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Maksimir |
02/11/1977 |
h.20.30 |
DINAMO ZAGREB - TORINO 1-0 (1-0) Dinamo Zagreb: Stincic, Vujadinovic, Tucak, Mustedanagic, Novoselak, Bogdan, Senzen, Brucic, Cerin, Zajec, Bonic (al 57' Zupetic). A disposizione: Sarovic, Vujadinovic, Kuze, Bobinac. All.: Belin. Torino: Terraneo, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Rottoli, Gorin, Santin, Pileggi, Butti. All.: Radice. Arbitro: Azim Zade (Unione Sovietica). Reti: Senzen 24'. Spettatori: 52.500 circa di cui almeno 2.000 al seguito del Torino. Note: In extremis l'arbitro Zade sostituisce l'indisponibile Yushka. Ammoniti Caporale, Bodgan, Graziani, Mustenadagic, Mozzini e Zaccarelli. Cronaca [Tratto da La Stampa del 3 novembre 1977] Un Graziani semplicemente stupendo per classe e abnegazione, un Terraneo che si è pienamente riscattato nella bolgia del "Maksimir", un Mozzini forte nelle mischie addosso al pericolosissimo Cerin, poi tutta la squadra da elogiare per abnegazione collettiva al di là delle pecche del singoli: così il Torino ha limitato i danni nel ritorno con la Dinamo e la sconfitta per 0-1 di questa sera non intacca il 3-1 dell'andata. I granata passano così gli ottavi di finale della Coppa Uefa, dopo aver ipotecato il turno con la bella prima ora di gioco disputata quindici giorni or sono al Comunale, quando la loro superiorità sui blu di Zagabria è risultata nettissima, anche se poi rovinata dall'inopinato calo in chiusura del match. Stasera il grande merito del Torino è stato quello di non subire mai senza reazioni la pressione avversaria, di non essersi mai votato alla difesa e di aver accettato questa situazione soltanto nel rari periodi di gioco in cui la squadra di Belin ha espresso la sua maggiore spinta. Davvero una grossa squadra questa Dinamo, senza punti deboli sul piano tecnico, questa sera finalmente espressi ad alto livello anche sul piano del ritmo. Semmai, l'età media piuttosto giovane nega alla squadra l'esperienza necessaria per competizioni del genere, quell'esperienza di cui invece il Torino ha fatto tesoro per contenere il punteggio passivo nel limiti accettabili. E' chiaro che dopo il gol di Senzen la partita è diventata molto difficile per i granata. Passare dall'1-0 al 2-0 in una partita così combattuta, giocata sul terreno umido, con la palla scivolosa, era molto facile. Tutta la squadra ha risposto bene come complesso. E' mancato nel coro generale, che pure ha avuto alti e bassi di rendimento, Claudio Sala. Il capitano è stato affrontato con energia e intelligenza da Tucak, un difensore che non ha bevuto le finte dell'avversario, e il resto l'ha fatto l'arbitro, non accettando il dribbling a volte troppo vigoroso e scomposto del granata. Ma Sala è ampiamente scusato: aveva la febbre, ha voluto giocare lo stesso. Sessantamila spettatori hanno accolto sulle gradinate dello stadio Maksimir i granata e i blu della Dinamo per una serata di calcio molto sentita in tutta la Croazia, regione della quale Zagabria è la capitale. Una novità in extremis: l'arbitro, sempre sovietico, non è l'annunciato Yushka, bensì Azimzade. Del cambio non erano stati avvertiti neppure i dirigenti del Torino, il signor Azimzade è arrivato al posto del collega preceduto da un telegramma della Federazione sovietica alla Dinamo. La Coppa Uefa davvero è piena di sorprese. La Dinamo è partita in avanti di scatto al fischio d'avvio, subito Senzen ha avuto una palla favorevole ed è stato bravissimo Salvadori a sventare la minaccia recuperando di slancio. Già al primo contrattacco granata si è visto di che pasta fosse l'arbitro sovietico. Ha lasciato che Grazlani, in vantaggio e lanciato verso la rete, venisse atterrato nettamente alle spalle da Bogdan, alle soglie dell'area. E la conferma si è avuta un attimo dopo, questa volta a favore del Torino, quando Zajec è entrato in area in dribbling e ha subito, senza che Azimzade battesse ciglio, una durissima carica di Patrizio Sala che valeva per lo meno una punizione per ostruzionismo. Terraneo è dovuto entrare in azione al quarto minuto e se l'è sbrigata subito con successo su un corner dalla destra; poi è andato via Senzen, ancora una volta molto incisivo, e la sua botta è finita sulla rete esterna. Un brivido per il Torino al 5': una ammonizione a Caporale per entrata fallosa su Brucic ha fatto ritornare i vecchi fantasmi di Dusseldorf, ma l'arbitro sovietico si è subito dimostrato imparziale ammonendo poi, via via, nel corso del primo tempo, Bodgan, Graziani, Mustenadagic e Mozzini, quest'ultimo per un fallo veramente ridicolo, ovvero un guadagno di due-tre metri in una rimessa laterale. Ai previsti attacchi degli jugoslavi, il Torino ha cercato di rispondere con l'unica tattica possibile, ovvero non rinunciando mai al gioco, senza ovviamente poter affondare i suol colpi di rimessa per la reale forza della Dinamo, che questa sera ha confermato le notevoli doti tecniche del singoli e l'ottimo gioco di squadra. Al quarto d'ora è riuscito comunque al granata un bel contropiede. La palla ha viaggiato da Claudio Sala a Grazlani, quindi a Salvadori e a Garritano, ancora a Graziani, la cui botta è finita contro il portiere Stincic, uscito fuori dai pali a chiudere lo specchio della porta. Sullo slancio, il Torino ha insistito. Scambio tra Grazlani e Sala, cross: Patrizio Sala e Garritano sono saltati di testa sulla sfera, il secondo l'ha deviata sul fondo. Un errore di Claudio Sala, questa sera piuttosto deludente, ha dato via libera al contropiede della Dinamo; la palla ha viaggiato da Brucic a Mustenadagic e Terraneo ha dovuto uscire molto bene per sbrigarsela in angolo e sul corner è uscito con sicurezza in mischia a respingere. La Dinamo ha intuito il buon momento e ha insistito in avanti, passando in vantaggio al 24' con Senzen. La azione è stata impostata sulla sinistra da Novoselac, il quale ha lanciato davanti a sè Bonic, sul cui cross dal fondo all'lndietro Senzen è entrato molto bene controllando la palla per spedirla con un rasoterra alla destra di Terraneo. Nell'azione si è infortunato Zaccarelli, che è rimasto a terra, ma ha subito ripreso dopo le rapide cure del dottor Boccardo. Sullo slancio, la Dinamo ha insistito; il Torino ha attraversato un momento difficile e non è riuscito a contrastare con efficacia a centrocampo la manovra degli avversari. Al 34' l'arbitro ha lasciato correre un evidentissimo fuorigioco di Brucic, e per fortuna Caporale è riuscito a recuperare in extremis sulla mezzala avversaria. I granata si sono scossi cercando sempre di mantenere il più possibile il controllo del pallone, e al 40' hanno condotto una buona manovra. La palla è filata da Pecci a Zaccarelli in un corridoio libero. La difesa ha avuto una incertezza e Zac ha battuto forte, ma sul portiere Stincic. Una palla-gol non sfruttata. In apertura di ripresa i granata hanno avanzato le loro linee, ma sono stati subito indotti a maggior prudenza da un contropiede jugoslavo. E' andato via Cerin sulla destra in un varco libero della difesa granata e, obbligato dalla uscita di Terraneo, ha piazzato una botta forte che si è persa sul fondo a fil di montante. In risposta ad alcuni rallentamenti della Dinamo, obbligata a prendere fiato fra un'offensiva e l'altra, il Torino è riuscito a portare alcuni contropiede efficaci, su uno dei quali Garritano ha avuto una palla favorevole, ma un po' lunga, per il suo intervento per il tiro. Sul capovolgimento di fronte Mozzini ha respinto alla meglio in mischia un centro dalla sinistra, si è liberato Cerin per il tiro e Caporale è stato bravissimo a chiudere in spaccata respingendo la botta. La replica del granata è stata immediata, Patrizio Sala è partito sulla sinistra, ha centrato per Garritano il quale è stato spintonato al momento del tentativo di deviazione. Pochi minuti dopo, Garritano è andato via da solo in posizione centrale, è stato atterrato dieci metri fuori dall'area e la botta su punizione di Graziani ha mandato la palla a perdersi sul fondo a filo di montante. La Dinamo, ripreso fiato, si è nuovamente portata all'offensiva, sospinta dal pubblico, anch'esso allo stremo delle energie per i grandi cori d'incitamento, al 33', in mischia, si è infortunato Zaccarelli, ha tardato l'uscita dal terreno e l'ineffabile arbitro sovietico ha immediatamente estratto il cartellino giallo delle ammonizioni. Così, per colpa di questo direttore di gara regalato in extremis dalla Federazione sovietica, il Torino chiude questa partita di Coppa con quattro ammoniti, malgrado l'andamento del gioco non abbia affatto giustificato provvedimenti in serie di questo tipo. Zaccarelli si è ripreso, è tornato a far argine sulla linea di Pecci e di Patrizio Sala. La Dinamo si è lanciata in avanti con le ultime energie, Terraneo con due o tre uscite sbrigative ha risolto situazioni pericolose davanti alla propria porta. Al 38' una botta da lontano di Brucic è finita sul fondo. In risposta è andato via in contropiede Caporale e sul suo cross dalla sinistra un tentativo di palleggio aereo di Garritano, che cercava di liberarsi per il tiro, è stato interrotto da un astuto colpetto di pugno di Tucak, senza che il signor Azimzade si accorgesse di nulla. Gli ultimi minuti sono stati una vera battaglia, con la Dinamo che si lanciava in avanti a testa bassa e che al 44' ha avuto ancora una palla favorevole capitata a Senzen in mischia, senza che però l'ala destra riuscisse a controllarla, mentre i granata cercavano di allontanare il gioco dalla propria area. |
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