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Zaccheria
14/04/1974
h.15.40
FOGGIA - TORINO 1-1 (0-1)
Foggia
: Trentini, Colla (al 66' Golin), Cimenti, Liguori, Bruschini, Valente, Fabbian, Salvori, Villa, Rognoni, Pavone. A disposizione: Giacinti, Del Neri. All.: Toneatto.
Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Graziani, Ferrini, Sala C., Mascetti, Pulici (al 77' Rampanti). A disposizione: Sattolo, Mantovani. All.: Fabbri.
Arbitro: Serafino di Roma.
Reti: Sala C. 2' (T), Rognoni 85' (F).
Spettatori: 15.369 di cui 9.609 abbonati e 5.760 paganti per un incasso di 14.468.000 lire.
Note: Espulso Graziani al 72' per doppia ammonizione, entrambe per proteste. Calci d'angolo 9-4 per il Foggia, terreno in discrete condizioni, cielo grigio e notevole dispiegamento di forze dell'ordine in campo e sugli spalti. Il Torino ha disputato la gara con la divisa bianca e il lutto al braccio per la morte di Ferruccio Novo. La gara è iniziata con 10 minuti di ritardo per lo sciopero indetto dai calciatori.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 aprile 1974]
Il pareggio accontenta tutti. E' un risultato equo e valido per entrambi, perché se il Torino ha giocato meglio, con maggior ordine, con superiore equilibrio, il Foggia ha giocato di più, rischiando ma attaccando a volte anche con sette uomini. I granata possono lamentare una eccessiva severità dell'arbitro che ha espulso Graziani ed ha concesso un calcio di rigore al Foggia, rigore che può anche essere considerato un mezzo regalo. Serafini, che aveva ''capito l'ambiente'', ha cercato di evitare guai, applicando il regolamento con intelligenza anche se con giustizia personale. Su questo penalty ci sarebbe molto da dire, né vale l'osservazione che l'errore di esecuzione ha chiuso l'argomento. Non è stato gol, ma poteva esserlo. Rognoni ha esagerato la caduta, ma Ferrini ed Agroppi lo avevano stretto, favorendo la scena. Graziani aveva protestato contro una decisione di Serafini, ed era stato ammonito. L'allontanamento diventa obbligatorio alla seconda protesta. Tutto dipende dalla interpretazione delle norme: alzare le braccia è un atto spontaneo oppure un gesto di reazione? Serafini ha applicato la recidiva. Il gol di Sala, realizzato dopo appena tre minuti di gioco, deve aver influito sulla condotta tattica del Torino, obbligando il Foggia ad attaccare. Nel giudicare le due squadre occorre tenere presente questa circostanza. Gli ospiti, pressati da un avversario che doveva rimontare, hanno arretrato le mezze ali, hanno arretrato anche Sala, che difensore non è. Ordine di Fabbri o necessità contingenti? Il Torino avrebbe potuto vincere dopo quel gol-lampo. Sarebbe bastata una maggior determinazione. Invece i torinesi hanno accettato l'attacco del Foggia, accontentandosi del contropiede. Pressati nella loro area, hanno subito la reazione vibrante ma disordinata di una squadra che non voleva soccombere. E' stato un Torino vivo, deciso, intelligente perché mai, o quasi mai, si sono notati falli, ostruzioni, o gesti che potessero eccitare i tifosi foggiani. Solo verso la fine qualcuno ha ceduto, ma le cause erano molteplici e tutte valide; un uomo in meno per l'espulsione di Graziani, Pulici zoppo e soltanto a pochi minuti dal termine sostituito da Rampanti, ed anche la foga dei pugliesi che non volevano perdere. Il Torino di Foggia è piaciuto. La tattica Fabbri - non nuova, ma valida per gli uomini attualmente a disposizione - comincia a dare i suoi frutti. Il Foggia a cinque minuti dal termine ha coronato con il gol di Rognoni il suo generoso inseguimento. Non ha rubato nulla, ha pienamente meritato. Però in questa squadra qualcosa non gira più. L'uno a uno serve per la classifica, ma il campionato è ancora troppo lungo per uomini che accusano la fatica. Pavone, S. Villa, Valente hanno bisogno di riposo. Occorre sostituirli. E poi perché il libero Pirazzini deve rimanere così a lungo a riposo? Non è più malato, dicono i medici, ma ha paura E' una giustificazione che non convince. Impiegare Liguori come sostituto di Pirazzini è un errore. Liguori non ha né il temperamento, né la posizione, né il fisico per giocare in quel ruolo. E' abituato a manovrare al centro del campo, a suggerire azioni di attacco. Non può stare indietro ad aspettare. Sbaglia troppo, perché è lento. I mali del Foggia potrebbero scomparire ricuperando Pirazzini ed utilizzando Liguori nel suo ruolo naturale. La situazione di classifica della squadra pugliese è sufficientemente tranquilla. Riassumiamo brevemente la cronaca. Il Torino ha segnato alle prime battute. Agroppi serviva Pullci, che scattava sulla sinistra. Il granata toccava al centro. Cimenti respingeva proprio sui piedi di Sala. Il tiro era centrale e forte. Trentini toccava, ma non poteva impedire il gol (3'). Iniziava il forcing del Foggia. Ai padroni di casa capitava una sola occasione al 34', ma Pavone ''sbucciava'' fuori porta un ottimo pallone servitogli da Valente. Al 52' Serafini ammoniva Graziani per proteste. Poco dopo (66') Graziani accennava ad una nuova protesta, e veniva espulso per recidiva. Toneatto mandava negli spogliatoi Cimenti, sostituendolo con Golin. Felice la mossa tattica di avanzare Liguori. Usciva anche Pulici, duramente colpito. Subentrava Rampanti, ma il Torino rimaneva senza punte. All'81' Rognoni veniva affrontato in area da Ferrini e da Agroppi. Il foggiano esagerava le conseguenze, cadendo tra i due. Il rigore veniva calciato fuori da S.Villa. All'85' Il pareggio: Liguori serviva Rognoni che da circa venti metri, in diagonale, batteva Castellini con un tiro potente. Sul finire capitava a Pavone la palla del 2 a 1, ma l'ala rossonera sbagliava. Sarebbe stata una beffa. I precedenti e l'andamento della gara potevano far temere incidenti ma la partita si è svolta nella più completa regolarità. Gli appelli delle autorità, un nutrito spiegamento di forze dell'ordine e le decisioni di Serafini hanno rabbonito anche i tifosi più accesi. Il pubblico, su invito della società trasmesso dagli altoparlanti, ha calorosamente applaudito l'arbitro romano. La partita è iniziata con 10 minuti di ritardo per lo sciopero dei calciatori.