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Marassi |
13/02/1977 |
h.15.00 |
SAMPDORIA - TORINO 2-3 (0-2) Sampdoria: Cacciatori, Arnuzzo, Callioni, Bedin, Zecchini, Lippi, De Giorgis (al 65' Saltutti), Orlandi, Bresciani, Savoldi, Tutino. A disposizione: Di Vincenzo, Ferroni. All.: Bersellini. Torino: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Garritano (al 32' Butti). A disposizione: Cazzaniga, Santin. All.: Radice. Arbitro: Lattanzi di Roma. Reti: Graziani 21', 31', 70' (T), Bresciani 50' (S), Zecchini 90' (S). Spettatori: 30.895 di cui 3.314 abbonati e 27.581 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 14 febbraio 1977] Il Torino lascia Marassi con una vittoria consistente - sia per quanto riguarda II passivo, oltre che l'attivo -, supera la Sampdorla a mani basse, senza affannarsi, visto che le reti segnate dall'avversario arrivano soltanto a fargli il solletico, a cose fatte, a partita decisamente conclusa. Tre gol di Graziani - unica ''punta'' granata dopo l'uscita di Garritano colpito duro al fegato - a coronamento di una partita che esce In misura notevole dai binari classici della squadra di Radice, ma estremamente importante e non soltanto per la classifica. Dopo tutto II polverone della vigilia, quando sembrava che Zaccarelli, Salvadori, Pulici e lo stesso Garritano non fossero in grado di giocare, Radice ha finito per lasciar fuori il solo Pulici, giocando con le due punte Graziani e Garritano ed apportando quindi una variante minima allo schieramento ed alla manovra soliti. Una squadra tutt'altro che rivoluzionata e, di conseguenza, molto accorta, scesa In campo per contenere quella che sembrava Inevitabilmente la sfuriata della Samp, costretta dalla classifica e dall'affanno a combattere per il punto al limite delle forze. Ma il Torino di oggi non è squadra che possa contenere, è costretta dai suol notevoli mezzi a prendere l'iniziativa, anche quando ne avrebbe l'intenzione soltanto vagamente. Quando si dispone di Claudio Sala e Graziani il risultato non pub che essere scontato: dopo mezz'ora di gioco, il Torino era già in vantaggio per due a zero e la partita definitivamente chiusa. Logico che, dopo un Inizio tanto brillante e con la Samp sulle ginocchia, il Torino si lasciasse prendere da una certa sufficienza, perdesse quasi totalmente la voglia di mordere: ma, proprio quando l'avversario accennava a riprendersi - ed andava in gol grazie alla balordaggine collettiva del difensori granata -, ecco che il Torino tornava quello ''vero'' e riattaccava con il solito ritmo. Insomma, può essere davvero questa la lezione di Marassi: un complesso che riesce magistralmente ad adattarsi alle circostanze, che è in grado di produrre l'Impennata quando gli fa comodo. Slnora avevamo visto il Torino Inseguire con successo In molte occasioni, oggi si è prodotto nella prodezza contrarla, staccandosi sempre dall'avversario quando è stato opportuno. Abbiamo detto di Claudio Sala e Graziani. Il primo è stato l'autentico trascinatore della squadra, fosse Callloni o Arnuzzo il marcatore di turno. Callloni non gli è stato alle costole, gli ha concesso spazio limitandosi a rincorrerlo con l'eleganza che gli conosciamo ma Sala controlla un pallone a centrocampo ed ''inventa'' un'apertura sulla destra che mette Mozzini in condizione di trovarsi tutto II campo libero davanti. Mozzini si butta In quel gran vuoto tanto invitante, controlla e tira dopo una lunga corsa: Cacciatori respinge come può (e cioè malissimo) proprio sui piedi di Graziani che appoggia in rete. Dov'era Zecchini in quel momento - ed in molti altri successivi - resta un mistero. Ancora Sala al 30' sulla sinistra, con puntata in slalom ''ricamato'' che Callloni proprio non riesce a concepire: arriva sul fondo campo e scodella il pallone al centro, teso quanto basta perché Graziani Incorni sulla traiettoria per il gol. Un'azione da manuale, limpida ed efficacissima, senza che l'avversarlo abbia la minima possibilità di intervenire. Per Inciso, anche stavolta Zecchini era in ritardo. Partita definitivamente chiusa per il Torino, anche perché la Samp sembra abbia pochissimo da spendere e con i difensori granata che appaiono In grado di fronteggiare senza troppe difficoltà le timide puntate a rete dell'avversarlo. Intanto se ne va Garritano, colpito al fianco e non in grado di continuare ed entra Butti. Sulla carta, il Torino potrebbe cambiare parecchio, con il centrocampo più folto e Claudio Sala in linea con Graziani, ma invece cambia pochissimo sul piano della manovra Sala continua ad imperversare qualche metro più avanti, ma il fatto è che i granata sembrano paghi, tanto da rilanciare essi stessi un avversario che sembrava definitivamente rassegnato. Infatti, dopo aver dato troppo spago alla Samp sul finire del primo tempo, i granata si fanno Infilare in inizio di ripresa. Storditaggine, distrazione, sufficienza? Forse tutte le cose insieme, fatto sta che II pasticcio si produce: sulla destra, Tuttino scambia con Savoldi e manda il pallone al centro, dove la difesa del Torino sembra egregiamente disposta. Ma nessuno si muove, Castellini accenna l'uscita e poi fa un passo indietro, mentre nessuno del compagni cerca di ostacolare Bresciani, che ha il tempo per colpire di testa e mandare il pallone in rete: il tutto con estrema lentezza, al rallentatore, con la palla che si insacca saltellando. Poteva essere un momento difficile per il Torino, con il pubblico che si scatenava per sostenere i suoi, ma era Invece l'occasione per vedere fino a che punto la squadra di Radice fosse a posto sul plano dell'esperienza e della personalità. Pochi minuti ed il Torino ricambiava volto: prima Zaccarelli si produceva in un palo di affondi perfetti, con quel cambio progressivo di marcia destinato a seminare qualsiasi avversario, poi era Butti (66') che ''liberava'' Graziani, il quale, con uno scatto, si trovava a contatto con Cacciatori uscito oltre l'area. Sembrava gol fatto, ma Graziani tentava il pallonetto mandando fuori di pochissimo. Il centravanti, comunque, si riprendeva subito. 71': Zaccarelli, nella proiezione di cui sopra, arrivava al limite dell'area e tirava una gran botta che superava il portiere e si stampava sotto la traversa. Sul pallone, rimbalzato in campo, si avventava Graziani e !o metteva In rete, mentre Zecchini, ancora una volta, brillava per la sua assenza. Nel nostro campionato, non si può concedere spazio e libertà ad un centravanti di mezza tacca. Se si ha la dabbenaggine di farlo con Graziani, è un autentico suicidio. A questo punto, il Torino aveva già vinto ed aspettava con tranquillità la fine, anche se i suoi difensori sembravano a volte troppo disinvolti. Ed a forza di disinvoltura, proprio all'ultimo minuto, arrivava per Zecchini una sterile soddisfazione, che lo ripagava in parte (ma In minima parte) delle tre reti segnate da Graziani. Corner per i sampdoriani, Tuttino batte corto per Saltutti che manda al centro, dove Zecchini supera tutti e mette in rete di testa. Finisce cosi, ed è una gran bella vittoria del Torino, dimostratosi sicuro e sempre padrone della situazione. Una giornata nella quale ha molto raccolto ma ha anche molto regalato. Le due reti che ha incassato, con un pizzico di cautela In più, si potevano evitare. Stavolta non è un dramma, tutto è filato liscio, ma sarà bene fare più attenzione: perché i regali, a gioco lungo, possono portare a spiacevoli sorprese. Disinvoltura si, ma cerchiamo di non esagerare. Non c'è sempre la Sampdoria di fronte. |
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