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Comunale |
08/01/1978 |
h.14.30 |
TORINO - FIORENTINA 1-0 (0-0) Torino: Terraneo, Danova, Salvadori, Gorin, Santin, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Butti, Pulici. A disposizione: Rottoli, Mozzini, Garritano. All.: Radice. Fiorentina: Galli, Tendi, Rossinelli, Pellegrini, Galdiolo, Orlandini, Braglia, Zuccheri (al 60' Gola), Casarsa, Antognoni, Desolati. A disposizione: Carmignani, Marchi M. All.: Mazzoni. Arbitro: Casarin di Milano. Reti: Pulici 63' Spettatori: 35.363 di cui 15.975 abbonati e 19.388 paganti per un incasso di 57.000.900 lire. Note: Giornata fredda, terreno in ottime condizioni, ammoniti Braglia, Rossinelli e Tendi. Cronaca [Tratto da La Stampa del 9 gennaio 1978] Il Torino continua a far punti, ma sono più importanti ancora per i granata di Radice il recupero del gioco (lento e tormentato ma evidente, malgrado l'assenza importantissima di Zaccarelli), il ritrovamento di uno spirito di squadra del quale alla vigilia Pecci lamentava se non la scomparsa, almeno una forma di pericoloso abbandono. E' chiaro che i risultati positivi aiutano, ed aiutano anche a superare il disagio più psicologico che altro di questo periodo di emergenza, durante il quale chi gioca va in campo sempre per dimostrare qualcosa temendo di perdere presto il posto, mentre chi sta fuori recupera con preoccupazione visto il rendimento dei sostituti. La Fiorentina ha fatto il possibile per mettere i bastoni nelle ruote all'avversario, impostando una partita di pura difesa e contropiede, come è giusto del resto per una squadra sempre in cerca di ossigeno, dopo la vittoria-medicina dell'altra domenica. Contro il Napoli era stato Galdiolo a segnare il gol-successo: ieri il terzinone toscano è andato vicino a bloccare gli entusiasmi suscitati dal gol di Pulici (e dal successivo palo dell'attaccante, nel quadro di un Torino che finalmente offriva anche spettacolo) azzeccando da trentacinque metri, appena oltre la metà campo, una botta lunga e potente che andava a stamparsi sulla traversa alle spalle di Terraneo, dieci metri fuori dalla porta essendo l'azione così lontana dalla sua area. Ma va detto subito che è stato l'unico tiro in porta della Fiorentina nei novanta minuti, contro la decina di pericoli grossi corsi da Galli, che ha confermato anche al Comunale le sue notevoli doti di acrobazia e colpo d'occhio. Il Torino ha faticato ad andare in gol a causa di quel qualcosa (si deve chiamare convinzione?) che ancora manca al suo gioco, ma soprattutto per le prodezze del portiere ospite, e per la tattica decisamente difensiva della Fiorentina, che ha marcato con eccessiva durezza (ammoniti Braglia, Rossinelli e Tendi, altri perdonati dal longanime Casarin che ha pure sorvolato su un penalty ai danni di Pulici) e non ha avuto remore nel cercare spesso e volentieri il proprio portiere, tradendo cosi le sue chiare intenzioni di puntare allo zero a zero. La partita, messasi subito su questi binari, presentava rischi per i granata apparsi sovente a disagio contro chi punta tutto sul contropiede. Ma stavolta le basi della vittoria sono state poste proprio dalla difesa: Caporale. Santin e Danova sono stati inesorabili sulle punte Casarsa e Desolati che mai hanno trovato spazio per il tiro, mentre con il passare dei minuti Antognoni, il quale aveva iniziato molto bene, è stato domato dal dinamismo di Butti prima ancora di esaurirsi nel vano tentativo di orchestrare il contropiede, preso nella morsa del centrocampo torinese. Con le spalle al sicuro il Torino ha potuto tentare e ritentare in attacco con tranquillità, anche se con l'avanzare della partita l'assenza del gol ha provocato momenti di disagio. Claudio Sala, assorbito a tratti da un lavoro di copertura magari non richiesto al capitano ma utilissimo, non è riuscito in certe fasi della gara a dare il suo appoggio alle punte, ma sono stati ancora una volta i suoi guizzi, i suoi affondo e i suoi cross a fiaccare la resistenza degli avversari. Al centro c'era un po' di confusione. Graziani si batteva con notevole altruismo, facendo un prezioso movimento e tenendo in attacco molti palloni malgrado la rude marcatura di Galdiolo: Pulici era ricco di slancio, ma spesso finiva addosso a Graziani, togliendo respiro alla manovra e favorendo l'ammucchiata dei difensori toscani. L'impressione non suggerita solo dalla gara di ieri, è che qualcosa ci sia da registrare, da rivedere, nelle posizioni dei due attaccanti. Gli incroci, gli smarcamenti, sono meno efficaci ed intelligenti rispetto a quelli che hanno caratterizzato a lungo il gioco offensivo della squadra. Le intenzioni di Graziani e Pulici non si discutono, la loro ricerca della collaborazione è continua, ma forse la voglia del gol nuoce ad entrambi toglie loro spazio. Anche sugli assist di Claudio Sala spesso, troppo spesso, si trovano a saltare di testa fianco a fianco, e viene così a mancare quell'alternativa di interventi che in passato ha dato grossi frutti, viene a mancare la possibilità dell'uno a fintare l'intervento a favore dell'altro. Senza contare che con le due punte troppo accentrate, crescono le difficoltà dei centrocampisti nel trovare spazio per i lanci. Ieri. Sala dalle fasce laterali e Pecci in posizione centrale non hanno fatto mancare suggerimenti: la spinta granata c'era, ma le situazioni di cui sopra ed un ritmo più blando di quello che è la forza della squadra hanno aggravato la situazione, già complicata dalla partita difensiva dei viola. Così il Torino ha dato a lungo l'impressione di battere la testa contro un muro, e quando qualche pallone pericoloso filtrava, ecco che Galli troncava con i suoi interventi le speranze dei granata e le urla della folla. I granata hanno iniziato il match all'attacco, ma senza scoprirsi alle spalle secondo logica prudenza. Al quarto minuto scattavano nella prima azione corale: palla da Caporale a Pulici, colpo di testa per Graziani che scivolava, ma riusciva in qualche modo, da terra, a toccare ancora verso Pulici il quale faceva partire un bolide che si perdeva sul fondo a filo di montante. Subito dopo tentava Pecci. Su centro di Sala deviato da Pulici, ma il suo tocco di testa per quanto intelligente risultava fiacco, e Galli neutralizzava la prima palla gol della partita, con un tuffo sulla sua destra. La Fiorentina reagiva trascinata in avanti da Antognoni: Terraneo era scavalcato da un lungo cross partito dalla destra, raccoglieva dalla parte opposta lo stesso Antognoni che sparava un traversone basso e forte sul quale Desolati in spaccata falliva di poco la deviazione. Replicava Butti partendo in contrattacco e cercando Pulici con un cross sul quale l'attaccante ancora scivolava. E gli scivoloni si ripetevano sul terreno gelato dalla parte della curva Filadelfia, nella zona del terreno più all'ombra, e quindi esposta al gelo. Ne soffriva in particolar modo Claudio Sala, in difficoltà a trovare l'equilibrio indispensabile per i suoi slalom. Tentava senza fortuna l'affondo Graziani al 22', la manovra granata era troppo elaborata per sfondare. Ci provava subito dopo Pulici su punizione calciata da Sala, ma la sua bella deviazione di testa finiva olta sulla traversa. Sui calci d'angolo, numerosi, si portava sotto anche Santin ma in due occasioni, prima di piede e poi di testa in tuffo, falliva di un soffio il tocco decisivo. Provavano ancora i granata con una manovra Pecci-Salvadori: sul lungo cross del terzino Graziani trovava lo spazio per un numero di classe, alzava la palla su Galdiolo e poi calciava al volo ma Galli ben appostato bloccava a filo di montante. Casarin non vedeva un rigore di Tendi su Pulici e finiva cosi il primo tempo sullo zero a zero, con altri vani assalti granata e sventolio di cartellini gialli da parte di Casarin nei confronti di Braglia e Rossinelli. Pulici falliva il gol in apertura di ripresa per aver anticipato troppo lo stacco di testa su punizione di Sala: era una vera palla gol, con Galli abbacinato dal sole basso. La Fiorentina approfittava poi di un momento di sbandamento dei centrocampisti avversari, organizzava alcuni attacchi più convinti, ma Caporale e colleghi non concedevano un metro così il Torino poteva riorganizzarsi in avanti. Galli deviava in angolo una staffilata di Graziani, poi al 18' arrivava il gol vincente. Ancora Claudio Sala in avanti sulla sinistra, cross, e Pulici deviava la palla spiazzando Galli con un tocco di testa lieve come una carezza. I granata insistevano in attaci co per bloccare ogni tentativo di reazione della Fiorentina: Graziani sull'ennesimo assist di capitan Sala calciava al volo sulla rete esterna, quindi su lancio radente di Pecci era Pulici a farsi ancora largo, ma la sua botta rimbalzava i contro il montante alla sinistra di Galli. Palla gol anche per Salvaj dori al 39': il terzino sbucava bene dietro compagni ed avversari per raccogliere una punizione di Sala, ma Galli con le gambe gli ribatteva la botta ravvicinata Sparava ancora Pulici, ma dritto su Galli, quindi tentava Graziani al volo ma la sua botta rimbalzava addosso a Galdiolo. Il granata reclamava il penalty, ma anche se il terzino avesse ricevuto la sfera sul braccio, davvero l'intervento non poteva essere volontario vista la rapidità dell'azione. Galdiolo si vendicava regalando al Torino un grosso brivido, l'unico della gara. Passato il centrocampo palla al piede, visti i compagni bloccati, il difensore faceva partire da 35 metri un bolide che coglieva Terraneo fuori dai pali, rimbalzava contro la traversa, picchiava per terra e finiva fra le braccia del portiere. Lo scampato pericolo invitava i granata a riportare il gioco nella metà campo toscana: Salvadori, Sala, Graziani, svariavano laterali mente palla al piede per prendere tempo, ma poi tentavano ancora un affondo. Lungo dribbling dell'indomabile Sala sulla sinistra, centro perfetto, botta al volo di Graziani ma Galli ancora una volta gelava avversari e pubblico con una stupenda respinta in tuffo, ultima prodezza di una prestazione che ha fatto non poco soffrire il Torino. |
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