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Liberati
02/03/1975
h.15.00
TERNANA - TORINO 2-1 (1-1)
Ternana
: Nardin, Pilato, Rosa, Gritti, Dolci, Benatti, Donati (al 71' Bagnato), Panizza, Petrini, Crivelli, Traini. A disposizione: De Luca, Masiello. All.: Riccomini.
Torino: Castellini, Lombardo, Callioni, Mozzini, Cereser, Agroppi, Graziani, Mascetti, Sala C., Zaccarelli, Rossi (al 61' Ferrini). A disposizione: Pigino, Salvadori. All.: Fabbri.
Arbitro: Gussoni di Tradate.
Reti: Graziani 17' (To), Benatti 45' rig (Te), Traini 85' (Te).
Spettatori: 18.011 di cui 7.693 abbonati e 10.318 paganti per un incasso di 23.006.000 lire.
Note: Splendida giornata di sole, terreno in condizioni ideali; ammoniti Panizza e Traini per proteste, Callioni per fallo su Donati, Petrini per fallo su Cereser. Calci d'angolo 5-1 per la Ternana.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 3 marzo 1975]
Le ingenuità del Torino si ripetono e sono anche monotone. In vantaggio per primi con un gol di Graziani, un gol che sembrava la fotocopia di quello segnalo a Cesena, i granata hanno poi commesso due errori che sono frutto di una congenita immaturità ed hanno mandato all'aria gli ambiziosi piani di Fabbri. Era l'occasione buona, questa, per accorciare le distanze dalla Juventus. Alla resa dei conti si è trasformata in una sconfitta amara e, con ogni probabilità, determinante per il prosieguo del campionato. Il Torino gioca bene per 44', va in vantaggio, amministra il centrocampo, non perde colpi in difesa, però all'improvviso, senza una valida ragione, Cereser si porta all'attacco, sbaglia il passaggio, parte Donati in contropiede, Callioni lo affronta quando l'avversario è già in area. Un impatto ed è rigore. Benatti trasforma. Ma non basta. Nel secondo tempo è chiara l'intenzione da parte di entrambe le squadre, di condurre in porto il pareggio. Il Torino sta al gioco. Fabbri cambia una punta, Rossi, con un vecchio centrocampista, Ferrini. Si procede a ritmo molto più lento rispetto al primo tempo. Il Torino abbozza qualche attacco, uomini come Sala e Graziani alla distanza accusano gli infortuni e le indisponibilità di una settimana sofferta. La Ternana si adegua, sino a quando non decide di rinnegare il tacito patto. A 4' dalla fine, Traini ha il guizzo vincente, fra Lombardo e Cereser, beffa Castellini con un pallonetto e per i granata è la fine, non soltanto dello partita, ma di ogni ambizione. Retroscena. La gara ha avuto un retroscena forse determinante, complice del quale è stato l'arbitro Gussoni. Dopo 8', Petrini veniva atterrato in area da Mozzini. Per noi e per tutto il pubblico, c'erano gli estremi del calcio di rigore. Per l'arbitro, no. Poi il Torino è andato in gol ed è immaginabile l'atmosfera che s'è creata in campo e sugli spalti. Scene di vittimismo da parte dei giocatori ternani, con Crivelli in prima linea. Confermando di aver sbagliato, Gussoni veniva preso da crisi di coscienza e assegnava inevitabilmente tutti i calci di punizione a favore della squadra locale, con logico dispetto dei granata. Per l'arbitro l'occasione ideale si presentava sull'impatto fra Callioni e Donati in piena area. Callioni vinceva il tackle, con il pallone tra i piedi, ma il rigore a quel punto era inevitabile e Gussoni lo decretava con un sospiro di sollievo partendo da centrocampo, perché preso anche lui in contropiede dall'azione. Era il 45'. Se il Torino avesse terminato in vantaggio il primo tempo, nell'intervallo gli animi di tutti si sarebbero placati e la ripresa per gli uomini di Fabbri sarebbe risultata più agevole. Bastava che Cereser rimanesse al suo posto senza tentare una sortita più di alleggerimento che utile. Il libero sbagliava il passaggio verso Graziani, che veniva intercettato da Dolci che faceva partire subito Donati. Privo del libero, era fatale che il Torino rimediasse un pasticciaccio. E così è stato. E pensare che Castellini, sull'1 a 0, era stato prodigioso in due interventi, prima su Petrini, poi su Traini. Però gli sforzi del portiere sono svati resi vani dall'ingenuità dei suoi compagni. Anche Castellini, in occasione del secondo gol, ci è parso impacciato, certo impotente di fronte a quel pallonetto dell'irriducibile Traini, che, dopo il gol, scompariva nell'abbraccio soffocante dei compagni, mentre lo stadio esplodeva in urla di festa. Fabbri aveva predisposto adeguate marcature con una squadra che si reggeva su Graziani ancora debole e su Sala che non poteva fare miracoli per colpa della spalla destra malconcia. In compenso Zaccarelli aveva degli spunti prodigiosi, lo stesso Graziani, per 45', si muoveva bene, mentre Rossi, senza mosse appariscenti, svolgeva un gran lavoro specie sulla sinistra per consentire di lasciare libero il settore destro dove s'infilava Lombardo per il cross. La Ternana manteneva l'iniziativa, ma il Torino rispondeva molto bene con schemi ordinati, in contropiede. Il fallo. All'8' il rigore contestato. Su un cross dalla sinistra, Petrini cercava di aggirare Mozzini con un pallonetto. Al momento di liberarsi per il tiro, però, il centravanti della Ternana veniva agganciato dallo stopper granata e finiva a terra, lungo e disteso. L'arbitro faceva segno di proseguire fra le proteste dell'incredulo Petrini e del pubblico, a quel punto già inferocito. In seguito, il clima si scaldava ulteriormente e contribuiva in modo determinante Crivelli che provocava l'arbitro con gesti di stizza, di disperazione, di simulazione. Bastava trovare il coraggio per espellerlo, ma chi l'avrebbe avuto in quel clima? All'11' la prima risposta del Torino. Graziani, dal limite, veniva fermato fallosamente e il calcio a due era concluso da Mascetti il cui tiro veniva deviato dalla gamba di un giocatore ternano. L'arbitro ignorava il corner. Al 14' Traini si faceva ammonire per proteste, al 16', Castellini si esibiva in una parata miracolo su Petrini, che da tre metri concludeva al volo un cross di Gritti. Al 17' il gol del Torino. Lo spunto di Zaccarelli sulla sinistra, partendo dalla trequarti, era eccezionale. Ripetendo lo schema di Cesena, la mezzala sinistra dribblava due uomini, si portava sul fondo ed effettuava un cross precisissimo sulla testa dell'accorrente Graziani che infilava in diagonale, quasi rasoterra, rendendo vano il tentativo di intervento di Nardin. La risposta della Ternana era rabbiosa, ma risultava più che altro il frutto di attacchi disordinati. Al 22' Mozzini, Petrini e Castellini si scontravano in area rimanendo a terra tutti e tre. Riprendevano dopo i massaggi, due minuti dopo. Al 25' l'arbitro fischiava a sproposito un intervento regolarissimo di Cereser sul limite dell'area granata. La conseguente punizione faceva tremare di paura Castellini. Al 27' un'altra prodezza del portiere granata. Dal centro area, Traini si liberava e tirava a colpo sicuro. Castellini volava sulla destra per deviare in corner il secco tiro rasoterra, quando già il pubblico gridava al gol. Al 32' un alleggerimento di Callioni veniva concluso con un tiro fiacco e centrale. Al 37' un'altra splendida azione di Zaccarelli offriva a Graziani l'opportunità del tiro per il raddoppio. Il destro dell'ala granata si spegneva però sulla coscia di Benatti che salvava fortunosamente. Al 44' il pareggio dei locali. Cereser avanzava, cercava lo scambio con Graziani, ma Dolci ne intuiva le intenzioni e faceva partire Donati in contropiede sulla fascia sinistra, tutta libera. Callioni affrontava Donati quando quest'ultimo era già in area. Un impatto sul pallone. L'arbitro da centrocampo vedeva l'attaccante ternano terminare a terra e, correndo, decretava il calcio di rigore che Benatti trasformava con un secco tiro sulla destra di Castellini. Neanche il tempo di mettere la palla al centro ed era la fine. Nella ripresa Torino e Ternana ammorbidivano moltissimo i loro tentativi d'attacco. I granata cercavano di mantenere il dominio del centrocampo e ci riuscivano benissimo per tre quarti del tempo. Poche le azioni di rilievo. Al 15' un buon tiro di Mascetti veniva parato in due tempi da Nardin. Al 16' Cereser entrava duro su Donati e costringeva l'ala destra ad uscire dal campo per far entrare Bagnato, un minuto dopo che Ferrini era subentrato a Rossi. Riprendevano i fischi e gli insulti del pubblico nei confronti dei giocatori granata e dei giornalisti torinesi. Al 18' Petrini aveva una buona occasione, ma la sciupava a pochi passi da Castellini. Al 27' e al 29' tiri senza velleità di Panizza e Traini. Al 33' era Mascetti a crollare nell'area della Ternana, invocava il rigore, ma l'arbitro faceva segno di proseguire. Al 41' il gol della beffa. Petrini appoggiava la palla rasoterra a Traini nell'area di rigore del Torino. L'ala sinistra evitava in dribbling prima Lombardo, poi Cereser e, di sinistro, inventava un pallonetto che Castellini riusciva soltanto a toccare ma non a deviare. Era la fine, non soltanto della partita, ma delle ambizioni di questo Torino che non matura mai.