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Sant'Elia |
18/01/1976 |
h.14.30 |
CAGLIARI - TORINO 0-0 Cagliari: Copparoni, Lamagni, Longobucco, Gregori, Mantovani, Roffi (all'83' Valeri), Nené, Quagliozzi, Viola, Butti, Riva. A disposizione: Buso, Piras L. All.: Tiddia. Torino: Castellini, Santin, Salvadori (al 73' Gorin), P.Sala, Mozzini, Caporale, C.Sala, Pecci, Garritano, Pallavicini, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Lombardo. All.: Radice. Arbitro: Menicucci di Firenze. Reti: - Spettatori: 28.252, dei quali 16.621 paganti per un incasso di 43.598.000 lire, più la quota abbonati (11.429) di lire 24.500.000. Note: Giornata di sole, vento piuttosto insistente, terreno erboso in buone condizioni. Infortunio a Roffi bloccato dopo uno scatto. Salvadori è stato sostituito perché sofferente di lombalgia. Ammonito Claudio Sala per proteste. Sorteggio per il controllo antidoping negativo per tutti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 19 gennaio 1976] Pari e patta al Sant'Elia: tutti felici e contenti, ma è il punto della paura quello conquistato dall'incompleto Torino a Cagliari. E' bastata l'assenza di due pedine importanti, come Graziani e Zaccarelli, per trasformare la squadra: un Torino diverso, sotto certi aspetti irriconoscibile. La brutta copia del Torino che aveva dato spettacolo nei primi tempi di Firenze e con la Lazio, in casa, tanto per citare le esibizioni più recenti. Pallavicini, giovane ed inesperto centrocampista, ha fatto rimpiangere Zaccarelli, mentre Garritano è stato protagonista delle tre palle-gol che il Torino è riuscito a costruire. Ma, un po' per suo demerito e un po' per sfortuna, non è riuscito a concretizzarle. Graziani è un'altra cosa. Non soltanto i rincalzi sono risultati inferiori ai titolari infortunati: alla squadra è mancata la consueta spinta che garantisce Patrizio Sala, il quale ha concesso a Gregori spazio e iniziativa. Sala junior, evidentemente, non era riuscito a smaltire lo sforzo sostenuto mercoledì all'Olimpico con l'Olanda. Lo stesso discorso vale anche per Pecci, il quale, dopo un buon inizio, è calato di tono e ha smarrito la precisione, pur prodigandosi in un lavoro di tamponamento. Pulici ha deluso più di tutti: il cannoniere, era pure lui reduce dal mercoledì azzurro e, come paventava alla vigilia dell'incontro, appariva fermo sulle gambe. L'unico under 23 che ha risentito in misura relativa della partita romana è stato Mozzini, ma c'è da dire che ha trovato un Riva meno aggressivo del previsto, anche se è risultato, ancora una volta, il più pericoloso del Cagliari. La partita è stata brutta sul piano tecnico e piuttosto fiacca sotto il profilo agonistico. Le due squadre, alle quali evidentemente il pareggio non dispiaceva, si sono più che altro guardate, come in un tacito patto di non aggressione, limitandosi a sporadici affondi e prodigandosi nel finale in una melina di tipo olandese. Nessuna delle due meritava di vincere, anche se sono riuscite a costruire quattro occasioni a testa ma senza mai impegnare seriamente i portieri. Un pareggio in trasferta è sempre un risultato utile e consente ai granata di mantenersi in perfetta media inglese: tuttavia, era logico attendersi di più dalla squadra di Radice, che invece si è adeguata ai disegni del Cagliari senza correre avventure ed ora accusa due punti di svantaggio dalla Juventus. Cagliari e Torino, insomma, non si sono dati battaglia a viso aperto; realisticamente, i sardi hanno puntato al pareggio, dovendo affrontare una squadra di alta classifica, e sono perfettamente riusciti a centrare il loro obiettivo. Il Cagliari si era premunito rinforzando li centrocampo con l'innesto di Nenè nel ruolo di ala tornante, con Viola finto centravanti e con Riva unica punta. Il Torino, che si era schierato con il gelido vento in favore, cercava di far convergere il gioco sulla sinistra, dove spesso svariava Claudio Sala, ma il suo tema offensivo era prevedibile e quindi intercettabile. Dopo una punizione a fil di traversa di Riva, i granata sfioravano il gol: Pecci, su punizione, allungava verso Garritano, che penetrava in area ma calciava in leggero ritardo e consentiva a Mantovani di respingere. Il gioco ristagnava a metà campo anche se Viola tentava di vivacizzarlo cercando gli scambi da media e corta distanza con Riva e qualche conclusione da lontano, senza esito. Castellini era praticamente inattivo e interveniva solo su innocui traversoni. Il primo pericolo per la porta granata si registrava al 18': su improvviso contropiede, Viola lanciava Riva, ma il bomber, tallonato da Mozzini, telefonava il tiro sulle braccia di Castellini. La partita si trascinava stancamente, a un ritmo blando: nel gioco senza palla il Torino lasciava a desiderare poiché non c'erano rapidi smarcamenti né azioni in profondità. Pulici rimaneva estraneo al gioco; Garritano era anticipato, mentre Claudio Sala non trovava molta collaborazione. Pallavicini balbettava e Pecci era impegnato più a marcare Butti che a far gioco. Il Cagliari manteneva una sterile Iniziativa fino al 29', quando un bel cross di Nenè sotto porta era intercettato da Mozzini di testa, la palla saliva a candela e ricadeva sul sinistro di Riva che, non trovando oppositori, calciava al volo fuori bersaglio. Nove minuti dopo, Riva pescava molto bene Gregori con un lancio, ma Caporale interveniva impedendo la conclusione. Poi Claudio Sala protestava con l'arbitro per una punizione in favore del Cagliari e veniva platealmente redarguito: continuava a protestare e Menicucci estraeva il cartellino giallo ammonendo il capitano granata. Il tempo si chiudeva con un salvataggio di Mozzini su Riva, ben servito da Viola. La ripresa era la copia fedele della prima frazione, con le due squadre guardinghe, frenate. Al 3' un passaggio di Claudio Sala era intercettato n metà campo; la palla perveniva a Riva che faceva viaggiare Viola, in sospetto fuorigioco: la conclusione dell'ex juventino era facilmente parata da Castellini. Poco dopo, il portiere doveva bloccare un insidioso colpo di testa di Riva. Il Torino si rifaceva vivo nei pressi di Copparonl all'11': Salvadori discendeva sulla sinistra e centrava per Garritano che si liberava molto bene di Mantovani e Roffi, si presentava in area ma, contrastato da Nenè, si faceva precedere dall'uscita di Copparoni. La favorevole azione sfumava nel nulla. Un altro sprazzo del Torino al 19': l'iniziativa partiva nuovamente da Salvadori che centrava, Pulici deviava di testa per Pallavicini, che schiacciava in porta, ma Copparoni non si lasciava sorprendere. L'occasione più grossa capitava ancora sui piedi di Garritano (21'): su corner battuto da Claudio Sala, Pallavicini mancava la sforbiciata e il centravanti, al volo, concludeva da buona posizione a lato. Al 28' Radice decideva di sostituire Salvadori, sofferente per una lombalgia, con Gorin che si piazzava su Nenè. Al 32' era il Cagliari a fallire una grossa palla-gol: Nenè, dalla bandierina, spediva in centro area un pallone che Caporale rinviava sui piedi di Butti; immediato il passaggio verso lo smarcatissimo Gregori che puntava a rete e, buon per Castellini, sballava il tiro. Da questo episodio la partita non aveva più storia. C'era ancora la sostituzione di Roffi, dolorante all'inguine, con Valeri. Si assisteva ad una melina perditempo da parte del Cagliari con Riva nella funzione di libero aggiunto. Lo zero a zero era ormai accettato da tutti, persino dal generoso pubblico che aveva incoraggiato il Cagliari dall'inizio alla fine, malgrado il deludente spettacolo a cui era stato costretto ad assistere. |
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