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Comunale di Firenze |
04/01/1976 |
h.14.30 |
FIORENTINA - TORINO 0-1 (0-1) Fiorentina: Superchi, Galdiolo (al 61' Desolati), Roggi, Pellegrini, Della Martira, Beatrice, Caso, Merlo, Casarsa, Antognoni, Speggiorin. A disposizione: Mattolini, Rosi. All.: Mazzone. Torino: Castellini, Santin, Salvadori, P.Sala, Mozzini, Caporale, C.Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici (all'88' Pallavicini). A disposizione: Cazzanigam Gorin II. All.: Radice. Arbitro: Lattanzi di Roma. Reti: Graziani 38'. Spettatori: 38.787 di cui 21.819 paganti per un incasso do 76.369.500 lire. Abbonati 16.968 per una quota di 56 milioni circa. Incasso totale di lire 132.969.500 lire. Note: Giornata di sole, primaverile. Sono stati ammoniti per gioco falloso Mozzini, Beatrice e Caporale, per proteste Casarsa e Pellegrini. Il granata Zaccarelli è stato portato fuori campo in barella nelle ultime battute di gara per un colpo di Della Martira, che gli ha provocato la distorsione della caviglia destra. Angoli 6 a 3 per il Torino, antidopoing positivo per Pellegrini, Merlo, Antognoni, Santin, Pecci e Pulici. Cronaca [Tratto da La Stampa del 5 gennaio 1976] E' l'anno del Torino? Tutto concorre a considerare affermativa la risposta: a Firenze, dove non vinceva dal 1953, si è assicurato con disinvoltura altri due importantissimi punti - dopo una combattutissima partita - restando a rimorchio della Juventus, con la stessa media inglese (+1) della capolista. E' Il decimo risultato utile consecutivo, la seconda vittoria esterna dopo quella di San Siro per la lanciatissima squadra di Radice, che sta regalando soddisfazioni in seria al suoi tifosi, che la seguono ovunque sempre più numerosi. Oggi la curva Fiesole sembrava la curva Maratona: e poi dicono che i torinesi sono bogia nen. Due campi-tabù sono divenuti terra di conquista per questo Torino, che respira ormai aria di scudetto a pieni polmoni: adesso resta solo da sfatare la tradizione negativa più lunga, quella che impedisce al granata di aggiudicarsi il titolo dal 1949. E' stata una vittoria meritata soprattutto per il gioco svolto dal Torino nel primo tempo. L'unico appunto che si può rivolgere ai granata è di non aver insistito, nella ripresa, alla ricerca del secondo gol, quello che il avrebbe messi al riparo da qualsiasi sorpresa e che avrebbe loro consentito di maramaldeggiare ai danni di una Fiorentina ricca di rabbia agonistica ma povera sul piano tecnico-tattico. Così il Torino ha corso qualche rischio, ma la Fiorentina che nella seconda frazione giocava, con ben tre punte, non ha saputo approfittarne. Il Torino ha dimostrato, anche a Firenze la sua nuova mentalità vincente, specie nel primo tempo, dove ha saputo imporre un gioco a tutto campo e la sua superiorità. Ancora una volta è staro Francesco Graziani il match-wlnner, siglando al 38' la rete decisiva. Graziani, che aveva sofferto un avvio di stagione sfavorevole, sta attraversando un periodo di vena: cinque gol, tutti risolutivi, in cinque partite, lo testimoniano ampiamente. Ma il merito del gol va diviso anche con Claudio Sala e con Pulici: Sala l'aveva propiziato liberandosi di Beatrice con uno scatto irresistibile e traversando al centro, da fondo campo, per Pulici, che controllava (i fiorentini sostengono che si sia aiutato con la mano, ma a noi è parso tutto regolare), resisteva alla carica di Della Martira e serviva alla perfezione, in corridoio, il liberissimo Graziani, che non aveva difficoltà ad infilare Superchi con un secco diagonale. Così il Torino legittimava il suo dominio nei confronti di una Fiorentina irriconoscibile, stroncata a centro campo dove Antognoni, dopo un promettente avvio, spariva letteralmente dalla partita, soverchiato da Zaccarelli; dove Claudio Sala ridicolizzava Beatrice surrogando sia le punte che i reparti arretrati, mentre Pecci strappava l'iniziativa a Merlo e Patrizio Sala teneva a bada un Roggi che girovagava per il campo, spaesato, non sapendo che pesci pigliare dopo che Zaccarelli - l'uomo che Mazzone gli aveva ordinato di seguire - si era spostato su Antognoni. Giocando con ordine, a tutto campo, il Torino confermava a Firenze la sua personalità, mentre i viola annaspavano nervosi e fallosi: i granata non si lasciavano pestare impunemente e rispondevano con decisione, ma senza cadere nelle provocazioni. Lattanzi aveva il suo da fare per frenare gli animi: basti pensare che l'arbitro ha fischiato complessivamente bon 74 punizioni: 39 a favore della Fiorentina, 35 per il Torino. Le mediocri punte della Fiorentina non riuscivano ad impensierire Castellini, di fronte ai quale la difesa (che è diventata la meno battuta del campionato, con soli 6 gol al passivo), faceva buona guardia, grazie anche alla collaborazione dei centrocampisti, sempre pronti a ripiegare quando la palla era in possesso degli avversari ed a distendersi in avanti con un gioco piacevole, a tratti elegante. Sin dalla prime battute, il Torino aveva dato la sensazione di tenere meglio il campo rispetto alla Fiorentina e di poter vincere. Era al 6' che granata costruivano la prima azione pericolosa, conclusa da Pulici con un colpo di testa fuori bersaglio, alla quale avevano, partecipato coralmente Claudio Sala, Graziani, Pecci e Patrizio Sala. La Fiorentina replicava con un affondo di Speggiorin, stroncato in uscita da Castellini, il pontiere granata, neutralizzava poi un tiro fiacco di Caso. I viola reclamavano per un fallo di mani In area di Zaccarelli, che l'arbitro, giustamente, considerava involontario. Si registravano delle scorrettezze e Lattanzi non esitava ad estrarre il suo cartellino giallo per ammonire prima Mozzini e poi Beatrice. Con il passare del minuti, il Torino saliva in cattedra e martellava la porta di Superchi: al 28' Claudio Sala calciava un corner, Graziani di testa schiacciava a rete, ma Superchi, in tuffo, respingeva anticipando l'accorrente Pecci. Poi Zaccarelli scambiava con Pulici e sparava in porta: la palla, era intercettata fortunosamente in angolo da un difensore. Al 34' Claudio Sala vinceva tre tackles consecutivi e poi perdeva la palla che finiva a Caporale, il quale l'allungava subito verso Pecci; perfetto il servizio del romagnolo a Pulici che, però, sporcava il tiro di destro mandandolo a lato da buona posizione. La Fiorentina sembrava annichilita. Di tanto in tanto metteva il naso oltre la metà campo e, grazie ad un affondo di Roggi, scaturiva un pericolo per Castellini, che riusciva a neutralizzare un debole colpo di testa di Speggiorin. Al 38' il Torino si portava in vantaggio con Graziani. Grande l'entusiasmo del tifosi granata sugli spalti: in curva Fiesole si registravano zuffe fra sostenitori delle opposte fazioni. Il tempo si chiudeva con un tiro di Roggi da fuori area, parato da Castellini. Nella ripresa Mazzone ordinava a Roggi di agire esclusivamente sulla fascia laterale sinistra. Il Torino, temendo forse la rabbiosa reazione dei viola, appariva più contratto, meno autoritario a correva qualche rischio. I viola attaccavano confusamente e riuscivano a costruire la loro prima palla-gol al 9': Galdiolo si spingeva in avanti, centrava per Speggiorin che, di testa concludeva debolmente sulle braccia di Castellini. Tecnicamente la partita s'impoveriva, arricchendosi di falli. Lattanzi interveniva ammonendo prima Caporale e poi Casarsa. Dopo un altro colpo di testa di Spegglorin fuori bersaglio, Mazzone decideva di tentare la soluzione a tre punte ed inseriva Desolati al posto di Galdiolo. Il Torino aggiornava le sue marcature: Mozzini seguiva Desolati, affidando Casarsa a Salvadori, mentre Patrizio Sala si appiccicava a Caso. Sull'altro fronte Roggi prendeva il posto di Galdiolo nella guardia di Pulici. Così disposta, la Fiorentina riusciva a minacciare Castellini, ma Speggiorin continuava a passare la palla al portiere granata. Poi il Torino, finalmente, si distendeva in avanti grazie a Zaccarelli, che effettuava un magnifico centro sotto porta dove Superchi, scattato in ritardo, smanacciava sulla testa di Pulici ed era poi costretto a rituffarsl sul pallone. La Fiorentina, senza idea e senza gioco, si batteva con grinta e volontà. Una conclusione di Caso sfiorava il palo. Dalle retrovie si sganciava anche Pellegrini, ma riusciva soltanto a buscarsi una punizione. Al 40' un episodio che suscitava discussioni: Merlo serviva in area Casarsa che, al momento del tiro, veniva ostacolato da Salvadori. Casarsa protestava invocando il calcio di rigore, ma Lattanzi non ravvisava gli estremi della massima punizione. A due minuti dal termine Radice decideva di far uscire Pulici, lievemente stirato, per sostituirlo con Pallavicini e per rinforzare il centrocampo. Vedendo ormai profilarsi la sconfitta, i viola, continuavano a sciorinare il loro campionario di scorrettezze: ne faceva la spese Zaccarelli che, pestato da Della Martira, rimediava una distorsione alla caviglia destra e si accasciava al suolo mentre il gioco proseguiva. Claudio Sala, autore di una magnifica prestazione, sventava la ultima incursione dei viola sotto la porta granata, poi l'arbitro fischiava la fine. Zaccarelli lasciava il campo in barella - nulla di serio, fortunatamente - mentre Radice ed i granata festeggiavano la vittoria abbracciandosi In mezzo al campo. Molto seria, dopo questa sconfitta, la situazione di classifica per la Fiorentina, che sta navigando in zona retrocessione ed è in piena crisi. Anche la panchina di Mazzone è in pericolo. |
w w w . a r c h i v i o t o r o . i t | ||
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