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Rheinstadion
25/09/1974
h.20.30
FORTUNA DUSSELDORF - TORINO 3-1 (2-1)
Fortuna Düsseldorf
: Woyke, Baltes, Kriegler, Zimmermann, Czernotsky, Brei, Zewe, Geye, Seel (all'83' Köhnen), Budde, Herzog. A disposizione: Buns, Degen, Brucken, Briesenkamp. All.: Lucas.
Torino: Castellini, Lombardo, Santin, Salvadori, Cereser, Agroppi, Graziani, Ferrini, Roccotelli, Mascetti, Quadri (al 69' Rossi). A disposizione: Pigino, Serami, Callioni, Roccotelli. All.: Fabbri.
Arbitro: Geluk (Belgio).
Reti: Zimmermann 10' (F), Agroppi 19' (T), Seel 20' (F), Geye 72' rig. (F).
Spettatori: 25.000 circa di cui 22.252 paganti.
Note: Ammonito Lombardo per gioco scorretto. Molti gli italiani presenti sugli spalti. Il Torino è eliminato. Calcio d'inizio previsto per le ore 19.30 locali, 20.30 italiane.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 26 settembre 1974]
Il Torino, come nelle ultime due stagioni, è fuori dalla Coppa Uefa dopo il primo turno. Troppo forte il Las Palmas, troppo forti dodici mesi orsono i tedeschi Est del Lokomotive di Lipsia, troppo solidi i tedeschi Ovest del Fortuna. Dopo l'uno a uno dell'andata, stasera i granata hanno dovuto soccombere nel magnifico stadio di Dusseldorf: una resa ad un avversario migliore, quella dei torinesi, non un crollo comunque, considerata anche la formazione vieppiù rimaneggiata messa in campo da Fabbri. Il punteggio non deve ingannare, gli atleti di Fabbri hanno ribattuto colpo su colpo sino a quando la partita non è stata decisa dal penalty del tre a uno. Le assenze hanno pesato senza dubbio, un Torino al completo probabilmente sarebbe stato in grado di resistere meglio, soprattutto avrebbe messo a segno almeno un gol di più nel primo tempo dell'andata. Forti atleticamente, capaci di un gioco semplice ma redditizio, abili nello sfruttare le fasce laterali per i cross, i tedeschi hanno confermato di essere una buona squadra anche se non erano in una serata di particolare vena. Le condizioni atmosferiche, il vento e il freddo sono stati loro alleati, e forse non ne avevano neppure bisogno. Geye, Budde Zimmerman, Seel ed Herzog sono stati fra i migliori. Adesso possiamo di nuovo rituffarci nei discorsi sull'avanzato grado di forma delle squadre straniere nei confronti delle nostre, a questo punto della stagione, sicuri di ritrovarci nella stessa situazione fra dodici mesi. Il Torino ha affrontato la partita in una formazione nuovamente rimaneggiata. Pochi istanti prima che le squadre andassero in campo si è appreso che non avrebbero giocato nè Callioni, il quale ha accusato in mattinata un indolenzimento all'inguine, né Pulici, per il riacutizzarsi del malanno al ginocchio causato dalla botta subita nella gara di andata. Fabbri non ha voluto rischiare due giocatori che gli saranno preziosi in campionato, e così il Torino si è presentato senza cinque dei suoi punti di forza, Callioni e Pulici appunto, quindi Sala, Mozzini e Zaccarelli. Il trainer granata ha arretrato Salvadori in difesa ed ha fatto entrare in avanti Roccotelli e Quadri, i quali hanno cercato di dare una mano a Graziani, nei limiti delle loro possibilità. Un vero peccato, perché il Fortuna, questa sera, non è parso la squadra sicura dell'andata. Forse convinti di poter fare un solo boccone del granata, i tedeschi hanno palesato una notevole potenza offensiva ma hanno avuto strane incertezze in difesa, che hanno favorito le puntate degli avversari. I resti granata si sono disposti in campo con Lombardo su Herzog, Santin a guardia di Budde, Agroppi sul temibile Geye, Salvadori contro Seel, Mascetti a presidiare la zona a fianco di Ferrini ed a scattare In avanti, mentre da parte tedesca Zimmermann ha marcato Graziani e Quadri è finito nella zona di Czernotsky. Molti italiani fra i trentamila spettatori sulle gradinate, e sulla pista che circonda il magnifico campo di Dusseldorf i soliti poliziotti con i cani, trattamento particolare che viene riservato ogni qual volta ci sono squadre italiane in campo e nostri tifosi sulle gradinate. I granata hanno iniziato bene in attacco con Roccotelli, il quale si è portato la palla sulla destra ed ha operato un cross sul quale Graziani non è riuscito ad intervenire. Ancora una puntata di Salvadori bloccata, poi il Fortuna ha rovesciato il gioco e Cereser è stato costretto a salvare in mischia. Sul proseguimento dell'azione. Seel ha calciato alto sulla traversa. Il Torino ha risposto con una azione corale, la dilesa tedesca ha pasticciato un poco, Agroppi ha lanciato Graziani, il cut tiro è stato parato a stento da Woyke. La manovra granata, almeno nella prima fase della partita, è stata migliore di quanto si potesse sperare, considerando la formazione improvvisata, ma al 10' i tedeschi sono andati in vantaggio. Il pallone più leggero, il vento forte, hanno belfato Castellini ed aiutato Zimmermann: la botta da 35 metri dell'avanzante difensore sembrava molto alta, ma si è abbassata di colpo ed è finita giusto nel sette alla destra del portiere granata. Il vantaggio ha scatenato i tifosi tedeschi, ed Herzog ha cominciato a dare seri fastidi a Lombardo, mentre Santin è stato costretto ad un intervento duro su Geye, provocando la prima scaramuccia della partita. Il Torino non ha mancato di reagire non appena è riuscito ad entrare in possesso del pallone, e al 20' ha pareggiato, un po' fortunosamente ma meritatamente. Agroppi ha portato avanti un pallone dal centrocampo, ha scambiato con Graziani, ha tentato un tiro a parabola che il libero Kriegler ha involontariamente deviato con la spalla e la testa mandandolo a rimbalzare contro la faccia Interna del montante e quindi in rete, fuori dalla portata di Woyke. Il pareggio granata è durato un minuto, il tempo di mettere la palla al centro, e il Fortuna si è rovesciato in area avversaria. C'è stato un fallo di Lombardo, Herzog ha calciato con forza la punizione, Seel, al centro, non era marcato ed ha potuto deviare di testa violentemente alle spalle di Castellini. Anziché abbattersi, il Torino ha reagito con coraggio, anche se Lombardo è stato costretto ad un altro fallo per fermare Herzog, e l'ottimo arbitro belga Geluck lo ha ammonito. I granata si sono comunque rovesciati in attacco con decisione, ed al 27' Santin, dopo uno scambio stretto con Ferrini, si è presentato solo sulla destra davanti a Woyke, ma si è allungato troppo la palla ed ha favorito l'uscita del portiere. Un minuto dopo è stato Graziani ad inserirsi bene in area avversaria, ha scambiato con Quadri, che gli ha restituito il pallone troppo alto, ma uno svarione di Kriegler ha messo l'ala destra granata in condizione ancora di tirare, ma la palla, violenta, è finita sulla rete esterna. Ancora un tiro alto di Mascettl, poi il Fortuna è tornato sotto con decisione, costringendo il Torino a salvarsi in angolo e creando qualche mischia davanti a Castellini. I tedeschi hanno iniziato la ripresa in attacco, la difesa granata si è chiusa bene, Cereser ha continuato a far da baluardo come nei primi 45 minuti. Sul primo capovolgimento di fronte, Graziani è andato via a Zimmermann ed è stato agganciato al limite dell'area. Sulla punizione ancora Graziani ha tirato in mischia e Woyke ha parato a terra con difficoltà. Sul fronte della dilesa. Lombardo ha continuato a patire Herzog, provocando qualche difficoltà sulla fascia destra del terreno, tanto che non si è capito come Fabbri non abbia ad un certo punto tentato di cambiare le marcature. Il Fortuna s'è fatto pericoloso all'8' con una staffilata a terra di Zewe parata peraltro con sicurezza da Castellini, poi Graziani ha ancora trascinato in avanti i granata, ha scambiato con Lombardo sul cui cross Quadri è stato piuttosto maltrattato a due passi dalla porta. Ancora Graziani, indomabile, in evidenza al 10', anche se ha poi fallito lo scambio finale con Quadri. Costretto in dilesa, il Fortuna ha ancora una volta mostrato la corda, diventando però immediatamente pericoloso ogni volta che ha potuto capovolgere il gioco, come al 12', quando una staffilata improvvisa di Budde ha costretto Castellini ad una parata In due tempi. I tackles sempre più rabbiosi dei tedeschi hanno dimostrato il loro dispetto per l'accanita resistenza di questo Torino zeppo di rincalzi, ma validissimo nei Vecchi forte in Santin, Mascetti e Graziani, tutti encomiabili per lo spirito combattivo. Tutta la squadra ha dimostrato un certo progresso sulla tenuta, riuscendo a lungo a ribattere colpo su colpo. Con il passare dei minuti, tuttavia, gli attacchi del Fortuna si sono fatti più massicci, ma il Torino al quarto d'ora s'è fatto pericoloso in avanti, ottenendo una serie di corner e costringendo i rossi ad alcune affannose respinte. Il Fortuna ha risposto in contropiede, al 23' Herzog è potuto avanzare indisturbato sino a staffilare basso, costringendo Castellini ad un arduo intervento a terra. Un minuto dopo Fabbri ha mandato in campo Rossi al posto di Quadri, ma proprio mentre il Torino cercava di organizzare il serrate, di tentare il tutto per tutto, al 28' ha incassato il terzo gol. Ferrini e Salvadori hanno stretto Brey mezzo metro dentro l'area, tanto che è bastato all'arbitro Geluck per decretare un giusto rigore, che Geye ha realizzato di prepotenza alla destra di Castellini. Il gol della piena sicurezza ha scatenato pubblico e giocatori del Fortuna, il finale è stato davvero duro per i granata, anche se la squadra non si è fermata, tant'è vero che al 32', su centro di Santin, Graziani ha evitato il diretto avversario ma si è trovato addosso il portiere Woyke che ha bloccato il tiro. La risposta tedesca è stata immediata, la botta da trenta metri di Baltes è rimbalzata contro la traversa con uno schioppo secco, con Castellini stranamente inchiodato in mezzo alla porta. Per poco la gara non è finita in rissa. Al 35' Herzog ha scalciato Cereser, e Castellini si è lanciato a difenderlo a pugni tesi. Il clima ormai surriscaldato, al 38', Santin è entrato duro su Seel a centrocampo: fuori tutti e due, espulso il granata per scorrettezze davvero gratuite, infortunato il tedesco e sostituito da Koehnen. Il finale è stato tutta una melina del Fortuna, con i tifosi in piedi sulle gradinate e il Torino ormai scoraggiato per una sconfitta che si è concretizzata in circostanze davvero difficili. Il finale nervoso ha purtroppo in parte guastato le buone impressioni che la squadra aveva consentito sul piano del gioco, con la tenuta, e con l'impegno del singoli.