WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Comunale di Firenze
09/03/1975
h.15.00
FIORENTINA - TORINO 2-2 (0-0)
Fiorentina
: Superchi, Beatrice, Pellegrini, Guerini, Brizi, Della Martira, Caso, Merlo, Casarsa, Antognoni, Desolati. A disposizione: Mattolini, Rosi, Speggiorin. All.: Rocco.
Torino: Castellini, Salvadori, Callioni (all'11' Ferrini), Mozzini, Cereser, Agroppi, Graziani, Mascetti, Sala C., Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Manfredi, Roccotelli. All.: Fabbri.
Arbitro: Michelotti di Parma.
Reti: Caso 65' (F), Casarsa 69' (F), Pulici 78' (T), Mozzini 83' (T).
Spettatori: 29.724 di cui 18.514 abbonati e 11.210 paganti per un incasso di 37.870.000 lire.
Note: Pomeriggio buio, con pioggia fitta dopo un'ora di gioco. Terreno che da buono si fa sdrucciolevole. Ammoniti Pellegrini, Casarsa, Beatrice e Ferrini. Espulsi Pellegrini per doppia ammonizione, Merlo e Graziani per reciproche scorrettezze all'87' Calci d'angolo 6-4 per la Fiorentina.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 10 marzo 1975]
Due squadre a brandelli, un arbitro adeguato alla situazione, una povera partita siglata da un 2 a 2 rocambolesco ma giusto, visto che sia la Fiorentina che il Torino hanno presentato difese forzatamente raffazzonate, prive di sicurezza, debole quella granata (salvo Mozzini e il commovente Cereser) nel gioco di testa, impacciata quella viola nelle mischie strette. I granata, per svegliarsi un poco, hanno dovuto andare sotto di due gol, ma la loro reazione non avrebbe potuto avere esito positivo se i viola non avessero preso una imbarcata generale, sul tipo di quella che permise pure al Cesena di passare dallo zero a due al pareggio. I tifosi toscani sono usciti dallo stadio con le mani nei capelli, quelli granata con il cuore a pezzi per l'alternarsi di speranze, delusioni e, soprattutto, per il recupero in extremis dei loro beniamini. Michelotti, che già si era reso protagonista di due episodi almeno sconcertanti (possibile rigore, negato, su Sala nel primo tempo, e manovra da prestigiatore nella ripresa quando ha estratto e rimesso nel taschino il cartellino giallo per Pellegrini, accortosi di averlo già ammonito in precedenza), ha toccato il fondo nel finale espellendo Merlo e Graziani, quando era solo il viola a meritare la doccia in anticipo. Dopo un tackle, il granata era rimasto a terra e Merlo si era avventato per colpirlo con una rincorsa rabbiosa. Graziani ha alzato le gambe con pieno diritto di legittima difesa. Merlo è rotolato a terra, l'arbitro che non aveva visto nulla li ha mandati via entrambi, senza neppure interpellare il guardalinee. E' finita così, malamente, una partita che i protagonisti non hanno certo nobilitato con il gioco. Cereser per tutta la gara e Antognoni nel primo tempo (ma che ripresa calante..) hanno sostenuto con proprietà la parte di giocatori di calcio: tutti gli altri, chi più chi meno, vanno accomunati in una sagra di errori rara a vedersi, neanche fossimo già a fine stagione. Qualcosa in più meritano Beatrice e Caso da parte toscana, Mascetti per l'impegno personale. Castellini per essere rimasto in campo con una gamba dolorante, Agroppi e Salvadori per avere dovuto marcare le punte avversarie senza avere le attitudini per questo compito, da parte granata. Già in crisi nei settori arretrati, il Torino, che aveva iniziato la gara con una certa autorità, ha perso dopo dieci minuti Callioni, stiratosi alla coscia sinistra dopo un dribbling seguito da cross a fondocampo. E' entrato Ferrini, l'allenatore Fabbri ha dovuto rivoluzionare le marcature che parevano azzeccate, mandando Agroppi a fare da stopper su Casarsa. Salvadori sullo scattante Caso. Mozizini - in chiaro progresso - addosso a Desolati. Mascetti (anziché Agroppi come nei primi minuti) nella zona di Antognoni, Ferrini ad aspettare Merlo, mentre Zaccarelli è rimasto su Guerini. Da parte toscana Beatrice ha continuato a controllare Sala, mentre Della Martira e Pellegrini hanno insistito nell'accurato lavoro sulle caviglie di Pulici e Graziani, finendo per questo (meritatamente) sul tabellino degli ammoniti. Un tabellino che ha compreso anche Casarsa per simulazione di fallo e Ferrini per un tackle a denti serrati sul rissoso Merlo, rientrato in squadra in tempo per beccarsi una probabile squalifica. Il recupero in extremis, che ha evitato una sconfitta davvero umiliante, non cancella le impressioni generali su un Torino fiacco nei singoli, al di là delle carenze dovute allo schieramento improvvisato. Tutti gli uomini fermi quando un compagno è in possesso della palla, avanzate al rallentatore, nessuno capace di un lancio decente, tutti a portar palla con il risultato di perderla otto volte su dieci. Ad un certo momento, il regista è stato Cereser, il quale ha almeno cercato di distribuire palloni lunghi sul fronte offensivo, raccogliendo i tocchi indietro dei colleglli che non sapevano più che iniziativa prendere. Con Callioni su Caso, i primi dieci minuti avevano consentito un gioco diverso, ma dopo la situazione è precipitata. Le punte hanno giocato quasi tutta la gara spalle alla porto di Superchi e con quei mastini addosso non hanno avuto scampo. Pulici, al rientro, ha dimostrato volontà, ma sullo 0 a 0 ha sbagliato un gol che grida vendetta; Graziani è parso greve, povero di iniziative. Se si aggiunge che Zaccarelli ha alternato spunti rabbiosi, quasi si svegliasse di soprassalto, a pause sconcertanti e che Sala ha fatto della gara una questione personale, compiendo così un passo indietro rispetto alle ultime esibizioni, il quadro granata è completo. La società sa dov'è il male peggiore: se non si trova in estate un regista con i baffi, la prossima stagione risentiremo la solita musica stonata. La Fiorentina ha vissuto sui guizzi di Caso, sul primo tempo alla grande di Antognoni. il quale si è esaurito in un movimento continuo, andando a cercare Sala per misurarsi con lui in duelli diretti con alterna fortuna. Sembravano due galli da combattimento, quasi si riconoscessero a vicenda nei migliori in senso assoluto (e lo sono senza dubbio, come doti tecniche e classe e volessero decidere sul campo una questione di rivalità personale. Per il resto, poco da divertirsi per Rocco. I soli Casarsa e Beatrice si sono battuti con slancio, gli altri si sono oresto adeguati al trantran generale. La partita ha illuso per i primi minuti, nei quali ha offerto un discreto alternarsi di tentativi di affondo, ma con l'uscita di Callioni il Torino ha subito un duro contraccolpo. La difesa doveva ancora riorganizzarsi quando per poco la Fiorentina non passava in van faggio, al 14': Casarsa centrava dalla sinistra, Caso anticipava di testa Salvadori mandando la palla sotto la traversa dove Castellini arrivava con una magnifica prodezza, restando poi dolorante a terra. I toscani insistevano, il Torino si limitava a manovre di rimessa cercando di trovare un assetto decente. Sala, ancora in forze, scattava al 20' sulla destra, entrava in area dove Beatrice al suo spunto vincente opponeva una gamba. Il granata rotolava a terra, il rigore ci stava, almeno visto dalla tribuna. Michelotti invece ingoiava il fischietto e Beatrice la passava liscia tra le proteste dei torinesi. Sulla reazione della Fiorentina, l'arbitro inventava poi una pericolosissima punizione a due in area granata, che Antognoni spediva a lato. E allo scadere del tempo su centro di Casarsa lisciato da Caso e non intercettato dalla difesa, lo stesso Antognoni arrivando in corsa mandava la palla sulle gradinate, a tre metri dall'esterrefatto Castellini. Punteggiata dalle botte di Della Martira a Pulici e dagli errori generali, la gara non migliorava nella ripresa, mentre cominciava a piovere sempre più fitto. Al 3' Castellini doveva volare ancora sotto la traversa per alzare in angolo un pallonetto scagliato in corsa da Caso, poi Sala appoggiava di testa fra le braccia di Superchi dopo un bel cross di Graziani imbeccato da Pulici. Lo stesso Pulici rischiava di venire sbranato dai compagni al quarto d'ora, quando su centro di Graziani l'incerto Della Martira lisciava la palla servendola all'avversario: Pupi, tutto solo, chiudeva gli occhi e la regalava ai fedelissimi della curva Ferrovia. La gara pareva avviata ad uno 0-0 squallido, quando al 20', su centro dalla destra di Casarsa, Caso schiacciava la palla di testa. La sfera rimbalzava a terra e si infilava in porta sotto la traversa, sorprendendo Castellini e tutti i difensori. Il Torino non faceva in tempo ad abbozzare una reazione che beccava il colpo (almeno cosi sembrava) del k.o. Antognoni approfittava di un tackle banalmente perduto da Sala per scattare in avanti e servire in profondità con un tocco d'esterno. Si lanciava Casarsa. anticipava Agroppi e con la punta deviava la palla beffando Castellini. Il Torino cercava di farsi vivo, Ferrini, Mascetti e Cereser erano i più rabbiosi. Mascetti al 34' guadagnava una punizione infilandosi nel folto dei difensori e rimediando anche una botta, Ferrini calciava sulla barriera, Sala s'impossessava della sfera e centrava nel folto dove Pulici si faceva in parte perdonare l'errore precedente battendo di testa Superchi. Insistevano i granata, e cinque minuti dopo pareggiavano. Corner provocato e calciato da Graziani, Antognoni scivolava nel tentativo di rinviare. Superchi stava a guardare, Beatrice alzava soltanto la palla che Mozzini, prontissimo, infilava in rete con una secca testata. La Fiorentina era choccata, Michelotti inventava la doppia espulsione offrendo l'ultima emozione. Fuori, i tifosi viola aspettavano Rocco per una nuova dimostrazione ostile. Grida, insulti, pugni contro le cancellate dello stadio. Una altra bella domenica di calcio.