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Comunale |
01/09/1975 |
h.20.30 |
TORINO - CAGLIARI 1-0 (0-0) Torino: Castellini, Lombardo, Salvadori, Sala P., Mozzini, Santin, Graziani, Pecci, Sala C., Zaccarelli, Pulici. All.: Radice. Cagliari: Vecchi, Lamagni, Longobucco, Gregori, Valeri, Tomasini, Marchesi, Quagliazzi, Virdis, Viola, Riva. All.: Suarez. Arbitro: Vannucchi di Bologna. Reti: Pulici 69'. Spettatori: 16.943 paganti per un incasso di 43.484.900 lire. Note: Serata di pioggia, terreno inzuppato d'acqua. Presenti in tribuna Bearzot e Vicini, direttori tecnici della Nazionale e l'ex tecnico azzurro, attualmente in forza al Verona, Valcareggi. Al 56' Pulici si fa parare un calcio di rigore da Vecchi. Ammoniti Longobucco e Salvadori. Cronaca [Tratto da La Stampa del 2 settembre 1975] Era destino che Torino-Cagliari di Coppa Italia si giocasse in condizioni climatiche tutt'altro che ideali: terreno fradicio d'acqua, dunque insidioso, palla sgusciante come una saponetta. Sugli spalti una degna cornice di pubblico (oltre 15 mila spettatori) nonostante la pioggia abbia continuato a cadere fino a qualche istante prima della partita. In tribuna d'onore Bearzot e Vicini - i due tecnici della Nazionale venuti ad osservare Riva e i numerosi granata azzurrabili in vista dell'incontro con la Finlandia - e Ferruccio Valcareggi che s'è spinto fino a Torino per spiare il Cagliari, che sarà avversario del Verona nellastessa competizione. Ieri sera, per l'occasione, il Torino aveva inaugurato la nuova divisa: tutta granata, dalle maglie, naturalmente, ai calzoncini e ai calzettoni. I granata si erano schierati nella formazione-tipo, fatta eccezione per Gorin, rimasto a riposo precauzionale. Rispetto alla scialba esibizione di Verona, il Torino recuperava Salvadori, arretrato nel ruolo di terzino, e Claudio Sala. Confermato come mediano di spinta Patrizio Sala. Il Cagliari, invece, era privo di Roffi (il Torino ha smentito ogni interessamento nei confronti del difensore cagliaritano che si trova attualmente in disaccordo con il club), Mantovani, Butti e Nené. Ciononostante, Suarez aveva rinunciato a fare le barricate per adottare uno schema di tipo abbastanza offensivo pur manovrando, in prevalenza, di rimessa. Ne scaturiva una partita vivace, con improvvisi rovesciamenti di fronte anche se era il Torino ad esercitare una sensibile supremazia territoriale. Il Torino appariva trasformato rispetto a Verona: il meccanismo granata comincia a funzionare anche se si nota ancora un po' di confusione. Claudio Sala, pur avendo alle calcagna un appiccicoso Lamagni, variava spesso sulle fasce laterali, offrendosi ai lanci di Pecci e mettendosi a sua volta al servizio di Graziani e Pulici. Sul terreno scivoloso appariva invece ancora un po' in difficoltà Zaccarelli (forse a causa di tacchetti non ideali) che s'inseriva nel vivo del gioco solo a tratti, con un passo flemmatico. Nasceva comunque da un lancio in profondità di Zaccarelli (10') una pericolosa azione del Torino: la palla perveniva a Pulici, che serviva Graziani il quale indugiava, poi si allargava troppo e consentiva a Valeri di recuperare in extremis. L'intervento dello stopper cagliaritano appariva rude, ma nei limiti consentiti dal regolamento, e pertanto l'arbitro non riteneva opportuno concedere al Torino la massima punizione. Si metteva in luce, tra i granata, il solito Patrizio Sala, per la sua attività, il suo dinamismo e il tipo di gioco all'inglese: una fiondata di Patrizio Sala sfiorava la traversa (12'). Il Cagliari si faceva vivo nei pressi di Castellini soltanto su calci di punizione, battuti, naturalmente, da Gigi Riva, ma senza successo. C'è da dire che l'arbitro puniva con troppa severità alcuni interventi di Mozzini nei confronti del bomber sardo. Riva pur senza incantare, si muoveva, correva, arretrava cercando di portare fuori zona Mozzini. Non è certo nelle migliori condizioni di forma, ma è apparso completamente ristabilito dal vecchio infortunio e ancora in grado di far tremare le difese avversarie quando raggiungerà l'optimum della condizione. Al 25' si registrava un brivido per Castellini: su cross di Virdis, il portiere si lasciava sfuggire la palla viscida, ma la riabbrancava prima che Riva ne approfittasse. Al 40', sul sinistro di Riva, capitava una palla-gol su cross di Viola e intervento a vuoto di Mozzini: Gigi stoppava di petto e poi scaricava il tiro a fil di palo, ma Castellini deviava in tuffo in calcio d'angolo. Su rovesciamento di fronte (43') era il Torino a mancare di un soffio il gol: Sala si liberava di forza di Lamagni e, dalla linea di fondo, centrava per Graziani che di testa, in tuffo, incornava a rete: Vecchi, con un gran balzo, deviava oltre il fondo. Nella ripresa il Torino si proiettava con maggior decisione all'attacco: una bella apertura di Pecci raggiungeva Pulici, che, con un pericoloso diagonale, impegnava Vecchi in un'acrobatica respinta in angolo. Il Cagliari, però, non stava a guardare. Ispirati a centro campo dall'ex juventino Viola (un bel duello, il suo, con Patrizio Sala), i rossoblù contrattaccavano: al 7' Marchesi scambiava molto bene con Riva, poi, al volo, ostacolato da un difensore granata, calciava a lato da buona posizione. Sullo scampato pericolo il Torino si riportava sotto. La sua offensiva fruttava un calcio di rigore per un netto fallo di Viola, in piena area, ai danni di Pulici. Dagli undici metri Pulici sprecava la massima punizione: il suo tiro di destro, telefonato, era facilmente intuito da Vecchi, che non aveva difficoltà a bloccare in tuffo. Pulici il rigorista era stato tradito dal fango. Il rigore mancato innervosiva un po' i granata. Pecci protestava con soverchia energia nei confronti dell'arbitro per una punizione concessa in favore del Cagliari e veniva ammonito. I granata producevano il loro forcing, ma le loro azioni erano senza sbocchi per le attente marcature operate dalla retroguardia cagliaritana: Longobucco seguiva come un'ombra Pulici, Valeri non concedeva spazio a Graziani. Il Torino cercava di sfruttare gli out ma non sempre lo faceva con tempestività e i granata si ammucchiavano sul centro area. Al 25' il Torino si portava in vantaggio sfruttando una grossa indecisione della retroguardia del Cagliari. Gregori passava indietro a Vecchi che usciva fuori dell'area e respingeva corto il pallone che perveniva a Sala il quale vinceva un contrasto e serviva Pulici: Paolino riscattava il rigore fallito segnando, con freddezza, con un pallonetto da circa 25 metri che si insaccava nella porta sguarnita. Sbloccato il risultato, il Torino giocava in scioltezza e al 27' sfiorava il raddoppio: Graziani centrava per Zaccarelli che al volo staffilava nell'angolo basso ma Vecchi non si lasciava sorprendere. Poi era Castellini a dover uscire sui piedi del lanciato Quagliozzi. La partita si scaldava, il gioco si appesantiva con alcuni inutili falli e l'arbitro doveva ammonire (37') Longobucco per una scorrettezza ai danni di Pulici. Un minuto dopo Vannucchi estraeva ancora il cartellino giallo per ammonire Salvadori. La partita non offriva altre emozioni: il Torino conquistava così una meritata vittoria anche se il Cagliari è risultato un osso duro. |
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