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San Siro
23/03/1975
h.15.00
MILAN - TORINO 2-0 (2-0)
Milan
: Albertosi, Anquilletti, Sabadini, Turone, Bet, Benetti, Gorin, Bigon, Calloni, Rivera, Chiarugi. A disposizione: Tancredi, Maldera III, Bui. All.: Giagnoni.
Torino: Manfredi, Salvadori, Mozzini, Pallavicini, Cereser, Agroppi, Graziani, Ferrini, Sala C., Mascetti, Pulici. A disposizione: Zinni, Serami, Roccoteli. All.: Fabbri.
Arbitro: Levrero di Genova.
Reti: Gorin 7', Aut.Agroppi 37'.
Spettatori: 42.139 di cui 21.606 abbonati e 20.533 paganti per un incasso di 60.213.800 lire.
Note: Giornata fresca e ventosa, terreno un po' spelacchiato ma accettabile. Espulso Benetti all'84' per scorrettezze. Benetti era già stato ammonito unitamente a Cereser, Ferrini, Agroppi, Calloni e Rivera. Esordio in serie A per il portiere granata Giuliano Manfredi, classe 1952, proveniente dal Parma.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 24 marzo 1975]
Traballante in difesa per l'assenza di tre titolari (e di due rincalzi), il Torino autolesionista ha regalato la vittoria al Milan: una distrazione di Salvadori ha permesso a Gorin di colpire indisturbato il pallone di testa e di infilare l'esordiente Manfredi dopo appena sette minuti: mezz'ora più tardi una sfortunata deviazione di Agroppi su tiro-cross di Calloni ha provocato l'autorete con cui il Milan ha raddoppiato. Così il Milan di Giagnoni, che ha esercitato una buona pressione territoriale, si è imposto sui resti del Torino di Fabbri, come il pronostico voleva, ma a rendere tutto più facile ai rossoneri era stata anche una infelice mossa tattica del tralner granata: affidare Rivera all'elegante ma ingenuo Pallavicini - alla sua prima vera partita in Serie A dopo i 26 minuti giocati con il Bologna - e trasformare Agroppi in stopper su Calloni (con Salvadori nell'inedita veste di terzino d'emergenza su Gorin e con Mozzini su Chiarugi, erano tre i fuori ruolo nel Torino). Soltanto all'inizio della ripresa Fabbri ha deciso di correggere le marcature, ripristinando il tradizionale duello Agroppi-Rivera con Pallavicini su Calloni. Troppo tardi, sebbene il Torino abbia avuto la possibilità di raddrizzare il risultato ma Pulici ha spedito sul palo un calcio di rigore al 22' e Graziani è clamorosamente mancato all'appuntamento con il gol. Il Milan non era certo irresistibile - forse perché deconcentrato dalla facilità con cui aveva ottenuto le due reti - e sul 2-1 i granata avrebbero potuto pareggiare: i rossoneri hanno disputato gli ultimi otto minuti in dieci per l'espulsione di Benetti, colpevole di aver affibbiato una ginocchiata in azione di gioco al basso ventre di Agroppi. La partita purtroppo per il Torino era stata compromessa nel primo tempo. A un Milan, a San Siro, non si possono concedere uomini come Castellini, Lombardo, Santin (e in subordine Pigino e Callloni) e Zaccarelli. Per Fabbri - che aveva dovuto compiere i salti mortali per allestire una formazione decente - sono una validissima attenuante. I problemi più grossi riguardavano l'estrema difesa, improvvisata. A centrocampo la situazione era normale, con il rientrante Ferrini su Bigon e Mascetti su Benetti. Il Milan contrapponeva Anquilletti a Graziani, Bet a Pulici e Sabadini a Sala. Era un Torino squilibrato. Rivera, marcato da Pallavicini a rispettosa distanza, dettava utili suggerimenti anche se non sempre sfruttava al meglio la libertà di cui godeva. Il Milan esercitava una certa supremazia, anche un leggero vento spirava in suo favore: il primo tiro era di Bonetti, da venti metri, di poco alto. Al 5' Manfredi, nonostante fosse un po' emozionato, si disimpegnava bene respingendo di pugno un corner di Chiarugi, ma due minuti dopo capitolava. Dalla bandierina calciava Rivera: la palla compiva una lunga parabola, scavalcava tutta la difesa (Salvadori non saltava) e perveniva a Gorin che, con uno stacco perentorio, di testa infilava l'angolo opposto, lontano dalla portata dell'incolpevole Manfredi. Perso per perso, il Torino caricava e collezionava una lunga serie di corners (sei in due minuti). La difesa del Milan scricchiolava, complice anche qualche avventurosa respinta di Albertosi, ma Pulici e Graziani non erano in giornata e lo stesso Sala, autore di qualche spunto efficace, mancava negli ultimi metri. Passata la sfuriata il Milan tornava a premere. Mozzini, dopo un buon avvio, accusava qualche difficoltà nel tenere a freno il vivace ma confusionario Chiarugi. Rlvera (21') serviva di precisione Benetti che sbagliava di pochi centimetri il bersaglio. Al 27' grossa occasione per Chiarugi scattato in sospetto di fuori gioco (rilevato dal guardalinee ma non da Levrero): l'ala consentiva a Cereser di intercettare, in extremis, il tiro. Una insidiosissima puntata di Sabadini sfiorava il palo. Il Torino riusciva ad imbastire una bella trama conclusa da Pallavicini con troppa precipitazione. Un mani involontario di Bet, su punizione di Sala, era giustamente ignorato dall'arbitro. La superiorità del Milan si concretizzava al 37': punizione di Rivera per Calloni che, dalla linea di fondo, centrava basso; la palla deviata, dal piede sinistro di Agroppi ingannava Manfredi e finiva in gol. Insisteva il Milan. Rivera serviva Benetti che lanciava Chiarugi: Mozzini, da tergo, allontanava la palla facendo anche inciampare Chiarugi. Levrero non ravvisava gli estremi del penalty. A due minuti dal riposo Sala offriva una bella palla a Graziani il cui tiro era scoccato in ritardo e Turone riusciva a deviare. Sulle gradinate, intanto, si notava una certa agitazione. Commandos della "fossa del leoni" (in maggioranza giovanissimi) si lanciavano contro tifosi granata: doveva intervenire la polizia per sedare la rissa, il grosso del pubblico disapprovava l'atteggiamento dei soliti guerriglieri. Nella ripresa, Fabbri modificava le marcature. Agroppi rendeva finalmente la vita dura a Rivera che s'innervosiva mentre Pallavicini, con il concorso di Cereser, riusciva a tenere a bada Calloni. Il Torino, con due gol al passivo, non giocava con l'abituale grinta: solo Ferrini, Agroppi, Cereser e Sala si battevano a fondo. Il gioco s'incattiviva. L'arbitro ammoniva complessivamente ben otto uomini (quattro per parte). Ci erano continue ripicche fra Rivera e Agroppi. Poi, al 22' Levrero concedeva un rigore al Torino per fallo di Turone su Sala, suscitando le proteste del rossoneri e del pubblico: era colpito sul braccio destro da un oggetto che lo feriva leggermente. Pulici calciava con forza (Albertosi si era mosso prima del tiro) e il pallone finiva contro il montante. Levrero non se la sentiva di far ripetere la massima punizione. Un'altra grossa palla-gol per il Torino al 31', Bigon falliva il disimpegno, Sala superava due avversari, porgeva a Graziani che batteva a lato da felicissima posizione. Poco dopo Salvadori superava tre uomini ed impegnava Albertosi in un difficile salvataggio. Sull'altro fronte Chiarugi sciupava una buona occasione (39') e un minuto dopo Benetti veniva espulso. Un altro episodio d'intemperanza da parte del tifosi che dovrebbe figurare nel rapporto dell'arbitro si registrava al 43' nell'area granata: mentre Rivera si apprestava a battere una punizione, Calloni (che sostiene di essere stato colpito da Cereser con una gomitata) si accasciava: Ferrini che era nei pressi, crollava anche lui al suolo colpito ad un piede da una bottiglietta di vetro (vuota). Il capitano raccoglieva l'oggetto e lo mostrava a Levrero. Poi il gioco proseguiva senza altri intoppi. Il Torino adesso cercherà di riscattarsi nel derby di Pasqua.