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Comunale
19/09/1976
h.20.30
TORINO - ASCOLI 4-1 (1-1)
Torino
: Cazzaniga, Danova, Gorin, Butti, Mozzini, Santin, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Garritano. A disposizione: Castellini, P.Sala, Caporale, Salvadori, Pulici. All.: Radice.
Ascoli: Grassi, Logozzo (al 46' Legnano), Perico (al 14' Anzivino), Colautti, Castoldi, Morello, Villa, Ghetti, Magherini, Viviani, Zandoli. A disposizione: Brini, Legnaro, Scorsa, Quaresima. All.: Riccomini.
Arbitro: Lazzaroni di Milano.
Reti: Ghetti 12' (A), Graziani 16' (T), Aut.Morello 46' (T), Garritano 70' (T), Santin 90'(T).
Spettatori: 6.000 circa.
Note: Serata splendida, campo in condizioni ideali, presente in tribuna, acclamatissimo, Giorgio Ferrini; dopo il lungo infortunio, e ben sette chili persi, é apparso disinvolto. Poco il pubblico presente sugli spalti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 settembre 1976]
Nella serata di libertà, con via libera per quelli che normalmente non riescono a brillare, il Torino ha battuto l'Ascoli per 4 a 1, ha divertito il pubblico, scarsissimo, e si è egregiamente divertito a sua volta. Nella notte degli esperimenti, è arrivata puntuale la conferma di Garritano, Il centravanti "dernier cri" che segna con una disinvoltura ed una classe che incantano. Il Torino lo sapeva già, ma ha ulteriormente imparato che l'alternativa ai due celebri "gemelli" esiste ed è validissima. Tutti gli altri, su un livello più che accettabile, Radice voleva sapere se poteva fidarsi: adesso lo sa. L'ombra del Lecce su questo Torino-Ascoli. Aleggia anche sulle gradinate, dove quando si comincia la gente è pochina, e, naturalmente, sul campo, dove le due squadre si affrontano con tono agonistico molto tiepido, riservato normalmente agli allenamenti. Gli unici che hanno qualcosa da giocare, sono i granata "riservisti", quelli che sono costretti a cogliere l'occasione al volo per mettersi in mostra e fare bella figura di fronte al pubblico e all'allenatore: l'impegno di Garritano, Butti, Cazzaniga, Santin e Gorin appare quindi scontatissimo. E quelli dell'Ascoli, dall'altra parte, non sembrano all'inizio troppo intenzionati a contrastarlo sul piano dell'agonismo. La colpa è tutta della Coppa Italia, che ha messo in calendario una partita fra due squadre che non hanno più niente da dirsi. Inutile cercare le eventuali varianti alla manovra, il bel gioco; sono tutte cose estranee a questo tipo di partita. E neppure cercare indicazioni per il decisivo incontro di Malmoe: la squadra vera, quella che dovrà affrontare la battaglia, non c'è, almeno non completamente, e si prepara psicologicamente per l'avventura azzurra agli ordini di Enzo Bearzot. Lo capisce anche l'Ascoli, e si adegua, pur mantenendo sempre una notevole iniziativa. L'Ascoli, dopo pochi minuti, si trova già in vantaggio e se lo merita nettamente. Al 10' il gol. Magherini, sulla sinistra, "impazza", riesce a saltare tre avversari con una sorprendente vitalità, e infine sforna un passaggio decisivo per Ghetti, sempre spostato sulla sinistra. Ghetti però converge subito al centro, aspetta l'uscita di Cazzaniga e lo batte sul tempo, mentre nessuno del difensori granata è arrivato in tempo per contrastarlo. L'Ascoli, sulla spinta del gol, continua ad attaccare e al 13', prima Magherini batte una punizione, che viene ribattuta dalla barriera, poi riprende Ghetti il quale trova l'angolo alto dove Cazzaniga è costretto a volare per deviare il pallone in corner. La partita si sta svolgendo su toni decisamente interessanti, anche se non restano troppo soddisfatti i tifosi del Torino che vedono la propria squadra in svantaggio. Ma la cosa dura poco: al 15', Garritano riceve un pallone sulla destra e riesce a portarselo avanti, ingannando il diretto avversario e con molta calma mette il pallone teso al centro dove Graziani si infila sulla traiettoria con perfetto tempismo, colpisce di testa e manda imparabilmente in rete. Al 20' un'azione del Torino veramente splendida. Butti recupera un bel pallone sulla destra, si libera con una certa autorevolezza dell'avversarlo e riesce a mandare il pallone al centro per Garritano il quale si allunga troppo la sfera e non riesce che a sfiorarla per mandarla fuori proprio a lato del palo. Proprio nel finale del primo tempo ancora una azione del Torino che potrebbe portare al gol del vantaggio. L'azione comincia da Danova che si è proiettato avanti, il pallone arriva a Graziani che apre immediatamente per Zaccarelli il quale fa due passi in avanti e tira una gran botta. Il portiere è bravissimo a neutralizzare in corner. Un Torino che, nonostante le numerosissime assenze, si dimostra vivace. Nella ripresa, ovviamente, l'atmosfera non cambia, le due squadre continuano ad affrontarsi con l'immutato spirito che vorremmo definire goliardico. Senza alcuna preoccupazione, insomma, né difensiva né di ostruzionismo. E proprio in questo clima, dopo appena 20 secondi, il Torino passa in vantaggio: Graziani scende sulla destra, si ferma ed effettua un traversone teso sul quale Morello - con perfetta scelta di tempo - manda il pallone in rete alle spalle dell'esterefatto Grassi. Al 69' terza rete. Capolavoro di Garritano: uno-due di testa-piede (un numero che richiama lontani ricordi di giocatori dalla classe eccezionale) e tiro conclusivo in gol. Il pallone gli era arrivato da un traversone di Claudio Sala che aveva approfittato di una grossa ingenuità di Grassi. A questo punto la partita si tramuta per i giocatori granata in un piccolo trionfo, considerate le circostanze. E a turno i vari attaccanti cercano di realizzare ancora il gol personale, a volte indugiando anche con qualche leziosità. A due minuti dal termine Santin realizza il quarto gol.