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Menti
25/09/1977
h.16.00
L.R.VICENZA - TORINO 0-0
L.R.Vicenza
: Galli, Lelj, Callioni, Lorini, Prestanti, Carrera, Filippi, Salvi, Rossi, Faloppa, Vincenzi. A disposizione: Piagnerelli, Briaschi, Malisan. All.: Fabbri.
Torino: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Zaccarelli, Sala C. (al 46' Gorin), Pecci, Graziani, Butti, Pulici. A disposizione: Terraneo, Garritano. All.: Radice.
Arbitro: Bergamo di Livorno.
Reti: -
Spettatori: 20.686 di cui 8.866 abbonati e 11.820 paganti per un incasso di 68.569.000 lire.
Note: Bella giornata di sole, discreto il terreno di gioco. Ammoniti Pecci, Pulici e Lelj, calci d'angolo 5-5.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 26 settembre 1977]
Un punto sofferto - il primo in trasferta - e un passo indietro sul piano del gioco: Il Torino di Vicenza è parso irriconoscibile, la controfigura dalla squadra che, nelle ultime due stagioni, aveva dato spettacolo, toccando vertici di rendimento esaltanti. Nervosi, imprecisi e tatticamente irrazionali, i granata hanno addirittura rischiato la sconfitta. Toro incapace tanto di contenere l'iniziativa degli avversari quanto di imporla in fase di attacco. Il trainer, durante la partita, si agitava in panchina, durante la ripresa ha allargato le braccia verso Graziani come per chiedergli cosa stava succedendo. Non è facile analizzare la metamorfosi negativa subita dal Torino. S'è iniziato un processo involutivo oppure la squadra è ancora choccata dalla sconfitta-beffa di Roma al punto da non credere più in se stessa? Sono domande in attesa di risposta. Una cosa è certa: un meccanismo che appariva perfetto (o quasi) s'è improvvisamente inceppato e la brutta prestazione di Vicenza cancella i progressi denunciati con il Pescara. La squadra è entrata in una specie di crisi psicologica più che di problemi tecnico-atletici. Il pressing è blando o inesistente, il centrocampo ha poche idee e le punte, prive di munizioni, non sparano più. Lo 0-0 di Vicenza si spiega così, senza dimenticare la puntigliosa gara dei blancorossl che, al tirar delle somme, si sono resi più pericolosi del Torino (e reclamano anche un sospetto calcio di rigore non accordato nel primo tempo per un presunto fallo di Salvadori al danni di Rossi), anche se per i due portieri non c'è stato un gran lavoro da svolgere poiché il pallone stazionava prevalentemente a metà campo. Il Torino si è lasciato imbrigliare dalla tattica accorta dei vicentini. I centrocampisti granata portavano la palla anziché smistarla di prima ma, a loro parziale giustificazione, bisogna dire che il movimento e gli smarcamenti sulle fasce laterali non avvenivano con tempestività, facilitando il recupero degli oppositori. Il gioco confluiva con perniciosa insistenza sulla sinistra, dove operava Claudio Sala, al quale l'ex-granata Calloni concedeva rarissimi spunti di profondità. Sul centro-sinistra si creavano intasamenti, ammassamenti e, qualche volta, Pulici e Graziani entravano in collisione, scattando nello stesso momento sulle rare traiettorie e rubandosi spazi a vicenda. Pulici più di Graziani, cercava di giocare in funzione della squadra, ma i suoi servizi non sempre erano felici. Inoltre non veniva quasi mai sfruttato il settore destro, dove Patrizio Sala indugiava a infilarsi (nella ripresa l'ha fatto, ma è stato poco servito). Nel gioco delle marcature, Il Torino agiva spesso a zona nel settore centrale. Il vivacissimo Filippi, muovendosi a tutto campo, scompaginava i piani granata: a turno lo contrastavano Butti, Patrizio Sala e Salvadori, il quale godeva anche di una certa libertà ma non sapeva trarne profitto, limitandosi ad arginare più che a collaborare alle offensive. L'unico che tentava - come d'altra parte rientra nel suol compiti - di abbozzare la manovra era Pecci, ma non trovava sbocchi. La stessa difesa appariva meno sicura malgrado l'impegno di Zaccarelll che si prodigava per tamponare: gli incroci tra Rossi e Vincenzi mettevano in difficoltà Danova e Mozzini. Il Lanerossi Vicenza aveva cominciato con un po' di timore reverenziale. Il Torino (4') su violenta punizione di Patrizio Sala effettuava la prima conclusione di poco fuori bersaglio. Poi i padroni di casa producevano la loro sfuriata collezionando un palo di corner. Vincenzi, al 9', Indirizzava una gran volée a fil di palo che Castellini, con un balzo, deviava con i pugni in angolo. Sulla susseguente azione, Rossi, contrastato da Salvadori, cadeva sul terreno in piena area, ma l'arbitro non ravvisava gli estremi per la massima punizione, suscitando le proteste dei vicentini. Il Torino tentava di riorganizzarsi e, su azione di contropiede, costruiva la prima palla-gol (13'). Un bel lancio di Patrizio Sala pescava Graziani sulla destra: il centravanti si liberava di Prestanti, poi di sinistro, da felice posizione, batteva oltre la traversa. Dopo un colpo di testa di Vincenzi a lato, altra occasione per Graziani al 20': Pecci allungava sulla sinistra a Pulici, che centrava alla perfezione da fondo campo per Graziani il quale, ostacolato da Prestanti, bucava il pallone di destro. Lo scampato pericolo dava nuove energie al vicentini che, su capovolgimento di fronte, mancavano di un soffio il gol. Lorini serviva Lelj che superava Zaccarell e centrava a filo d'erba par Rossi il quale, in corsa, sparava a lato. Le azioni erano alterne, ma non fluide e spesso spezzettate sul na scere. Un tiro di Pullcl non vaniva trattenuto da Galli. Ancora Pulici, con un bel passaggio di tacco. Indirizzava a Graziani che concludeva debolmente In porta. Sul piano tecnico la gara s'impoveriva anche se il Lanerossi Vicenza, al 36', dava vita all'azione più insidiosa. Per un fallo di Danova su Rossi, l'arbitro fischiava la punizione. Calciava Salvi a parabola per Vincenzi che svettava su Mozzini, e Indirizzava la palla contro la traversa, con Castellini fuori causa. A questo punto la gente capiva che il Lanerossi non avrebbe più perso. Al 41' Claudio Sala si produceva una distorsione alla caviglia destra e restava in campo zoppicante. Il tempo si chiudeva con una punizione di Zaccarelll oltre la sbarra trasversale. Dopo l'intervallo il Torino sostituiva l'infortunato Claudio Sala con Gorln. L'ex vicentino si piazzava su Faloppa, mentre Patrizio Sala si spostava su Callloni, cercando di liberarsi sulla destra. Ed era proprio In quel settore che si sviluppava l'ultima occasione per il Torino (4'). L'azione era promossa da Pecci per Graziani che serviva Pulici: perfetto l'assist di Paolino, sulla destra, verso il libero Butti che sparava a rete, ma la palla si impennava finendo nei popolari. Al 13' I vicentini pretendevano un penalty per un presunto mani di Zaccarelli in area: ma questa volta l'arbitro Bergamo aveva visto giusto. Gli animi si scaldavano, sugli spalti i tifosi del Torino davano vita ad una disputa con quelli vicentini: i danni si limitavano agli striscioni che finivano in brandelli e a qualche ammaccatura. Anche In campo c'era nervosismo: Pecci altercava con Lelj, poi subiva un fallo da Filippi e reagiva platealmente con un calcio, buscandosi l'ammonizione. Anche Pullcl e Lelj, poco dopo, finivano sul taccuino dell'arbitro. Gorin, intanto, cercava di vivacizzare il gioco, a volte concludendo con precipitazione, ma doveva preoccuparsi soprattutto di difendere. Proprio allo scadere l'arbitro non concedeva la regola del vantaggio al lanciato Salvi è decretava la fine della partita tra le disapprovazioni del pubblico che fischiava sonoramente i granata, applaudendo i vicentini. Il Lanerossi si è riscattato, adesso tocca al Torino che mercoledì giocherà in formazione rimaneggiata a Cipro (non ci sono problemi per la qualificazione dopo il 3-0 dell'andata) e poi riceverà l'Inter al Comunale.