ordine al gioco granata, aprendo sulle fasce laterali (e non sempre era capito) mentre Rampanti spingeva l'azione centralmente tentando la palla smarcante per Pulici. Il giovane Bortot esordiva nella partita meno adatta ma si impegnava correndo per due: è un ragazzo interessante, merita di essere rivisto in altra situazione. Capitan Ferrini e Fossati, assieme saltuariamente a Lombardo e a Crivelli erano quelli che spingevano con maggiore convinzione ma la Sampdoria appariva troppo attenta, ingaggiando duelli su ogni palla, grazie a marcature a zona che richiedevano molto fiato ma che davano anche buoni risultati. Assieme a Lodetti e a Boni, anche Badiani giocava a tutto campo mentre Arnuzzo pedinava Rampanti (oggi sposo a Moncalieri: auguri). La Sampdoria partiva subito bene e dopo 2' aveva una palla-gol: azione Salvi-Lodetti, passaggio a Badiani che solo davanti a Castellini sbagliava clamorosamente. Il primo tiro del Torino si aveva al 18', autore Rampanti ed era una conclusione a lato! Una cannonata centrale di Pulici (23') poi era ancora la Sampdoria a farsi pericolosa: era la mezz'ora quando Salvi veniva a trovarsi solo davanti a Castellini ma lo perdonava ingenuamente mandandogli la palla di testa sul corpo. Scene di disperazione fra i blucerchiati e sulla panchina che doveva scottare assai visto che Heriberto à sempre rimasto in piedi. Cacciatori veniva impegnato da Lombardo con un colpo di testa da.. Venti metri quindi Agroppi risolveva una brutta situazione nell'area granata con un bel salvataggio a terra. All'inizio di ripresa la Sampdoria dava l'impressione di essere scoppiata mentre il Torino sembrava farsi più intraprendente: avanzava infatti anche coi terzini ma alla maggiore pressione non faceva riscontro conclusioni pericolose. Un tiro di Fossati, un doppio spunto di Crivelli poi una bella azione di Bortot (con palla troppo lunga per Pulici) quindi la Sampdoria ritornava all'arrembaggio. Castellini doveva volare per salvare su Arnuzzo il quale alla mezz'ora sbagliava un'altra facile palla (ma l'arbitro in precedenza aveva rilevato un fallo). Si giungeva così al 33' quando Boni, imbeccato da Badiani filava in area in mezzo a tre avversari, li seminava e batteva Castellini. Era il gol della salvezza e ovviamente Boni finiva travolto dall'entusiasmo dei compagni. Sugli spalti qualche frase sarcastica da parte dei fedelissimi che alla fine, sportivamente, hanno applaudito tutti, vinti e vincitori. Persino l'ex nemico Heriberto. |
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