WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Bentegodi
27/01/1974
h.14.30
HELLAS VERONA - TORINO 0-1 (0-0)
Hellas Verona
: Porrino, Nanni, Sirena, Busatta, Bet, Cozzi, Maddé, Mazzanti, Fagni, Zaccarelli, Franzot (al 65' Castranova). A disposizione: Giacomi, Ranghino. All.: Cadé.
Torino: Castellini, Lombardo, Salvadori, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Mascetti, Graziani, Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo, Fossati, Bui. All.: Giagnoni.
Arbitro: Menegali di Roma.
Reti: Graziani 62'.
Spettatori: 19.893 di cui 10.944 abbonati e 8.949 paganti per un incasso di 23.079.700 lire.
Note: Giornata nebbiosa con leggera pioggerella, infortunio a Maddé nella ripresa in seguito ad un tackle violento con Sala.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 gennaio 1974]
Bravo Graziani! E' stato il mattatore della gara di Verona, un ragazzo come se ne trovano pochi al giorno d'oggi sui campi di gioco. Suo il gol decisivo, suoi gli spunti migliori oltreché una testardaggine e una generosità addirittura commoventi: dove c'era il pallone sbucava il suo piede o la sua testa, fosse l'azione in area granata o in quella veronese. Non esageriamo: oggi Graziani ha rappresentato da solo due terzi della spinta del Torino; non ci fosse stato lui ilBentegodi avrebbe sicuramente registrato il terzo 0 a 0 consecutivo tra le due squadre. Parliamo subito del gol di Graziani, il terzo nelle file granata, anche questo in trasferta come quelli di Bologna e Roma. Era il 16' della ripresa quando, su una lunga rimessa di Castellini, il centravanti veniva spintonato alle spalle da Nanni. Fallo, tocco di Rampanti allo stesso Graziani che partiva dalla tre quarti di campo infilandoin stretto dribbling Nanni, Maddé e Cozzi, per poi battere di destro, sebbene da una posizione laterale l'ottimo Porrino. Un gol bellissimo in una gara decisamente non bella, anche se combattuta e a tratti vivace. Colpa del terreno, in certi tratto simili ad un patinoire, che ha condizionato indubbiamente i più dotati, tecnicamente anche se i gialloblu hanno cercato di sopperire con un deciso avvio che ha messo in difficoltà il centrocampo granata e saltuariamente qualche difensore. Per il Verona questo era un appuntamento importante: la squadra, stimolata dalla grossa promessa del suo presidente Garonzi (otto milioni per ogni giocatore in caso di salvezza) e pur mancando di Zigoni e Luppi (quest'ultimo ne avrà ancora per un paio di mesi a causa di una grave infiammazione ai reni), era partito in quarta denotando maggiore aggressività rispetto agli avversari. Maddè controllava con decisione Sala, Rampanti era costretto a rincorrere Sirena e non viceversa, Busatta godeva di troppa libertà nella zona di Agroppi, mentre Mazzanti, almeno inizialmente, portava a spasso Salvadori, aprendo varchi per Fagni e per lo stesso Busatta. Fagni non è un colosso, eppure Zecchini doveva impegnarsi a fondo per contenerne lo slancio o almeno frenarne gli spunti. Buon per tutti, comunque, che Cereser faceva buona guardia, ergendosi su ogni avversario che si proiettava in area; al resto pensava' Castellini, a suo agio in ogni circostanza fuorché - ma non era colpa sua - su una conclusione ravvicinata di testa ad opera di Franzot e sul palo colpito inizialmente dall'indiavolato Busatta. Se ne può dedurre che il Verona non è stato fortunato e che forse nel primo tempo avrebbe potuto raccogliere qualcosa di più. Il Torino ha impiegato una mezz'ora abbondante prima di prendere le misure al Verona, tant'è vero che la sua prima conclusione, è venuta al 25' su punizione di Sala, mentre il primo tiro vero e proprio è giunto alla mezz'ora ancora con Sala, dopo uno scambio con Graziani. Da quel momento l'azione offensiva dei granata s'è fatta più continua e pur non raggiungendo i toni di altre partite è servita a contenere le velleità degli uomini di Cade fino al momento del k.o. decisivo ad opera di Graziani. Il gol poteva essere bissato ancora dal centravanti se un guardalinee, pochi minuti dopo, non l'avesse ingiustamente fermato quando era lanciato in gol per un inesistente fuorigioco. Il Verona si fa subito pericoloso con Fagni: all'8' il centravanti sfugge alla guardia di Zecchini, lanciatosi in vana scivolata a terra, arriva lateralmente al limite dell'area ma invece di crossare sulla testa di due compagni liberi, Franzot e Zaccarelli, tenta la conclusione trovando uno stinco di Cereser. Due minuti dopo Agroppi tenta di fermare Fagni con un fallo, Menegali applica la regola del vantaggio e dà modo a Busatta di proseguire l'azione: giunto al limite dell'area, il centrocampista tira e colpisce il palo sinistro con Castellini vanamente lanciato in tuffo. Un tiraccio di Pulici è la replica del Torino; ma il Verona si fa sotto conFagni, il cui tiro conclusivo stavolta bloccato a terra da Castellini. Uno scambio Mazzanti-Sirena con botta di quest'ultimo (altro volo di Castellini) e poi il Torino comincia a scuotersi: due tiri di Sala ne sono un evidente sintomo. Claudio si va facendo più continuo nell'azione e Maddè deve ricorrere ai falli per controllarlo, rimediando una ammonizione, al pari successivamente di Zecchini e Mascetti, il primo per proteste, il secondo per gioco scorretto. Ripresa. Un'errata rimessa laterale di Sala dà l'occasione a Busatta di lanciare Fagni, questi però, giunto in area, indugia quel tanto da permettere a Cereser di tamponare il pericolo. Al 13' il colpo di testa di Franzot su cross di Busatta, che fa gridare ai tifosi scaligeri al gol, ma la palla finisce di poco a lato. Quindi il gol di Graziani, che chiude praticamente il discorso. Il finale è tutto del Torino anche se Busatta, Mozzanti e Zaccarelli (uno dei migliori del Verona: il ragazzo è in comproprietà del Torino che farà bene a riprenderselo) non si decidono ad arrendersi.