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Comunale
18/12/1977
h.14.30
TORINO - MILAN 1-0 (0-0)
Torino
: Terraneo, Danova, Salvadori, Gorin, Santin, Caporale, Sala C., Sala P., Graziani, Butti, Pulici. A disposizione: Rottoli, Pileggi, Garritano. All.: Radice.
Milan: Albertosi, Sabadini, Maldera, Collovati (all'85' Calloni), Bet, Turone, Tosetto, Morini, Bigon, Rivera, Buriani. A disposizione: Rigamonti, Antonelli. All.: Liedholm.
Arbitro: Menegali di Roma.
Reti: Pulici 62'
Spettatori: 51.616 di cui 15.975 abbonati e 35.641 paganti per un incasso di 119.607.100 lire.
Note: Bellissima giornata di sole nonostante il freddo. Ammoniti Sabadini, C.Sala, Morini e Salvadori.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 dicembre 1977]
Torino-Milan a due volti, ma con un personaggio sempre alla ribalta: Giuliano Terraneo, ventiquattro anni, portiere baffuto e sereno, che nel primo tempo dice no una, due, tre volte ad una capolista padrona del campo per saggezza tattica e nerbo atletico, e nella ripresa - ancora baluardo inattaccabile di una squadra granata finalmente lucida e sicura - salva l'uno a zero concretato poco prima da Pulici parando il rigore calciato da Rivera. Terraneo numero uno in campo, quindi, non solo di maglia, in una partita drammatica, più tesa ed emozionante del derby che era parso bloccato dalle reciproche preoccupazioni difensive. Il Torino poteva andare sotto nel primo tempo nel risultato, e non solo nel gioco, ed il Milan avrebbe meritato senza dubbio il vantaggio di un gol per la sicura Impostazione di squadra dimostrata malgrado l'assenza in extremis di Capello, febbricitante. I quarantacinque minuti iniziali hanno sottolineato in modo crudo l'importanza delle assenze di Pecci e di Zaccarelli nella zona cruciale del gioco. Butti, Gorin, Salvadori e Patrizio Sala si battevano con impegno, ma troppo spesso erano saltati nei duelli dirotti. Si facevano cogliere troppo avanzati, erano presi in mezzo dal triangoli del Milan al punto da lasciare scoperta la difesa di fronte agli affondo per lo più orchestrati da Rivera, il quale finiva per essere facilitato sin troppo dagli errori del rivali. Il Milan, impietoso, variava spesso gli schemi delle sue offensive. Rinunciava senza problemi alle sgroppate di Buriani (costretto a muoversi più centralmente dall'assenza di Capello) e di Maldera ben braccato come merita un cannoniere che parte da lontano, per attaccare frontalmente. Il buon movimento di Bigon (nonostante la efficace marcatura di Santin) faceva spazio agli inserimenti di un Tosetto vivace, poi domato alla distanza dalla marcatura assidua di Danova. Il Torino era chiaramente in difficoltà. Butti rincorreva Buriani, Patrizio Sala non aveva occhi che per Maldera, Gorin partiva su Morini, per lasciarlo dopo tre minuti a Salvadori e tornarvi alla mezz'ora di gioco, lo stesso Salvadori appariva un po' frastornato, Claudio Sala preoccupato di sostenere la retroguardia finiva per lasciare troppo spazio al vivace Collovati. C'era sempre un rossonero smarcato a fare da sponda al compagno in possesso di palla, e spesso il centrocampo granata era saltato. Bastava un attacco sull'uomo fallito, per scoprire la difesa esponendola a rischi seri. Ed i guai granata aumentavano quando si avventavano i difensori avversari, senza problemi per l'inizio disastroso di Pulici e l'affanno di Graziani. Come al 7' quando si inseriva di prepotenza Turane e Bigon toccava all'indietro per Tosetto che in rovesciata metteva sul fondo. L'avvertimento diventava minaccia vera tre minuti dopo: partiva Collovati, Gorin lo anticipava ma poi perdeva la palla, raccoglieva Tosetto sul cui rapido cross Bigon di testa schiacciava bene, ma addosso a Terraneo. Il Torino non riusciva a controbattere con efficacia, ed al quarto d'ora era salvato la prima volta da Terraneo: via Bigon sulla destra, tocco in mezzo, botta di Tosetto respinta dal portiere, Maldera calciava a rete quasi a colpo sicuro ma ancora era Terraneo pronto a ribattere con un balzo felino, con salvataggio definitivo di Danova sulla linea di fondo. I granata avevano la prima reazione valida al 22', quando Butti dalla destra effettuava un lungo cross, Graziani controllava la palla di testa, poi di piede, per rovesciarla In mezzo dove Pulici non intuiva in tempo le Intenzioni del compagno ed arrivava in ritardo per la deviazione, a cinque metri da Albertosi. La partita si accendeva, si Infittivano gli scontri duri, Menegali cominciava il suo malriuscito show fischiando falli alla rovescia. Ignorandone altri come al 29' quando lasciava impunito un duro Intervento su Graziani al limite dell'area. Terraneo compiva ancora una prodezza su deviazione di Bigon, poi usciva con tempismo a chiudere sullo stesso Bigon lanciato bene da Morini. Danova doveva porre una pezza, con un tackle rabbioso e vincente su Collovati, ad una nuova manovra ficcante, centrale, del Milan, quindi era Claudio Sala a togliere letteralmente dalla testa di Tosetto una palla gol sul dischetto del rigore. Brivido per Albertosi al 37' quando Graziani gli soffiava la palla a metà della rincorsa per il rinvio, ma la difesa rossonera recuperava. Radice nell'intervallo rischiarava le idee alla truppa, ancorava Gorin ad una posizione centrale, la squadra di colpo appariva cambiata, ritrovava ordine e schemi, tornava al pressing ragionato, abbandonava i velleitari attacchi sull'avversario in possesso del pallone per muoversi con maggior calma. Il Milan di colpo accusava, Buriani era costretto a giocare indietro per raddoppiare la marcatura su un Claudio Sala scatenato. I granata Insistevano all'attacco, e andavano In vantaggio al 18' con Pulici, che riscattava una gara sino allora incolore. Graziani difendeva bene la sfera sul tre quarti, allargava per Claudio Sala che con un dribbling rientrante evitava Collovati e faceva partire un cross a mezz'altezza sui quale Pulici si avventava di testa In tuffo anticipando Bet e girando la palla dalla parte opposta dove volava Albertosi. Il vantaggio ha scatenato i granata, situazione in campo rovesciata rispetto all'inizio. C.Sala ammonito per una reazione da terra su Maldera, poi si incuneava Graziani lanciato da Pulici e Collovati lo agganciava da tergo un metro dentro l'area: e Menegali, incredibilmente, invitava a proseguire l'azione fra le giustificate proteste granata. Il Milan tentava un forcing, al 29' la difesa granata si apriva inopinatamente attorno a Bigon, che Rivera prontissimo pescava con un lancio dritto: il centravanti anticipava Terraneo, si allungava la palla verso II corner, compiva ancora un passo di corsa e poi, sbilanciato più dalla torsione per evitare il portiere che dall'urto con Terraneo, rotolava sul prato. Stavolta Menegali non aveva dubbi, era rigore. Palla sul dischetto. Rivera contro Terraneo. Il portiere si preparava con due saltelli alla Borzov, si concentrava, partiva sulla sua sinistra e andava a deviare il tocco angolatissimo del capitano rossonero. Per il Milan era finita. Il Torino trovava altre energie, ribatteva al tentativo di forcing degli uomini di Liedholm portandosi ancora In avanti, sfiorando il gol al 42', quando, al termine di un'azione Gorin Pulici Butti, era ancora Claudio Sala ad infilarsi in dribbling fra le maglie della difesa per battere di destro basso e forte: Albertosi rispondeva con una prodezza. Poi la festa granata, meritata, attorno al portiere. Per il Torino una grossa ed importante vittoria, importante per lo stop alla capolista ma soprattutto per la dimostrata capacità di ragionare, dopo un primo tempo disputato storditamente, senza rispetto degli schemi, basato su sussulti di gioco senza sbocchi, su iniziative individuali destinate a fallire. Per il Milan una battuta d'arresto che non è crollo: la squadra rossonera si è mossa bene per quarantacinque minuti, ha avuto in pugno la partita, ha trovato un grande Terraneo (che nella ripresa ha ancora neutralizzato in angolo una pericolosa botta trasversale di Bigon) ma ha anche dimostrato di poter essere contrata con successo da un avversario che non cada nella trappola rappresentata dal suo centrocampo. E mentre il Torino si avviava alla vittoria, arrivava dalla radio la notizia del gol di Tardelli a San Siro. Per la prima volta, si vedevano i tifosi granata gioire di un successo juventino. In tempi duri si fa lega.