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Comunale
18/09/1977
h.16.00
TORINO - PESCARA 2-0 (1-0)
Torino
: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Zaccarelli, Sala C., Pecci, Graziani, Butti, Pulici. A disposizione: Terraneo, Gorin II, Garritano. All.: Radice.
Pescara: Piloni, Motta, Santucci, Zucchini, Andreuzza, Galbiati, Cinquetti, Repetto, Orazi (al 71' Prunecchi), Nobili, La Rosa. A disposizione: Pinotti, Mancin. All.: Cadé.
Arbitro: Panzino di Catanzaro.
Reti: Pecci 17', Graziani 69'
Spettatori: 35.546 di cui 15.975 abbonati e 19.571 paganti per un incasso di 48.241.200 lire.
Note: Giornata primaverile, terreno in ottime condizioni. Ammoniti C.Sala, Graziani, Orazi e Repetto.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 settembre 1977]
Primi due punti sudati per il Torino: con un 2-0 all'inglese, secondo copione, ha liquidato il combattivo Pescara e continua ad essere il più attendibile inseguitore di una Juventus che ha fatto bottino pieno anche a Napoli. Non è stata una prova esaltante quella dei granata, ma è bastata per riprendere la giusta cadenza dopo l'iniqua sconfitta di Roma: un gol per tempo, autori Pecci e Graziani, hanno permesso alla squadra di Radice di conquistare una meritata vittoria, indispensabile per la classifica e per il morale. Dovendo scegliere fra Butti e Patrizio Sala per far posto a Zaccarelli - che rientrava dopo la pausa forzata nel mercoledì di Coppa Uefa -, Radice ha preferito escludere Santin che all'Olimpico non era apparso nelle migliori condizioni. Così Zaccarelli si è presentato, per la prima volta in una gara casalinga di campionato, come libero (era già stato utilizzato in questo ruolo al Comunale nella vittoriosa amichevole con la Cecoslovacchia). Non era affatto una mossa azzardata: come soluzione d'emergenza, Zaccarelli libero è una garanzia ma, potendo contare su Caporale o su un Santin in forma, non si può rinunciare all'anconetano come mezz'ala. Ieri, specie nel primo tempo, il Torino ha avvertito.. L'assenza di Zaccarelli a centrocampo. Il movimento frenetico del Pescara aveva messo in difficoltà il reparto mediano granata che offriva dei corridoi ai ficcanti inserimenti di Zucchini, Cinquetti e del libero Galbiati. Il Torino non riusciva ad applicare il solito pressing. La ragnatela studiata da Cade invischiava la manovra granata bloccandola sulle fasce laterali dove Patrizio Sala, sulla destra, era ben controllato da Santucci e Claudio Sala, sulla sinistra, trovava nel falloso Orazi un deciso oppositore. Pecci e Butti non avevano sbocchi per progettare il gioco e le distanze con le punte si allungavano favorendo l'interdizione degli spigolosi abruzzesi sotto lo sguardo a volte troppo tollerante di Panzino che aveva ammonito Claudio Sala al primo fallo innervosendo i granata e indisponendo il pubblico. Era stato il Pescara, in avvio, a creare la prima palla gol su azione di rimessa promossa da Cinquetti, proseguita da Repetto e conclusa da Zucchini con un tiro di poco fuori bersaglio. Il Torino replicava al 9': Claudio Sala si liberava sulla sinistra di Orazi ed effettuava un tiro-cross che Piloni, in tuffo, deviava sui piedi di Patrizio Sala; il mediano ribatteva in rete ma, sulla linea, con il portiere fuori causa, Motta intercettava di testa in angolo. All'11' toccava ad Orazi finire sul taccuino dell'arbitro per una scorrettezza ai danni di Claudio Sala. Il Torino stentava ad assumere le redini del gioco anche se Pulici (14') impegnava Piloni con un violento sinistro. Al quarto d'ora Castellini era chiamato al lavoro da Repetto: il portiere respingeva il bolide ravvicinato. I granata sbloccavano il risultato al 17'. Per un fallo su Pecci l'arbitro concedeva una punizione dal limite al Torino. Mozzini esplodeva un gran sinistro che Piloni deviava con bravura in angolo. Dalla bandierina Claudio Sala calibrava il traversone sotto porta dove Graziani incornava trovando Santucci pronto a respingere sulla linea; la palla si alzava a candela e, prima che Piloni se ne impossessasse, l'opportunista Pecci la insaccava con un tocco di testa. La partita si vivacizzava. Il Pescara, tutt'altro che rassegnato, continuava a lottare. Panzino ammoniva Repetto per un fallacelo su Pecci (18'). Il Torino cercava il colpo del ko ma il gioco non era fluido. Solo sui calci piazzati o sui corners, i granata minacciavano seriamente Piloni, come alla mezz'ora quando il portiere si salvava in angolo su sventola di Pulici. La prima frazione si chiudeva con una buona occasione sciupata da Butti a lato. Il pubblico applaudiva una bella e pericolosa trama del Torino al 47'. Una punizione di Claudio Sala (che si era spostato a destra) era mala mente corretta di testa da Andreuzza che serviva Graziani. Il centravanti, da fondo campo, pennellava un cross per Pulici che di testa superava Piloni ma Andreuzza, rimediando al precedente errore, evitava il gol respingendo sulla linea. Sullo slancio il Torino - che aveva preso le misure al Pescara, e macinava finalmente gioco - metteva alle corde gli avversari. Al 59' Graziani, servito da Pulici, veniva agganciato in area da Zucchini ma Panzino che aveva visto giusto, ignorava il penalty ed ammoniva il centravanti granata per proteste. Sugli sviluppi del corner battuto da Claudio Sala, prima Pulici e poi Graziani trovavano Piloni piazzato sui loro tiri-gol. Un altro gran tiro di Patrizio Sala era deviato da Piloni al quale l'aria di casa giova parecchio. Tuttavia, al 70' Piloni capitolava per la seconda volta su invenzione di Claudio Sala: il capitano inscenava uno slalom irresistibile evitando Orazi, Zucchini e Andreuzza, poi scambiava con Graziani, si portava sul fondo e scodellava sul centro, come su un piatto di argento, una comoda pallagol che Graziani non aveva difficoltà a trasformare. A questo punto Cade sostituiva l'affaticato Orazi con Prunecchi ma ormai il Torino aveva in pugno la situazione. Il rendimento di Pecci cresceva a vista d'occhio e ne beneficiava tutta la squadra. Zaccarelli si consentiva alcune sortite ed i granata sfioravano altre marcature: all'84' con Graziani che concludeva oltre la traversa, all'88' con Pecci, all'89' con Claudio Sala e al 90' con Pulici ma Piloni era felicemente piazzato.