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Comunale
04/09/1977
h.17.00
TORINO - GENOA 1893 2-1 (2-1)
Torino
: Terraneo, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Santin (al 54' Gorin), Sala C., Zaccarelli, Graziani, Butti, Pulici. A disposizione: Castellini, Pileggi, Azzi, Garritano. All.: Radice.
Genoa 1893: Gerardi, Secondini, Maggioni, Onofri (al 38' Mendoza), Berni, Ogliari, Damiani, Arcoleo, Pruzzo, Castronaro, Ghetti (all'82' Rizzo). A disposizione: Tarocco, Maggioni, Urban. All.: Simoni.
Arbitro: Michelotti di Parma.
Reti: Damiani 4' (G), Butti 13' (T), Pulici 40' (T).
Spettatori: 35 mila circa di cui 32.485 paganti per un incasso di 95.077.800 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 settembre 1977]
Il Torino di Gigi Radice ha finalmente rotto l'incantesimo e si è qualificato alla fase finale di Coppa Italia, ma quanta sofferenza per il pubblico. C'erano 40 mila spettatori per lo spareggio con il Genoa e solo al fischio finale di Michelotti essi hanno avuto la certezza che il Torino era riuscito a sfatare un luogo comune: quello che le squadre allenate da Radice (fatta eccezione per il Monza nel lontano 1970-71) vengono eliminate al primo turno di Coppa. Costretti a giocare In salita, per un bellissimo gol di Damiani messo a segno dopo appena quattro minuti, i granata hanno ridimensionato le ambizioni del Genoa con lo spettacolare uno-due di Butti e Pulici ma poi hanno anche corso del rischi, amministrando faticosamente il vantaggio fino in fondo. Solo a sprazzi il Torino ha sfoderato il suo pressing irresistibile: evidentemente la squadra ha un po' risentito della fatica sostenuta nella doppia trasferta in Puglia, del pomeriggio afoso e del fatto che la forma di qualche granata è ancora imperfetta. Ciò spiega perché l'azione del Torino ha difettato di continuità. Senza nulla togliere alla positiva prestazione di Butti, riteniamo che Pecci sia una tessera indispensabile nel mosaico del Torino. Ieri Zaccarelll, fra i migliori, ha dovuto improvvisarsi regista ma, pur avendo un maggior dinamismo, non possiede il senso della posizione di Pecci. Zaccarelli è un interno a tutto campo che sa inserirsi a sorpresa nei corridoi per rifinire o per concludere direttamente: nell'ultima mezz'ora ha dovuto retrocedere, con buoni risultati, nel ruolo di libero perché Santin, sofferente per un'indisposizione gastrica, appariva in difficoltà. Pulici è già in forma: dopo aver propiziato il gol di Butti con un colpo di tacco smarcante, ha siglato, di sinistro al volo, il punto del 2-1 e in apertura di ripresa ha colpito un palo a portiere battuto. Graziani, al quale Berni ha montato una sorveglianza spietata, si è mosso molto, ha corso anche a vuoto ma ha concluso poco: il vero Graziani si vedrà in campionato. Claudio Sala ha fornito il passaggio del 2-1 a Pulici e altre preziose rifiniture ma, per eccesso di perfezionismo, ha indugiato oltre il lecito In un palo di occasioni mancando l'appuntamento con il gol. Patrizio Sala non ha ancora la marcia In più del suol momenti più esaltanti ma assicura già una buona spinta sulla fascia laterale destra. Al Genoa bastava il pareggio e Simoni, non potendo disporre dell'infortunato Sillpo, aveva rinunciato anche a Basilico per irrobustire il pacchetto di centrocampo con lo spostamento di Ghetti finta ala. Il contropiede restava l'unica arma offensl va dei rossoblu. E proprio su azione di rimessa il Genoa si portava In vantaggio al 4'. Un lungo lancio di Secondini era agganciato con il destro, in acrobazia da Damiani: la prodezza dell'ex Juventino coglieva di sorpresa Danova che non riusciva ad impedirgli di freddare Terraneo con un violento destro radente, angolatisssimo, sferrato appena dentro l'area. Un gol stupendo, degno del Riva d'altri tempi, che ammutoliva l'ammirata platea. Il Genoa rinsenava ulteriormente le fila ed i granata si gettavano rabbiosamente all'arrembaggio cercando di aggirare dall'esterno l'ostacolo. Sfioravano il pareggio all'11': slalom vincente di Claudio Sala sulla sinistra e traversone sotto porta per Graziani che, in spaccata, mancava d'un soffio l'impatto con il pallone davanti a Girardi. Tre minuti dopo il Torino segnava. Patrizio Sala allungava verso Pulici che di tacco smistava sul centro per lo smarcato Butti che insaccava. Al 20' Claudio Sala sciupava una favorevole occasione. Su rilancio di Mozzini, il poeta saltava come birilli due difensori poi, anziché tirare, cercava di toreare anche Girardi che, con un balzo disperato, si opponeva deviando in corner. Dalla bandierina lo stesso Claudio Sala indirizzava sul centro: Girardi mancava la presa ma poi recuperava parando sulla linea il debole tiro di Graziani. Il Torino cercava con troppa Insistenza la testa di Graziani ma Berni vigilava. Poi Onofri s'infortunava (38') alla gamba sinistra in uno scontro con Santin e Simoni faceva entrare Mendoza arretrando Arcoleo come libero. Il Torino accelerava e al 41', da uno spunto di Claudio Sala, scaturiva gol decisivo: Il capitano, servito da Patrizio Sala, s'involava sulla sinistra e dalla linea di fondo pennellava un bel cross che Pulici, al volo di sinistro, rovesciava in rete bruciando Maggioni e Girardi. In apertura di ripresa, Salvadori smistava su Pulici che, dal limite, sparava in porta: la palla superava Girardi ma colpiva in pieno la base del palo. Era l'ultimo acuto del Torino. Il Genoa, non avendo più nulla da perdere, abbandonava la tattica ostruzionistica alla ricerca del pareggio. Terraneo evitava il gol (3') parando un insidioso pallonetto di Damiani. Al 6' una volèe di Pruzzo s'impennava oltre lo traversa. Poi Radice sostituiva Santin con Gorin che si occupava di Secondini mentre Zaccarelli diventava libero. La difesa granata, malgrado il prodigarsi di Zaccarelli, accusava qualche battuta a vuoto ma il Genoa non ne approfittava. Dopo una ammonizione ad Ogllari, Claudio Sala si produceva in un magistrale spunto personale, ma Graziani e Pulici, troppo vicini, non raccoglievano l'invitante traversone. Era il Genoa a sfiorare il gol al 39': Mendoza sballava la conclusione. Poi toccava a Claudio Sala (pure lui ammonito da Michelottl per fallo di reazione) a concedersi un dribbling di troppo ed a consentire a Girardi di rimediare. La partita si concludeva con una rovesciata fuori bersaglio di Graziani. Il pubblico accoglieva il successo senza esultare, ma con un sospiro di sollievo.