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Comunale
19/05/1974
h.16.00
TORINO - HELLAS VERONA 0-0
Torino
: Castellini, Mozzini, Fossati (al 46' Zecchini), Mascetti, Cereser, Agroppi, Graziani, Ferrini, Sala C., Rampanti, Pulici. A disposizione: Sattolo, Bui. All.: Fabbri.
Hellas Verona: Giacomi, Nanni, Sirena, Busatta (al 37' Mazzanti), Bet, Cozzi, Franzat, Maddé, Luppi, Zaccarelli, Zigoni. A disposizione: Porrino, Ranghino. All.: Cadé.
Arbitro: Picasso di Chiavari.
Reti: -
Spettatori: 34.692 di cui 14.994 abbonati e 19.698 paganti per un incasso di 41.293.000 lire.
Note: Caldo pomeriggio primaverile, terreno in discrete condizioni. Prima della partita una rappresentanza di tifosi ha applaudito calorosamente il presidente Pianelli sventolando sotto la tribuna d'onore drappi granata.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 maggio 1974]
Salvezza al Verona, Coppa Uefa al Torino, conferma del favoloso momento di forma di Castellini, della validità di Zaccarelli (granata da..domani), della ritrovata forma fisica di Zecchini e della potenza di Bet (libero e stopper del Milan di Giagnoni), della pazzia di Zigoni (che nella ripresa ha irritato Cade con il suo eccessivo individualismo): la partita del Comunale è tutta qui, con l'aggiunta del carosello finale del tifosi e delle mischie furibonde attorno ai brandelli delle maglie dei giocatori. Lo spunto atletico di maggior rilievo - acrobazie di Castellini a parte - l'ha compiuto Zaccarelli che è scattato dalla sua metà campo, curva Filadelfia, ha dribblato almeno una trentina di fans, ha saltato due barriere di cartelloni pubblicitari ed ha finito ancora sprintando sino all'imboccatura del sottopassaggio. Notevole nel finale la regia di Bonetto, radiolina all'orecchio, per controllare se a Firenze la Samp reggeva, lasciando ai granata il quinto posto. Per il Torino è un grosso piazzamento, al termine di una stagione iniziata male e proseguita peggio sino ai due terzi della stessa, con rare impennate come quella della vittoriosa trasferta sul campo della Lazio. Fabbri può essere soddisfatto del suo finale di stagione. Con lui la squadra ha subito una sola sconfitta, a Firenze, ha pareggiato con Sampdoria, Juventus, Foggia, Napoli e Verona, ha sconfitto Vicenza, Bologna, Genoa, Milan ed ancora la Lazio. Quindici punti in undici partite, una media più che valida, che ha consentito ai granata di superare in classifica Fiorentina, Bologna e Milan. La partecipazione alla Coppa Uefa, che pareva ormai fuori dalla portata di Ferrini e colleghi, è stata raggiunta: adesso occorrerà fare il possibile per andare un po' avanti nella stessa, considerato che il Torino ha necessità di un rilancio in campo internazionale. Tutto l'ambiente sarà anche stimolato dalla presenza della Juventus nella stessa manifestazione. Anche se indiretto, il confronto costituirà un incentivo per entrambe le squadre cittadine. L'ultima gara non ha avuto molta storia. Il Verona si è battuto allo stremo ed il Torino ancora costretto ad uno schieramento inedito, con un centrocampo improvvisato, ha stentato più del lecito ad arrivare in area avversaria. Giacomi è dovuto Intervenire soprattutto su traversoni, per tutto il primo tempo non ha ricevuto neppure un tiro. Solo nella ripresa l'attacco granata ha dato segni di risveglio: qualche guizzo di Pulici che con un colpo di testa ha mandato il pallone contro la traversa, qualche affondo più deciso di Sala, qualche serpentina di Graziani spesso bloccato alla maniera forte. Ma anche la fiammata si è spenta, e chiudendosi sempre più il Verona - che pure aveva dimostrato di saperci fare in avanti impegnando a fondo Castellini - ha difeso sino alla fine, senza eccessivi patemi d'animo quel pareggio che vuol dire serie A. I cinquemila tifosi veronesi hanno giustamente esultato al fischio finale dell'arbitro Picasso, anch'egliinconsciamente votato ad un pareggio, ma il Torino ha corso un grosso rischio. Bastava un gol in extremis della Fiorentina per mandare i viola in Coppa Uefa, ai danni dei granata. Cade, che abbiamo visto agitatissimo in panchina, avrà perso la voce a forza di gridare ordini, consigli e rampogne, ma il suo Verona ce l'ha fatta. Per il gioco svolto nell'arco della stagione lo merita senza dubbio (ma anche il Foggia, con il materialea disposizione, per lungo tempo ha incantato), ora Garonzi ci penserà lui a realizzare il più possibile con i pezzi migliori e ad organizzare una nuova squadra-salvezza, secondo le tradizioni. Ieri con Zaccarelli hanno favorevolmente impressionato Bet e Maddé, quest'ultimo molto concentrato nel ruolo di marcatore di Sala. Sono stati veneti a far vedere le cose migliori in fase di attacco, equesto conferma il loro buon diritto al pareggio, al di là dei contorcimenti senza esito del gioco granata, più involuto e fiacco del consueto, forse anche a causa della giornata calda, con sole estivo. I veneti hanno dimostrato di avere idee e slancio già all'8', quando soltanto una uscita tempestiva di Castellini ha bloccato Zaccarelli, scattato in gol dopo un triangolocon Franzot. Due minuti dopo ancora il giaguaro granata ha bloccato una botta secca ed angolata di Luppi, il quale al quarto d'ora ha cercato il rigore, tuffandosi in area alla prima spinta di Fossati, senza per altro commuovere l'arbitro Picasso. Castellini sempre alla ribalta al 16' ed al 20' con due sicuri interventi a terra, ed addirittura fantastico al 34' per la prontezza con la quale ha chiuso lo specchio della porta a Luppi, solo dopo un intervento difettoso di Fossati. Al 40' è dovuto accorrere Sala a sbrogliare una difficile situazione in piena area granata, ed il tempo finiva con Castellini migliore in campo e Giacomi semi disoccupato. Il Torino, con Zecchini (ultima gara in granata) al posto di Fossati, spingeva di più nella ripresa, ma era ancora il Verona a farsi pericoloso con una manovra di Maddé sul cui cross una deviazione insidiosa ed improvvisa di Zigoni trovava Castellini lesto a balzare sul palo per deviare. Rispondevano con rabbia i granata. Graziani deviava oltre la traversa un bel centro di Pulici, quindi al 18', su centro di Sala, era Pulici a deviare con la fronte il pallone contro la traversa di Giacomi. Sulla reazione degli ospiti Castellini era colpito alla mano da Luppi, ma il portiere si riprendeva presto ed al 31' respingeva d'intuito un tocco di testa di Zigoni, forte e ben piazzato. Le emozioni finivano a questo punto. Nel finale, con un occhio al tabellone dei risultati, le squadre badavano soprattutto a bloccare ogni avanzata degli avversari.