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Comunale |
20/02/1977 |
h.15.00 |
TORINO - BOLOGNA 1-0 (1-0) Torino: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Cazzaniga, Butti, Garritano. All.: Radice. Bologna: Mancini, Roversi, Valmassoi, Cereser, Cresci, Maselli, Nanni, Massimelli, Clerici, Pozzato, Chiodi. A disposizione: Adani, Battisodo, Grop. All.: Cervellati. Arbitro: Casarin di Milano. Reti: Graziani 42'. Spettatori: 36.027 di cui 16.498 abbonati e 19.529 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 21 febbraio 1977] Il Toro di Radice batte il Bologna, ma al Comunale l'entusiasmo si accende - e prende la espressione di boato - soltanto quando il Genoa manda la palla nella rete di Zoff e la radio lo comunica. Nella giornata, dell'ennesimo sorpasso, insomma, i tifosi del Torino non hanno assistito al martellare del Toro, alla grandinata di reti che .avevano messo in preventivo. Soltanto la ormai scontata palla di Graziani e fa uno a zero, con qualche brivido nel primo tempo ed un finale -che non è nel copione del granata, costretti dalle: circostanze a tener d'occhio l'orologio, con una gran voglia che la partita finisse. Non è stata, insomma, una prestazione esaltante, piuttosto una gara che, pur finendo come doveva finire, ha tenuto Radice col fiato sospeso è che probabilmente non lo ha soddisfatto del "tutto. Prima di esprimere un giudizio anche vagamente negativo sul Torino, però, sarà bene esaminare alcuni particolari. Che a "Genova, domenica scorsa, la squadra abbia giocato a ben altro livello, è un. fatto. Ma è altrettanto evidente che le circostanze erano cambiate: il Bologna ha un bisogno disperato di punti e si danna per ottenerli, logico che arrivi al Comunale - contro i campioni d'Italia, in una trasferta quindi proibitiva - dopo averle studiate tutte. Cosa che significa, poi, cercare di portare a casa lo zero a zero e comportarsi di conseguenza, cercando di adattare il Torino al proprio ritmo ed alle proprie intenzioni. Tutto sommato, il Bologna c'è riuscito e proprio qui sta il demerito dei granata, i quali sono riusciti soltanto a tratti ad imporre le loro superiori qualità. Bravissimi nei primi venti minuti, quando il loro pressing è stato quello solito, si son poi fatti gelare da un'incursione di Pozzato, si sono ripresi con il gol di Graziani, hanno tremato per il palo di Clerici. Troppi alti e bassi, segno che il Bologna è riuscito in qualche modo a tamponare e non ha permesso che troppo di rado al Torino di dilagare.. Questa, comunque, è una partita senza storia e. non si presta ad interpretazioni, sia negative che positive. Se il Torino avesse bissato il gol (come meritava) la vittoria sarebbe stata considerata limpidissima, senza rughe. Avendo sbagliato il raddoppio, con il Bologna che si muoveva abbastanza bene, ecco che affiora qualche perplessità. Anche nella giornata von limpidissima - sul piano della manovra corale - i granata hanno avuto comunque sprazzi e uomini ad altissimo livello. La citazione spetta certamente a Graziani, autore del gol, ma non soltanto di questo. Il centravanti (e sembrava che non dovesse giocare!) ha dato un'autentica lezione sul calcio moderno e sul come lo deve interpretare una ''punta'' che non guardi esclusivamente al gol. E' andato a cercarsi il pallone da tutte le parti (e l'ha sempre trovato) l'ha portato avanti, ha scambiato, si è trovato puntuale a tutti gli appuntamenti. La rete, (43') è stata un capolavoro di tempismo: Claudio Sala ha battuto una punizione dalla sinistra e Graziani ha incornato di testa, senza dar scampo al portiere. Subito dopo, il centravanti ha messo nuovamente la palla in rete, ma l'arbitro ha annullato perché aveva fischiato un precedente fallo di Valmassoi su Claudio Sala. Il quale poeta ha fatto le cose deliziose di sempre, ma in tono leggermente minore. Maltrattata, stretto, abbracciato, buttato a terra, come sempre succede, ha inventato buone, azioni, ma certo meno deliziose e sconcertanti del solito. Tanto che la difesa del Bologna (con il solito Cereser un po' troppo arcigno re ne sa qualcosa Salvadori) si è potuta difendere con qualche efficacia. Nel primo tempo, il Bologna aveva avuto l'occasione per il colpo clamoroso: al 23', per uno scatto fuori tempo delle marcature, Nanni poteva dare il pallone a Pozzato, liberissimo davanti a Castellini. Sembrava fatta, ma c'erano un paio di granata in recupero e Pozzato deve averne sentito il 'fiato, tanto da tirare affrettatamente alto, con un pallonetto maldestro. Altro grosso tentativo di Clerici ad un quarto d'ora dalla fine: punizione battuta da Cereser, testa di Chiodi, palla che si stampa sulla traversa e finisce fuori. Se si eccettua una bella respinta di Castellini su colpo di testa di Valmassoi, le azioni offensive del Bologna si esauriscono. Mentre per il Torino bisogna registrare il colpo di testa di Pulici a lato (59') il pallone di Claudio Sala che finisce fuori a porta vuota (68') il gran tiro di Zaccarelli al volo che supera il portiere ma che Cereser respinge sulla linea. Insomma, sul piano delle occasioni mancate il Torino supera abbondantemente l'avversario e legittima quindi la striminzita vittoria. Non è sempre facile giocare e convincere nel nostro campionato e prevediamo che il forino - e la Juventus - troverà spesso squadre tipo Bologna sulla sua strada. Squadre che vogliono il punto e non cercano il gioco, ottenendo il risultato di frenare anche l'iniziativa di chi vorrebbe giocare un buon calcio. Il Torino, però, dovrà cercare di non cadere in certe trappole e di essere sempre se stesso: squadra da pressing continuo, non da quarti d'ora isolati. Non è nel suo stile, non si diverte. |
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