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Comunale |
12/10/1975 |
h.15.00 |
TORINO - PERUGIA 3-0 (1-0) Torino: Castellini, Gorin, Salvadori, P.Sala, Mozzini, Caporale, C.Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici (all'80' Garritano). A disposizione: Cazzaniga, Pallavicini. All.: Radice. Perugia: Marconcini, Raffaelli, Baiardo, Frosio, Berni, Agroppi, Scarpa, Amenta, Novellino, Vannini, Pellizzaro. A disposizione: Malizia, Curi, Ciccotelli. All.: Castagner. Arbitro: Gussoni di Tradate. Reti: Pulici 26', 47', 63'. Spettatori: 20.201 di cui 5.701 paganti e circa 15 mila abbonati (quota da definire) per un incasso di 18.615.600 lire. Note: Cielo plumbeo, pioggia, terreno molto scivoloso. Presente in tribuna stampa Italo Allodi. Angoli 10-5 (primo tempo 6-3) per il Torino; sorteggio antidoping per Castellini, Pecci, Graziani, Baiardi, Novellino e Vannini. Cronaca [Tratto da La Stampa del 13 ottobre 1975] Tre acuti di Pulici nel concerto granata. La sinfonia del gioco collettivo è stata piacevole al punto da incantare il pubblico, che ha applaudito e si è divertito come non gli succedeva da tempo. Ecco il Torino che vuole Radice. Si era già ammirato a Bologna dove, però, gli era mancato il conforto del gol. Rimasti al palo nella prima giornata, Sala e compagni hanno subito reagito dimostrando contro il Perugia di non essere assolutamente disposti a recitare una parte di secondo piano in questo campionato. Hanno offerto uno spettacolo degno delle loro possibilità e delle loro ambizioni, avvertendo così che sono soltanto all'inizio. Il Perugia, una squadra che non si è chiusa in difesa ma ha cercato di far gioco impostando la partita sul ritmo, dopo il primo gol di Pulici non ha trovato la forza per reagire ed ha assistito, impotente, al dilagare di una squadra piena di vitalità e di gioco. Pulici, capocannoniere dello scorso campionato, ha giustiziato la matricola con tre capolavori di freddezza. Prima ha raccolto una respinta della difesa avversaria ed ha segnato con un secco tiro al volo di sinistro. Poi da terra ha trafitto Marconcini con un pallonetto dei suoi, quindi ha concluso di testa un bel traversone di Graziani (non ancora ''gemello'' in fatto di gol ma già in progresso, almeno sul piano dell'impegno e della buona volontà). Pulici ha fatto la parte del leone in una giornata cosi significativa per i colori granata, ma gli altri suoi compagni hanno offerto un valido, ammirevole contributo Caporale ha sostituito Santin senza farlo rimpiangere, anzi. In novanta minuti l'ex bolognese non ha sbagliato una palla, un passaggio: ha suggerito il secondo gol, ne ha sfiorato uno, ha chiuso tutti i varchi in difesa. Sala è statoinsuperabile lungo le linee laterali, sia a destra che a sinistra. L'estroso centrocampista ha imparato anche a sveltire il suo gioco e così appare più efficace, più essenziale per la manovra, Fino a quando non ha avvertito il riacutizzarsi dell'infortunio chene aveva messo in dubbio la presenza, pure Zaccarelli è stato bravo e va ricordata una sua incursione offensiva all'inizio della partita, quando ha sfiorato il gol dando il via all'arrembaggio ordinato del Torino. E non si può dimenticare la vitalità di Patrizio Sala: avanti e indietro, a destra e a sinistra per novanta minuti, senza un attimo di tregua. E' il Furino dei granata, insomma, l'uomo che al cospetto di Agroppi - dal quale in pratica ha ereditato la maglia - si è fatto ammirare giustificando il cambio tra il vecchio e il nuovo. Il campo, viscido e pesante, in teoria avrebbe dovuto favorire la squadra impegnata a difendersi. Alle resa dei conti, invece, ha dato via libera a quella che doveva attaccare, anche perché il Torino molto saggiamente (qui si vede la mano di Radice), ha giocato senza mai forzare i tempi, neppure all'inizio, cercando il gol attraverso passaggi precisi, anche corti, ma mai alla ventura. Pochi lanci lunghi per Pulici o Graziani, appunto perché la palla schizzando a terra avrebbe consentito al Perugia un più agevole disimpegno per la conclusione sul fondo. Con una squadra che attacca in massa e si difende in massa, come il Torino, il dispendio di energie è notevole, ma i rischi sono minori ed il successo appare più legittimo. Certo è stato favorito da qualche evidente deficienza dell'avversario e non bisogna liberare eccessivi entusiasmi per questo 3-0, però il fatto che il Torino finalmente sia sulla strada giusta è indiscutibile. Gli accoppiamenti della partita: Gorin-Pellizzaro, Salvadori-Novellino, Patrizio Sala-Amenta, Mozzini-Scarpa, Claudio Sala-Baiardo, Pecci-Agroppi, Graziani-Berni, Zaccarelli-Vannini, Pulici-Raffaelli. Caporale e Frosio i due liberi. L'inizio è per il Perugia. Dopo un minuto Pellizzaro ha una buona occasione dal limite, ma la sciupa calciando fuori. All'8' c'è una pericolosa azione nell'area granata. Caporale però con bravura toglie la palla in rovesciata dalla testa di Pellizzaro che si apprestava a battere a rete. Un minuto dopo Zaccarelli suona la carica: anticipa un avversario a centrocampo, parte in velocità, aggira Frosio che al limite dell'area cade, si porta davanti a Marconcini, ma ha già perso la lucidità ed effettua un tiro che il portiere avversario devia in corner. Da questo momento il Torino diventa incontrastato dominatore del campo. Al 15' una combinazione Pecci-Zaccarelli viene conclusa da quest'ultimo con un tiro che Marconcini neutralizza. Al 16' Castellini, infreddolito, procura un brivido perché si lascia sfuggire in corner, un tiro da lunga distanza di Amenta. Castellini si ripete al 25' quando perde la palla in presa alta su cross dalla destra. Per fortuna salva Gorin. Il primo gol al 25'. Corner battuto da Sala dalla destra dell'attacco granata, palla respinta di testa da Berni, Pulici al volo trafigge tutti. E' l'1-0. Dagli spalti piovono applausi. E' l'inizio del festival granata. Al 28' la più bella azione: combinazione volante Sala, Pulici, Graziani, Sala che entra in area e colpisce il palo sulla sinistra di Marconcini. Contropiede del Perugia al 35'. Novellino, il più vivace della squara umbra, salta Salvadori, si porta sul fondo ed effettua un cross che Pellizzaro molto bene appostato devia debolmente di testa nelle braccia di Castellini. Nella ripresa il Torino, raddoppia subito. Cross di Sala, deviazione di Caporale dalla sinistra, Pulici si impossessa della palla, evita Raffaelli in dribbling, il suo tiro carambola e da terra ancora Pulici sorprende tutti con un pallonetto che si ferma in fondo alla rete. Gol molto bello. Da questo momento i granata rallentano il ritmo, paghi del risultato e comprensibilmente intenzionati a prendere un po' di fiato dopo tanto correre. Di conseguenza viene concesso qualcosa al Perugia, che però non riesce ad approfittarne. La più bella occasione per accorciare le distanze alla squadra di Castagner viene offerta poco prima della mezz'ora. C'è un bello scambio sulla destra con palla che arriva ad Agroppi lanciato in area. Aldo la perde al momento del tiro forse perché poco concentrato, come è parso per tutta la partita: è venuto a Torino in veste di amico e novanta minuti non gli sono bastati per abituarsi all'idea di giocare contro le maglie granata. Al 28' il terzo gol granata. Cross di Graziani dalla sinistra, Pulici salta più alto di Raffaelli e infila il pallone nel settelontano dalla portata di Marconcini. Pulici esce tra gli applausi a dieci minuti dalla fine per lasciare il posto a Garritano. E' pago di questa domenica, come è pago il pubblico che dagli uomini di Radice ora si aspetta grandi cose. |
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