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San Siro |
16/01/1977 |
h.15.00 |
MILAN - TORINO 0-0 Milan: Albertosi, Anquilletti, Boldini, Morini, Bet, Turone, Rivera, Capello, Calloni (al 14' Silva), Maldera, Bigon. A disposizione: Rigamontin, Sabadini. All.: Marchioro. Torino: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Butti, Garritano. All.: Radice. Arbitro: Menicucci di Firenze. Reti: - Spettatori: 56.174 di cui 12.391 abbonati e 43.783 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 17 gennaio 1977] Terzo pareggio consecutivo per il Torino. Il più sofferto anche se sostanzialmente ineccepibile. Resta, in fondo, l'amarezza per la perdita temporanea del primato, ma il punto di San Siro ò prezioso perché non guasta la media inglese ed è stato conquistato contro un Milan che, forse, ha disputato la sua miglior partita stagionale, come succede domenicalmente agli avversari dei campioni d'Italia. I rossoneri, rigenerati dalla ''settimana bianca''trascorse sulle nevi di Asiago, nel primo tempo hanno messo seriamente in crisi il centrocampo ma soprattutto la retroguardia granata, grazie al magistrali suggerimenti di un Rivera in gran vena, alla puntigliosa e sapiente regia di un Capello stimolato dal confronto diretto con il ''rivale azzurro''Pecci e alle scorribande offensive di un Maldera (mossa tattica azzeccata da Marchioro) che ha colpito un clamoroso palo ed ha impegnato Claudio Sala in un aspro duello costringendolo, sovente, a trasformarsi in terzino aggiunto. Il Torino, dopo un promettente avvio, durante il quale ha sfiorato il gol con Pulici, sotto il ritmo incalzante e frenetico del Milan ha vacillato paurosamente, denunciando smagliature difensive già emerse domenica scorsa con la Lazio. Castellini ha evitalo il gol con il concorso della fortuna: graziato prima da Calloni (che dopo 14' è rientrato negli spogliatoi con una ferita alla gamba sinistra, suturata con otto punti), è stato salvato da Pecci che ha respinto sulla linea di porta un tiro di Capello, poi con l'aiuto del montante su botta di Maldera. Superata senza danni la fase più delicata, il Torino è migliorato alla distanza approfittando anche del calo del Milan che non poteva sviluppare per 90 minuti una velocità di manovra cosi elevata. Nella ripresa i campioni d'Italia hanno sfiorato il gol in tre occasioni, pareggiando largamente il conto dei pericoli corsi da Castellini in precedenza, e soltanto le prodezze di un grande Albertosi hanno impedito a Graziani, Pulici e Zaccarelli (complice una deviazione di Boldini) di cogliere un successo che, visto l'andamento della prima frazione, avrebbe avuto il sapore di beffa. Lo 0-0 è giusto e, anche se sono mancate le reti, lo spettacoloè stato avvincente, ricco di emozioni per i sessantamila spettatori perché Milan e Torino, sino all'ultimo, hanno cercato di superarsi. La squadra di Radice non sta attraversando un momento esaltante e il Milan ha ingigantito le''défaillances'' contingenti, tuttavia riesce a limitare i danni, sfoderando risorse agonistiche e l'abituale temperamento che mascherano l'appannamento di forma di qualche granata. In centrocampo c'è Pecci ancora a ''mezzo servizio''che non sempre riesce ad entrare nel vivo del gioco anche se si prodiga, è un pedaggio che il Torino sta for se pagando per recuperare un elemento chiave (he a tempi un ti li sarà molto importante ma che attualmente, non può garantire un rendimento ottimale su piano dinamico. Con questo non vogliamo affatto additare Pecci come il responsabile di certi sbandamenti. C'è anche Patrizio Sala che non offre la spinta d'inizio stagione anche se è venuto fuor nel secondo tempo. C'è Salvadori che oggi non ha saputo impedire a Rivera di ''inventare'' gioco e c'è Zaccarelli che, in fase di copertura, ha collaborato raramente distinguendosi, invece, in un paio di conclusioni. Il reparto non ha attuato il solito ''filtro'' costringendo Claudio Sala a sacrificarsi, in un lavoro di tamponamento assai dispendioso per frenare le incursioni di un Maldera in stato di grazia. Di questa situazione ha sofferto la difesa, che ha rischiato di andare ''in barca'' (si sono viste incertezze), e ne sono rimaste coinvolte anche le punto Graziani e Pulici, abbandonate e se stesse perché prive di rifornimenti adeguati. Il discorso riguardo certi periodi del primo tempo, quando erail Milan a fare il ''pressing'', perché nel secondo i granata hanno imposto la loro superiorità tecnica ed organizzativa, sganciando Patrizio Sala sulla destra con Claudio Sala che operava a sinistra sostenendo di più Graziani e Pulici che si muovevano con maggior disinvoltura nell'area esposta al sole e non ricoperta di segatura. C'è qualcosa da registrare nel Torino, specie in retrovia, ma non ci sembra che la squadra abbia problemi seri da risolvere. Il Milan è senz'altro in ascesa e, continuando di questo passo, può risalire verso posizioni di classifica più aderenti al suo potenziale. La partenza era di marca granata. Dopo una lunga azione, Claudio Sala allargava sulla destra e centravo por Pulici che, di testa, impegnava Albertosi nella prima difficile parata (8'). Capovolgimento di fronte e brivido per Castellini che neutralizzava un'incornata di Capello. Curioso rilevare che due raccattapalle, con casacca fosforescente, stanno in permanenza accanto ai ferri di sostegno della rete avversaria per fornire agli attaccanti del Milan un punto di riferimento. L'espediente non serviva a Calloni (10'), su un calibrato lancio di Rivera (che aveva sfruttato un ''campanile''di Patrizio Sala), il centravanti si presentava a tu per tu con Castellini ma sprecava la bella occasione alzando troppo la mira. Nella circostanza Calloni si infortunava e al 14' rientrava negli spogliatoi, sostituito da Silva un palo di minuti dopo. L'iniziativa tornava al Torino. Claudio Sala, su servizio di Pulici, seminava due avversari e dal limite, sferrava un gran tiro che Albertosi respingeva (23'). Lo scampato pericolo dava la carica al Milan che metteva alle corde il Torino. Rivera allungava a Maldera che, caricato in area da Claudio Sala, restava in piedi ma non raggiungeva il pallone. Al 27' le seconda palla-gol per i rossoneri. Su punizione di Rivera, Castellini mancava la presa alta in uscita, la palla perveniva a Capello che calciava a rete a colpo sicuro: sulla linea di porta. Pecci ribatteva. Il Milan insisteva. Al 29' l'occasione più netta: Rivera smistava alla perfezione verso Maldera che si liberava sulla destra di Claudio Sala. Castellini e il palo rimediavano. In apertura di ripresa Pecci si scontrava con Capello e restava a terra dolorante. Mentre accorrevano medico e massaggiatore, Radice ordinava a Butti di tenersi pronto ma era un falso allarme. Pecci riprendeva a giocare e, insieme con Zaccarelli. faceva scattare il contropiede granata che consentiva a Pulici di mettersi in evidenza. Il Milan rallentava anche se all'11' era Castellini a prodursi in una tempestiva parata su improvviso ed insidioso ''drop'' di Maldera dal limite. Progressivamente il Torino saliva in cattedra. Claudio Sala giocava più avanzato e impegnava Albertosi (17') Quattro minuti dopo Patrizio Sala dava vita ad una stupenda azione di rimessa: dalla destra centrava per Graziani che. di testa, si catapultava sul pallone ma Albertosi, con eccezionale prontezza di riflessi, evitava il gol. Alla mezz'ora, su punizione di Patrizio Sala corretta da Pecci, Pulici tentava la rovesciata: Albertosi non si lasciava sorprendere. Il portiere compiva il suo capolavoro al 32' su ''folgore'' di Zaccarelli: benché già in volo e spiazzato dalla deviazione di Boldini. Albertosi intuiva la traiettoria e, con un'acrobazia, respingeva. Era l'ultimo vera palla-gol, anche se, ad un minuto dal termine, una conclusione di Graziani era neutralizzata da Albertosi. Uno spettatore - forse per protestare con l'arbitro che, dopo il fischio finale, ammoniva Rivera per proteste - lanciava una bottiglietta di Coca Cola che cadeva sul campo a qualche metro dal segnalinee. Un altro gesto assurdo, fortunatamente senza danni per il collaboratore di Menicucci (non quello di Napoli, rimasto a riposo) che con lo sport non ha niente da spartire. |
w w w . a r c h i v i o t o r o . i t | ||
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