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Comunale |
05/01/1975 |
h.14.30 |
TORINO - VARESE 3-1 (2-1) Torino: Pigino, Lombardo, Santin, Mozzini, Cereser, Agroppi (all'81' Callioni), Graziani, Ferrini, Sala C., Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Sattolo, Roccotelli. All.: Fabbri. Varese: Fabris, Valmassoi, Zignoli, Mayer (al 50' Prato), Lanzi, De Vecchi, Borghi, Bonafé, Tresoldi, Marini, Speratto. A disposizione: Della Corna, Buglio. All.: Maroso. Arbitro: Vannucchi di Bologna. Reti: Zaccarelli 9' (T), Borghi 29' (V), Graziani 30' (T), Pulici 49' (T). Spettatori: 26.018 di cui 15.146 abbonati e 10.872 paganti per un incasso di 22.188.500 lire. Note: Giornata di sole, temperatura fredda. Calci d'angolo 6-4 per il Varese. Ammoniti Lanzi, Zignoli e Sala per gioco scorretto, Graziani per proteste. Cronaca [Tratto da La Stampa del 6 gennaio 1975] ?Dal 3-1 di Bologna al 3-1 con il Varese. La "quarantena" si è chiusa, il Torino, ritorna al successo e rinfresca i suoi sogni di scudetto com'era nelle ambizioni della vigilia. Quando hanno saputo che la Juventus aveva perso, i tifosi granata hanno fatto festa, logicamente, perché il distacco in classifica è dimezzato a questo punto. Prima, gli stessi tifosi avevano fischiato la loro squadra che sul 3-1 si era concessa comprensibili pause. In particolare, ventimila spettatori chiedevano che Agroppi uscisse dal campo. Lo stadio urlava "Callioni! Callioni!" come si invocava Pelé al Maracanà. Fabbri ha resistito per qualche minuto, poi, ha ceduto alla gentil richiesta ed ha sostituito lo sconfortato Agroppi con il promettente Callioni. Così, almeno, ha placato l'ira della gente che non si accontentava di simile punteggio ma pretendeva costantemente il Torino a livello spettacolare, per di più giovane. Il Torino ha giocato a corrente alternata. Momenti di pausa e momenti da grande squadra. Quando funzionava il triangolo Sala-Pulici-Graziani, il Varese veniva trafitto con piacevole facilità, complice anche la prestazione di un giovane libero, Mayer, che Maroso ha sostituito dopo il terzo gol granata. Difesa a posto, quella del Torino, e sempre attenta; per nulla colpevole sulla prodezza di Borghi che ha temporaneamente pareggiato con un tiro imprevedibile e imprendibile il gol di Zaccarelli. Attacco nel quale si è rivisto il miglior Pulici, forse il più bello della stagione: non ha sciupato una palla. Ha duettato finalmente con Graziani, ha appoggiato con semplicità verso questo o quel compagno, si è battuto per novanta minuti e anche lui, come il Torino, ha rotto l'incantesimo del dopo-Bologna andando in gol come giusto premio della sua prestazione. Sala aveva alle costole Zignoli, già suo antipatico cliente quando questi giocava nel M!lan. Se l'è scrollato di dosso dopo venti minuti, occupando una posizione più arretrata per sottrarsi dalla sua zona. Divagando per il campo Sala, pur non irresistibile, ha perso per strada l'avversarlo e ha giocato con una certa facilità. Graziani non è stato brillante ma ha segnato il gol che ha deciso la partita, quello che ha ristabilito le distanze mentre il Varese ancora festeggiava il pareggio. Gli uomini di Maroso hanno giocato bene a tutto campo, ma non essendo grandi giocatori hanno fatalmente ceduto le armi quando gli assi del Torino hanno cercato quel successo al quale non potevano sottrarsi. Il Varese si è presentato in pratica con due liberi, Mayer più Borghi il quale partendo dalla falsa posizione di ala destra cercava spazi e palle in molte zone. Ferrini ha cercato di contrarlo, poi di fronte a tanta dinamicità ha preferito affidarlo all'impeccabile Lombardo. Così Borghi ha ripreso a giocare, gol a parte, soltanto quando è stato restituito al suo ruolo di libero in sostituzione del deludente Mayer. Che poi nell'ultima mezz'ora il Varese si sia portato all'attacco con rabbia costante e che il Torino in pratica sia stato a guardare fa parte della logica. In realtà il Torino era rimasto a guardare il Varese anche nei primi otto minuti. Quindi aveva deciso di segnare e l'ha fatto al nono minuto con un'azione nitida. Palla da Agroppi a Pulici che appoggia subito verso Zaccarelli smarcato a centroarea. La mezzala controlla di destro, avanza e batte Fabris di sinistro con un pallone che filtra fortissimo, fra le gambe del portiere. 1-0. Reazione dei lombardi. Sperotto all'11' sfiorava il montante sulla destra di Pigino con un pericoloso calcio di punizione dal limite. Al 14' Bonafè effettuava un cross che scavalcava tutti i difensori granata ma anche gli attaccanti biancorossi e si perdeva. Applausi per Pulici al 18', in contropiede. Lombardo galoppava sulla destra, giunto nella tre quarti elfettuava un lungo cross sul quale si avventava, di destro, in perfetta coordinazione Pulici. Gran botta al volo dal limite, ma chi salvava? Graziani, involontariamente perché si trovava sulla traiettoria. Pulici si disperava senza poter accusare il compagno. Dal 15' al 25' il Torino esprimeva gran calcio, doveva essere il suo miglior momento della partita. Arrivava nell'area avversaria con tre o quattro passaggi, tutti di prima e la gente si divertiva. Improvvisamente al 28' il pareggio del Varese. Borghi convergeva al centro, cercava un compagno per il passaggio, non lo trovava e da trenta metri faceva partire una fucilata imprendibile all'incrocio dei pali. Pigino volava, toccava, ma era gol. Neanche Castellini avrebbe parato quel tiro. 1-1. Esultanza del Varese. Palla al centro. Graziani scatta, Sala tocca a Ferrini che lancia l'ala destra. Graziani vince il contrasto con Valmassoi, tira su Fabris uscitogli incontro, riprende la palla e deposita nella rete sguernita. Di Mayer in questa azione non si hanno notizie. E' il 29' e il Torino ha già superato la paura di una beffa senza neanche averla provata. Al 39' un bel dialogo fra Graziani e Pulici veniva sciupato da Graziani che perdeva tempo nell'impossessarsl della palla prima di effettuare il tiro. Al 40' Pulici fuggiva su lancio di Lombardo, ma Valmassoi lo stendeva ai limiti dell'area. Punizione ad effetto che Sala batteva di poco sopra la traversa. Al 43' Graziani sciupava un'altra favorevole occasione perché si intestardiva nel dribbling senza avvertire il grido di Pulici che solo, alle sue spalle, reclamava la palla. La ripresa iniziava con un applauso per Agroppi il quale agganciava al volo un lungo cross e falliva il gol per un soffio. Al 4' il Torino si. Assicurava il successo con Paolino Pulici, il migliore di tutti. Un cross di Sala veniva intercettato da Graziani e Valmassoi che saltavano insieme. Molto intelligentemente Pulici andava ad appostarsi dove presumeva che sarebbe ricaduta la palla. Infatti non sbagliava e dopo averle lasciato un rimbalzo anticipava tutti con un tiro di destro: 3-1. Per castigo, Maroso faceva uscire Mayer. Il Torino a questo punto si fermava e il pubblico lo fischiava pretendendo chissà quale punteggio o quale altra dimostrazione di superiorità. Giocava il Varese ma veniva puntualmente frenato o fermato ai limiti dell'area granata. Pigino, infatti, nel difendere la sua rete non doveva ricorrere a grossi prodigi. Entrava in scena anche l'arbitro con alcune ammonizioni (Lanzi, Zignoli, Graziani, Sala) per fermare accenni al gioco duro. Usciva Agroppi tra gli applausi di una folla che ne aveva chiesto la giubilazione, ed entrava Callioni. Poi la festa, come succede puntualmente quando vince il Torino e perde la Juventus. |
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