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Ossola
27/04/1975
h.15.30
VARESE - TORINO 0-0
Varese
: Fabris, Valmassoi (all'82' Dal Fiume), Zignoli, Borghi, Chinellato, Marini, Trevisanello, Tresoldi, Speratto, Bonafé, Libera. A disposizione: Della Corna, Prato. All.: Maroso.
Torino: Castellini, Santin, Mozzini, Salvadori, Cereser, Agroppi, Graziani, Mascetti, Sala C., Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Manfredi, Calloni, Roccotelli. All.: Fabbri.
Arbitro: Barnaresco di Cormons.
Reti: -
Spettatori: 10.902 di cui 5.627 abbonati e 5.275 paganti.
Note: Splendido pomeriggio, terreno un po' troppo secco. Distorsione alla caviglia destra per Mozzini, lieve infortunio per Valmassoi. Ammoniti Borghi per proteste, Salvatori, Zaccarelli, Tresoldi e Chinellato per gioco scorretto. Calci d'angolo 14-4 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 aprile 1975]
Un po' impigrito dalla interruzione del campionato, privo anche di grossi stimoli, e forse deconcentrato, come gli capita talvolta con avversari modesti, Il Torino è stato salvato dai pali e da un paio di strepitose parate di Castellini su insidiosissime conclusioni di Libera. Ci voleva il Torino spumeggiante delle ultime partite per avere ragione di un sorprendente Varese, che, consapevole di essere tecnicamente inferiore, ha giocato in scioltezza, opponendo ai granata volontà ed agonismo. Gli uomini di Maroso hanno disputato una delle loro migliori prestazioni, meritando largamente il pareggio. C'è da stupirsi che una squadra come il Varese finisca in Serie B. Non era il solito Torino, quello che si è visto al Masnago. I granata hanno cominciato al piccolo trotto, con sufficienza, dando l'impressione di aspettare l'attimo propizio per piazzare la botta vincente, ma han dovuto fare i conti con un Varese che, seppur praticamente condannato alla retrocessione, intendeva onorare l'impegno e riconciliarsi con il proprio pubblico. Senza assilli di alcun genere, il Varese aveva impostato la partita sul contropiede, costringendo il Torino - che è squadra di rimessa - ad attaccare ed a snaturare il suo tipico gioco da trasferta. Pulici e Graziani erano implacabilmente controllati da Chinellato e Valmassoi. La coppia d'ali della Nazionale era reduce dalla partita con la Polonia e non aveva beneficiato di alcun riposo: la strettissima e tutt'altro che ortodossa marcatura cui venivano sottoposti impediva loro di esprimersi al meglio. Graziani, che pure aveva prodotto qualche buono spunto, era sceso in campo con il piede destro in disordine, e nelle conclusioni non appariva efficacissimo. La diga disposta a centro campo dal Varese - alla quale dava un notevole apporto il libero Borghi - impediva ai due pezzi da novanta del Torino di smarcarsi in spazi utili per ricevere gli indispensabili rifornimenti per puntare a rete. Anche i playmaker funzionavano a corrente alternata: Zaccarelli e Mascetti. fronteggiati da Bonafè e Marini, trotticchiavano senza molta convinzione e non offrivano l'abituale apporto dinamico e tecnico: proprio sui piedi di Zaccarelli. che oggi non aveva la mira buona, sono capitate tre palle-gol. Agroppi aveva il suo da fare per frenare il vivacissimo Tresoldi, e non sempre era ispirato negli appoggi. Anche Sala, dopo qualche felice lancio non riusciva a dettare valide rifiniture, e tentava la soluzione personale, trovando sulla sua strada un arcigno Zignoli, che non esitava a stenderlo con interventi che andavano oltre i confini del regolamento. Sull'altro fronte, Cereser si batteva con molto impegno, e Mozzini concedeva a Libera - che è ancora lontano dalla miglior condizione - una sola palla-gol (l'ala sinistra colpiva due pali, ma su punizione), mentre Santin riusciva a neutralizzare Sperotto. La partita, pur non esaltando, era stata interessante: è finita a reti inviolate, ma poteva concludersi con un 2-2. Era stato il Torino ad avere per primo la possibilità di passare in vantaggio al 18': Pulici controllava di testa e serviva Sala, che, in giravolta, toccava verso Zaccarelli, il cui fendente basso passava a pochi centimetri dal palo. Se Zaccarelli avesse segnato, probabilmente la partita avrebbe mutato fisionomia. Invece, Zaccarelli si demoralizzava e al 22' non era pronto a sfruttare un bel lancio di Sala. Di rimessa il Varese cercava di impensierire Castellini. Uno splendido traversone di Marini (un regista che interessa all'Inter ma tenuto d'occhio anche dal Torino) costringeva Castellini ad intervenire, per anticipare Libera. Castellini compiva il suo capolavoro al 26': su un cross di Sperotto dalla sinistra, Libera deviava di testa, di precisione, mirando nell'angolo, ma Castellini, con un felino colpo di reni, riusciva a respingere il pallone. Libera sottolineava con un applauso la prodezza del portiere torinese. Il campanello d'allarme sembrava scuotere il Torino dall'apatia, ma il Varese, senza fare complimenti, con le buone o con le cattive, bloccava i tentativi dei granata. L'arbitro, che appariva poco autoritario e non sempre oculato, fischiava troppo. Da tre anni Barbaresco non dirigeva una partita del Torino, cioè da quella famosa domenica a Marassi in cui non vide il gol di Agroppi. Sul cartellino giallo delle ammonizioni sono finiti ben cinque giocatori: Borghi, Salvadori, Zaccarelli, Tresoldi e Chinellato. Barbaresco lasciava correre una spinta di Zignoli ai danni di Graziani in area (41'), e un minuto più tardi, ancora sul sinistro di Zaccarelli, capitava la palla-gol più nitida per il Torino: la mezz'ala raccoglieva un centro di Graziani, e, a circa sei metri dalla porta, tirava su Fabris, che riusciva a respingere; poteva essere, anche questa, la svolta all'incontro, ma l'imprecisione di Zaccarelli graziava il Varese. In apertura di ripresa, grosso brivido per il Torino (2° minuto): Varese otteneva una punizione per fallo di Mozzini su Libera; era lo stesso Libera a sparare direttamente una gran botta bassa in porta; il bolide, deviato dal pugno di Castellini, schizzava contro la base del montante. La replica dei granata era immediata: Mascetti impegnava seriamente Fabris in una difficile deviazione in corner. Il Torino collezionava ben quattro angoli consecutivi, senza esito. Insisteva alla ricerca della vittoria, sbilanciandosi in avanti ed esponendosi ai contrattacchi del Varese, che, nell'arco di cinque minuti, si rendeva assai pericoloso: Bonafè, dopo una lunga galoppata, concludeva debolmente; pochi istanti dopo Graziani recuperava un pallone lungo l'out, ma serviva involontariamente Tresoldi, che veniva fermato da un provvidenziale intervento di Cereser; Trevisanello sfuggiva a Mascetti e centrava, Bonafè agganciava, e di sinistro, al volo, concludeva, obbligando Castellini a tuffarsi. Sala interrompeva per qualche istante la pressione del Varese con un tiro fiacco, poi era ancora Castellini a sbrogliare una delicata situazione: ingannato da una inopportuna finta di Salvadori. Su corner battuto da Marini, il portiere bloccava quasi sulla linea. Su improvviso rovesciamento di fronte. Zaccarelli lanciava a Pulici, che sparava fuori bersaglio, in velocità. La partita diventava sempre più spigolosa: molti i falli e le scorrettezze. Il Varese, tutt'altro che pago del pareggio, portava altri ''a fondo'': una fiondata di Sperotto sorvolava la sbarra trasversale verso la mezz'ora. Quattro minuti dopo, per fallo di Zaccarelli su Marini, il Varese otteneva una punizione: da circa trenta metri Libera folgorava in porta di sinistro e la palla si infrangeva alla confluenza del pali. Ad un quarto d'ora dalla fine l'azzoppato Valmassoi cedeva il posto a Dal Fiume, mentre Mozzini, pure lui vittima di una leggera distorsione alla caviglia destra, restava in campo. L'ultima occasione era per Zaccarelli, che sporcava il tiro a lato.