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Comunale |
01/12/1974 |
h.14.30 |
TORINO - MILAN 1-1 (1-1) Torino: Castellini, Lombardo, Santin, Mozzini (al 61' Salvadori), Cereser, Agroppi, Graziani, Ferrini, Sala C., Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Pigino, Callioni. All.: Fabbri. Milan: Albertosi, Bet,. Sabadini, Zecchini, Turone, Maldera, Gorin, Benetti, Bigon, Rivera, Chiarugi. A disposizione: Pizzaballa, Biasolo, Calloni. All.: Giagnoni. Arbitro: Serafino di Roma. Reti: Zaccarelli 17' (T), Chiarugi 44' (M). Spettatori: 44.191 di cui 15.146 abbonati e 29.045 paganti per un incasso di 89.974.000 lire. Note: Giornata di sole, temperatura mite, terreno in buone condizioni. Ammoniti Zecchini per gioco scorretto e Turone per proteste. Cronaca [Tratto da La Stampa del 2 dicembre 1974] Il Torino non è riuscito a continuare la corsa, dopo lo scatto di Bologna: l'ha proseguita solo per venti minuti - i primi della partita - andando in vantaggio con un favoloso gol di Zaccarelli, poi si è progressivamente affievolito di fronte ad un Milan che Giagnoni ha disposto in campo con notevole acume tattico, azzeccando le marcature giuste su uomini che del resto conosceva benissimo. Bet ha bloccato alla maniera forte Pulici nelle battute iniziali ed ha poi avuto sempre meno fastidi dall'avversario, Zecchini (non pensiamo a consigli di Giagnoni, ma ad una scelta personale) ha adottato con Graziani sistemi che non aveva mai usato in maglia granata, prima Maldera e poi Sabatini hanno frenato gli slalom di Sala, e tutto è diventato facile per i rossoneri. I quali, comunque, hanno il merito di aver fatto di necessità virtù. Non possedendo punte valide, il trainer rossonero ha messo da parte Galloni scegliendo chiaramente la strada della manovra, ed il risultato gli ha dato ragione. Se si escludono una punizione di Benetti sfumata contro il montante ed il tiro-gol di Chiarugi, il Milan non ha mai creato pericoli per il claudicante Castellini ma ha però tenuto a lungo la palla a centrocampo, dove Rivera ha orchestrato da uomo di classe i movimenti di Benetti, Bigon, Gorin, dello stesso Chiarugi e dell'accorrente (spesso) Maldera, i quali a tratti hanno fatto ciò che hanno voluto nella zona centrale del terreno. Una melina tipo Ajax, meno insistita ma ugualmente tesa soprattutto a far da filtro agli avversari. I granata hanno sofferto, hanno dovuto impegnarsi contro questo pacchetto di avversari in continuo movimento. Hanno faticato senza riuscire mai (o quasi mai) a prendere in mano le redini del gioco dopo la folata di avvio: la scarsa condizione atletica di Zaccarelli, in dubbio per tutta la settimana a causa della botta rimediata a Bologna, ha pesato sul complesso, ma anche il differente passo di Ferrini opposto a Benetti, i lenti rientri di Sala che solo in avvio ha trovato la posizione migliore lasciando che fosse Zaccarelli a sbizzarrirsi di più negli affondi, qualche errore nell'appoggio di Agroppi, le rincorse alle quali è stato costretto Lombardo da Gorin, hanno sottolineato in modo chiaro le difficoltà che la squadra ha incontrato. Pareggiati molti duelli diretti, e persone qualcuno, ecco che il Torino non è riuscito ad esprimersi al livello sperato. Per quanto i giocatori lo neghino, e ne diano tutti i meriti al Mllan, il differente comportamento che la squadra ha denunciato una volta andata in vantaggio dopo il fuoco d'artificio iniziale deve attribuirsi anche ad una colpevole sufficienza. Sull'uno a zero i rossoneri non avevano ancora preso in pugno la situazione, forse insistendo sarebbe arrivato anche il colpo del k.o. Invece, immediatamente i granata hanno lasciato la metà campo ai rivali, la squadra si è spezzata in due tronconi, con Pulici e Graziani troppo fermi e ben imbavagliati davanti. Sala a remare in spazi molto larghi, e gli altri ad accettare sin troppo volentieri di essere compressi nella loro area. Il Mllan ha potuto farsi valere nella lunga fase centrale della partita, accusando soltanto nel finale il veemente rush del granata, sospinti da un pubblico non certo soddisfatto del tran tran sul quale si era indirizzato lo spettacolo. Così si è visto finalmente Pulici, ma una sua prodezza - l'unica della partita - non ha sorpreso Albertosi e la gara è finita così, con strette di mano reciproche, con Serafino scrupolosissimo nel chiudere il match al novantesimo spaccato. Chissà cosa ne avrà fatto dei vari tempi di recupero del quali - durante il gioco - aveva preso visibilmente nota consultando l'orologio. I giocatori hanno reclamato un rigore per parte (prima per un aggancio di Sala, che per altro aveva già perso il pallone allungandoselo verso il fondo, poi per una collisione fra Cereser e Bigon molto utile al granata per risolvere una situazione delicata) ma nell'occasione Serafino ha fatto bene a non cedere; piuttosto è difficile dire come abbia fatto a perdonare Zecchini, già ammonito, quando l'ha richiamato ai bordi del campo per una lunga ramanzina ad un nuovo fallo su Graziani. Era meglio far finta di non vedere, perché a quel momento l'espulsione ci stava. La successiva bagarre ha dato un attimo di vivacità alla gara, ma anche il nervosismo è finito presto. Il pareggio pareva soddisfare davvero i ventidue in campo, restavano solo i fans a sgolarsi invano sulle gradinate. Per i tifosi del Torino, l'inizio era stato esaltante. Ha cominciato subito Graziani, cercando uno scambio stretto con Sala sfumato per un soffio, poi Benetti è stato costretto ad atterrare Sala al limite ma la punizione non ha creato pericoli per Albertosi. Al 9' su una nuova punizione, Graziani ha allungato di testa il tocco di Sala, Pulici ha ripreso al volo e la palla picchiando al suolo si è impennata obbligando il portiere milanista a bloccare sotto la traversa. Dopo una manovra di alleggerimento del Milan, i granata al 17' sono andati in vantaggio: manovra fra Sala e Pulici, cross dal fondo, inserimento perentorio di Zaccarelli che rubando la palla a Graziani la infilava in rete con un tiro basso, al volo, di rara potenza e precisione. Giagnoni variava le marcature iniziali, Maldera si spostava su Zaccarelli che stava già entrando Sabadini andava a far valere la sua maggiore velocità su Sala. Il Mllan iniziava a far pesare la sua fitta manovra a centrocampo, i granata calavano, subito Benetti colpiva il montante su punizione. Si pensava prendessero solo fiato, ma non si sarebbero più ripresi a parte la fiammata in extremis. I rossoneri si facevano pericolosi al 21' con una botta di Chiarugi dai fondo deviata in angolo alla meglio da Castellini, poi Rivera smarcato da Benetti ha calciato oltre la traversa. Gli uomini di Giagnoni hanno continuato a comandare il gioco, pareva che il Torino pur ripiegando potesse contenerli senza troppi rischi, ma proprio allo scadere del primo tempo arrivava il pareggio. Scattava in avanti Turone, allargava per Gorin che vinceva un po' fortunosamente un rimpallo su Zaccarelli e calciava precedendo l'intervento di Agroppi: i difensori torinesi avevano una incertezza, Chiarugi scattava con ottima scelta di tempo e batteva Castellini con un bel tocco al volo. Ci si aspettava la rabbiosa risposta dei granata in apertura di ripresa, ma erano ancora i milanisti a far valere il loro titic-titoc nella fascia centrale del terreno. Ai padroni di casa restava il solo contropiede, ma ormai Bet aveva domato Pulici e Zecchini marcava a suo modo Graziani. Sul fronte opposto Mozzini e colleghi sembravano dei collegiali, ed anche a centrocampo mancava la grinta indispensabile a spezzare le trame avversarie. Si fermava Mozzini per un dolore alla coscia, entrava Salvadori al quarto d'ora ed andava su Gorin, mentre Santin si spostava su Bigon e Lombardo prendeva in consegna Chiarugi. Si verificavano le due situazioni da presunto rigore al 24' su Sala (ancora Zecchini) ed al 35' su Bigon, poi si scuotevano i granata. Sala andava a cercare spazio a sinistra, centrava per Pulici che anticipava Bet con uno stop di petto e poi calciava al volo con forza, trovando Albertosi pronto a deviare la palla oltre la traversa. La reazione del Torino finiva lì. Serafino chiudeva alla svelta il match su un pareggio non certo brillante, ma certamente equo. |
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