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Comunale di Catanzaro
12/12/1976
h.14.30
CATANZARO - TORINO 0-4 (0-1)
Catanzaro
: Pellizzaro, Silipo, Ranieri (al 46' Palanca), Braca, Maldera, Vichi, Banelli, Improta, Sperotto, Boccolini, Nicolini. A disposizione: Novembre, Vignando. All.: Di Marzio.
Torino: Cazzaniga, Danova, Santin, Salvadori, Mozzini, Caporale, Sala C., Sala P., Graziani (al 79' Garritano), Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Riccarand, Butti. All.: Radice.
Arbitro: Michelotti di Parma.
Reti: Zaccarelli 9', Santin 50', Graziani 70', 78'.
Spettatori: 20.159 di cui 2.252 abbonati e 17.907 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 dicembre 1976]
Il Torino vince con un risultato netto una partita combattuta e difficile. La vince alla grande, con quattro gol e una supremazia tecnica indiscutibile. Le vicende della gara a tratti bellissime e a tratti confuse, confermano lo stile del Torino attuale, è uno stile di praticità assoluta, di pressing continuo, di freddezza e di calcolo. Solo una grande squadra arriva a tanto. Che Graziani e Pulici, che Claudio Sala e molti altri suoi compagni siano forti, già si sapeva. Oggi il Torino palesa un'altra qualità, la freddezza nel momenti difficili. Quando l'atmosfera In campo e fuori campo diventa rovente, i granata non perdono il controllo dei nervi. Continuano a giocare e già in vantaggio di due gol arrotondano il risultato sino a portarlo a proporzioni eccezionali. Anche questo è un grande merito. Il Torino crea le premesse del suo largo successo nei primi minuti. Con un gioco accorto e preciso i granata - in maglia bianca - attaccano in pressing. Ogni spazio del campo è controllato, ogni avversario è guardato a vista, ogni manovra ha un'ordinata esecuzione, ogni disimpegno è trasformato in appoggio per l'attacco. E' un sincronismo quasi perfetto. Graziani e Pulici stanno davanti ma non sono mai soli. LI affiancano a turno o Claudio Sala o Zaccarelli, a tratti addirittura Salvador!. La freschezza atletica e l'entusiasmo aiutano la posizione tattica. Nessuno è fermo. Anzi corrono di più coloro che non hanno la palla. Ed in pochi minuti i granata presentano all'esterrefatto pubblico calabrese il loro biglietto da visita. Siamo al secondo minuto e Zaccarelli serve Pulici spostato nel ruolo di seconda punta quasi a fianco di Graziani. Pulici tira con decisione. Pellizzaro sorpreso tocca appena. La palla batte sulla traversa e finisce in corner. Passano pochi minuti di gioco alterno. Nelle file dei padroni di casa regna ancora una certa confusione tattica. Tornano avanti i granata. Graziani dà a Zaccarelli che da fuori area azzecca un tiro prepotente. La palla entra nel sette alla destra di un Pellizzaro assolutamente incolpevole. Siamo al nono minuto ed il Torino è già in vantaggio. Il Catanzaro è in crisi. Di Marzio aveva studiato una squadra tutta prudenza. Invece deve tentare il recupero. All'ala destra c'è Banelli che è un terzino: all'ala sinistra gioca Niccolini di professione centrocampista. Improta è un rifinitore, Boccolini è un corridore. Come attaccante c'è il solo Sperotto, e non è neppure in buona forma. Intelligentemente il Torino protegge la difesa con l'arretramento delle mezze ali. Non è un arroccamento ingiustificato. E' una tattica utile per il contropiede, tattica che si addice ai campioni d'Italia. I padroni di casa tentano l'assalto, ma accusano pause e debolezze organizzative piuttosto gravi. Il pressing degli ospiti è inesorabile. Non c'è cattiveria, c'è decisione. Mozzini non dà tregua a Sperotto, Danova segue Banelli con caparbia determinazione. Santin blocca Improta, che si conferma il miglior catanzarese in campo. La lotta è Impari. Gli sforzi dei giallorossi Inutili. La cronaca registra un batti e ribatti a centrocampo senza sfogo, senza slancio. Il Torino giustamente non rischia, il Catanzaro non ha la forza di recuperare. Sperotto sbaglia un tiro (22') ed un minuto dopo Maldera arriva in ritardo su un pallone centrato alla perfezione da Improta. Sbaglia anche Silipo al 34'. Questi episodi potrebbero far credere ad una superiorità territoriale del Catanzaro, ma non è così. I granata controllano la situazione con assoluta tranquillità. Lo conferma il fatto che Cazzaniga, il portiere che sostituisce Castellini, deve svolgere soltanto lavoro di ordinaria amministrazione. Claudio Sala trova presto la posizione giusta. Sta arretrato per colpire con fiondate d'attacco nel suo caratteristico stile. Gli scontri con il suo custode sono frequenti, a volte duri, ma Claudio Sala quasi sempre ha la meglio su Ranieri piuttosto in difficoltà. Verso la mezz'ora si accentua la pressione dei calabresi. La loro azione si fa più insistente. Boccolini cresce di tono, Improta i suggerisce e invita i compagni al tiro, Niccolini, pur con qualche pausa porta palloni sul fronte dell'attacco. Al 38' la più bella azione catanzarese: Niccolini libera Boccolini solo davanti al portiere torinese. Pare fatta, ma Boccolini tarda e Cazzaniga con buona scelta di tempo esce e respinge. La ripresa segna un risveglio offensivo dei giallorossi. Vengono quattro calci d'angolo consecutivi, ma proprio mentre si teme il pareggio, il Torino raddoppia. E' la classe che ha il sopravvento sulla foga. In disimpegno avanza Zaccarelli e Boccolini lo ferma con un fallo. Slamo al limite estremo del campo. Claudio Sala pennella un pallone che supera tutta la difesa. Interviene Santin che in spaccata mette in rete (50'). Protestano i difensori per un presunto fuorigioco del granata. Ma come poteva essere fuorigioco se il tiro di Claudio Sala veniva quasi dal fondo campo? Il gioco diventa nervoso, a tratti trascende in vere scorrettezze. Il pubblico comincia ad inveire e ad insultare l'arbitro ed i suoi collaboratori. Volano in campo bottigliette ed agrumi, pacchi, oggetti diversi. E' difficile tenere i nervi a posto. Ed infatti al 59' succede il primo episodio cattivo. Santin sgambetta Braca. E' uno dei tanti falli, ma ormai il clima è rovente e succede una mischia. Mozzini colpisce con un pugno Niccolini che precipita a terra. Michelotti è vicino, ed alza il cartellino rosso: espulsione per Mozzini. Poco dopo (61') un altro contrastato episodio. L'offensiva calabrese porta Banelli al tiro. La palla è respinta con un braccio da Santin. Forse il gesto del terzino è istintivo, neanche plateale. Michelotti sorvola. La reazione del pubblico aumenta. Continua la pioggia degli oggetti più strani. Un guardalinee viene colpito, ma fa finta di niente. I nervi sono saltati a molti spettatori ed anche ad alcuni giocatori. Fugge Claudio Sala sulla destra. Lo affronta Maldera atterrandolo senza pietà. Michelotti alza il cartellino rosso anche per lo stopper. La decisione, forse consigliata dalla necessità di riprendere in mano le redini dell'incontro, crea altri disordini, altri lanci, altre proteste. Maldera comunque esce dal campo. Ormai il gioco è confusione. I granata, freddi e precisi, conservano la calma e continuano spietatamente la loro azione. Al 70' Claudio Sala batte un calcio d'angolo. Graziani è pronto a raccogliere di testa ed a segnare, il terzo gol. Poco dopo l'azione si ripete quasi uguale: Claudio Sala dal corner serve Graziani che bissa il successo: fa quattro a zero (87')! Il centravanti esce zoppicante dalla mischia e viene sostituito da Garritano. Le emozioni non sono finite. Segna anche il Catanzaro con Palanca, ma l'arbitro annulla per un precedente fallo di mano dello stesso giocatore. Si fa male Patrizio Sala (stiramento), e prima della fine, un inutile calcione da tergo di Sperotto atterra Zaccarelli. Non c'è neppure il tempo di battere la punizione ed è la fine. Zaccarelli esce sorretto dal medico. Risulta che Michelotti abbia detto a Sperotto di ritenersi espulso, i ''puniti'' sarebbero pertanto tre. Finisce con la gente di fede catanzarese sgomenta; i giallorossi sono battuti senza scampo. Il Torino prende due punti e la gioia di una vittoria preziosa. Se continua così il Torino rischia di ''uccidere'' il campionato.