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Del Duca |
19/10/1975 |
h.15.00 |
ASCOLI - TORINO 1-1 (1-1) Ascoli: Grassi, Logozzo, Perico, Scorsa, Castoldi (al 64' Legnaro), Morelli, Salvori, Ghetti, Silva, Gola, Zandoli. A disposizione: Recchi, Minigutti. All.: Riccomini. Torino: Castellini, Gorin, Salvadori, P.Sala, Mozzini, Caporale, C.Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Garritano, Pallavicini. All.: Radice. Arbitro: Menicucci di Firenze. Reti: Pulici 32' (T), Gola 40' (A). Spettatori: 18.627 di cui 10.967 paganti per un incasso di 39.207.800 lire e 7.660 abbonati. Note: Ammonito Pulici per proteste, sorteggio antidoping negativo per tutti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 20 ottobre 1975] Non è più il Torino che ha dnto una lezione di gioco al Perugia, perché l'Ascoli in casa è un osso duro, molto duro. Ma è un Torino che corre, ragiona, e sa colpire con freddezza con la sua arma più efficace, che era e resta il contropiede. Non arrivano i due punti e in fondo è giusto così, anche perché la difesa granata, costretta a un super-lavoro, oggi vacilla, tentenna, si affanna. Non crolla, perché se Gorin sbaglia (e sbaglia parecchio), dietro Castellini para tutto: e se sbaglia Caporale, è ancora Castellini a rimediare, volando da un palo all'altro e sventando gol che sembrano già fatti. Arriva soltanto un punto, ma Radice non può lamentarsi: perché anche in una giornata fatta di chiaroscuri, il suo Torino ha dimostrato di avere carattere, di saper soffrire. E questo Ascoli, che non è una squadretta, oggi avrebbe fatto soffrire chiunque. Proprio mentre l'Ascoli attacca e sembra un rullo compressore, il Torino segna in contropiede con un gol di Pulici che è un vero capolavoro di freddezza e di precisione. Pareggia quasi subito Gola e la squadra di Riccomini torna all'arrembaggio, decisa a far suo il risultato ad ogni costo: attacchi furiosi ma non ciechi, perché appena l'azione finisce, tutti tornano indietro a fisarmonica, chiudendo ogni varco. Si conoscono a memoria, i marchigiani, e sembrano dominare il campo. Eppure il Torino, all'inizio della ripresa, cerca di vincere e quasi ci riesce, grazie soprattutto a un Pulici più che mai "ciclone". Visto che il secondo gol non arriva. i granata scelgono poi la strada della prudenza. Un pareggio fuori casa, contro un Ascoli così, vale davvero mezza vittoria. Perché rischiare? Una giornata fatta di chiaroscuiri si diceva. Una squadra può (distendersi all'attacco con tranquillità se si sente ben protetta alle spalle, se si sente sicura. Ma oggi il Torino, schiacciato nella propria area per quasi tutto il primo tempo, nelle retrovie si trovava spesso in difficoltà, perché Zandoli vinceva molti duelli con Gorin e spesso riusciva anche a saltare Caporale. Per fortuna Mozzini, contro Silva, non aveva grossi problemi: e anche Patrizio Sala, opposto a un Salvori decisamente opaco, se la cavava con la consueta grinta. Eppure, senza un Castellini super il Torino avrebbe potuto concludere il primo tempo con almeno due o tre gol al passivo. Ottimo l'attacco, insomma, un po' pasticciona la difesa. Pulici ha messo a segno una rete stupenda, ne ha fallite per poco almeno altre due, ha corso senza tregua andando a cercarsi palloni nelle retrovie e vincendo tackles; Zaccarelli e Sala lo hanno coadiuvato nel modo migliore, mentre Pecci (risucchiato indietro nel primo tempo), si è fatto vedere come regista soltanto nella prima mezz'ora della ripresa. L'unica nota negativa, per l'attacco, riguarda Graziani, ancora lontano dal migliore rendimento: troppo fermo, forse bloccato dalla paura di sbagliare, il centravanti si è fatto quasi neutralizzare da Castoldi (e nella ripresa da Lo Gozzo) risultando in certi casi completamente avulso dal gioco. Si è impegnato, ha lottato, ma - come si è visto oggi - la grinta non basta quando non si è al meglio della condizione. E Graziani attualmente al meglio non è di certo. Per il Torino sono subito guai: al 4' Castellini è impegnato da Silva con una mezza rovesciata, al 7' un mani di Gorin al limite dell'area non è visto dall'arbitro, al 14' ancora Gorin ostacola fallosamente Zandoli in area, ma Menicucci non ravvisa gli estremi del rigore. Al 20' la prima parata-capolavoro di Castellini: Ghetti evita Pecci, che cerca di mandarlo a gambe all'aria ma non ci riesce; poi supera anche Caporale e si trova da solo davanti a Castellini che riesce miracolosamente a deviare il pallone di piede. Al 22' ancora il portiere granata protagonista, stavolta per mandare sopra la traversa un tiro di Salvori. Il gol per l'Ascoli sembra qua si maturo e invece è il Torino a segnare in contropiede. Castoldi sbaglia un rinvio, Zaccarelli si impossessa della palla e effettua un tiro-cross, Pulici compie un capolavoro: arriva in corsa, controlla il pallone col sinistro e poi tira di destro, facendo passare la sfera tra il portiere e il palo. Lo stadio di Ascoli diventa muto all'improvviso: di fronte a un gol così, non si può far altro che togliersi il cappello. E' il 34' e tre minuti dooo ecco il pareggio: tira Perico, Mozzini respinge corto di testa, Gola si trova la sfera tra i piedi ma ha alle spalle la porta: si gira e tira all'improvviso, dal limite dell'area, mandando il pallone quasi a fil di palo. Castellini si tuffa, ma stavolta non può proprio farci niente. I tifosi esplodono, il prendente Rozzi si mette a saltellare, l'Ascoli si getta in avanti alla ricerca del raddoppio. Ma il Torino regge bene. E nella ripresa sono proprio i granata a portarsi avanti. L'Ascoli ha seminato molto raccogliendo poco, ora è stanco: il Torino, invece, è vivo, e lo dimostra: al 52', su azione Sala-Salvadori, Pulici impegna di testa Grassi; tre minuti dopo è ancora Pulici, con una bella rovesciata, a sfiorare il gol, ma la palla sorvola di poco la traversa. Ora sembra che siano i granata a dover segnare da un momento all'altro. Pulici è scatenato: al 60' riceve la palla da Zaccarelli, evita il portiere in uscita ma il tiro va fuori: un minuto dopo, su cross di Graziani, il portiere non trattiene, c'è un rimpallo su Pulici (sempre lui!) però la sfera finisce a lato. A questo punto i granata, temendo il gol-beffa nel finale, decidono che è meglio non rischiare ulteriormente e si limitano a difendere - anche se con qualche affanno - il pareggio. Così l'Ascoli getta nella mischia le sue ultime energie, e al 63' Morello, con un gran tiro al volo dal limite, costringe Castellini ad una spettacolare parata in tuffo. Al 69' Zaccarelli rischia di mettere k.o. l'arbitro con una pallonata sulla nuca e otto minuti dopo Castellini, per una difettosa respinta di Sala, è costretto ad un altro difficile intervento su tiro di Ghetti; riesce a deviare il pallone, che picchia contro la traversa e si perde sul fondo. Poi non succede più nulla: a questo punto, nessuno ha più la forza di vincere. |
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