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Comunale
12/02/1978
h.15.00
TORINO - L.R.VICENZA 2-2 (2-1)
Torino
: Castellini, Danova, Salvadori, Sala P., Butti, Caporale, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Terraneo, Mozzini, Gorini II. All.: Radice.
L.R.Vicenza: Galli, Lelj, Callioni, Guidetti, Prestanti, Carrera, Cerilli, Salvi, Rossi, Briaschi (al 76' Marangon), Filippi. A disposizione: Piagnerelli, Stefanello. All.: Fabbri.
Arbitro: Menegali di Roma.
Reti: Aut.Lelj 13' (T), Briaschi 18' (V), Caporale 34' (T), Prestanti 76' (V)
Spettatori: 33.858 di cui 15.975 abbonati e 17.883 paganti per un incasso di 51.614.500 lire.
Note: Giornata fredda, terreno leggermente allentato con alcune zone scivolose. Ammoniti Danova, P.Sala e Guidetti per gioco falloso, Rossi per proteste, Pecci per simulazione.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 febbraio 1978]
Due volte In vantaggio, due volte riacciuffato: il Torino, pur progredendo sensibilmente sul plano del gioco, ha ceduto un altro punto importante sul campo del Comunale ad un Lanerossi Vicenza che ha onorato lo spettacolo e, senza mai rassegnarsi ella sconfitta, ha sfruttato abilmente un palo di grosse incertezze dell'inedita difesa granata che. per la prima volta, schierava un solo marcatore vero (Danova segugio di Paolo Rossi). C'era la brutta magra di Pescara da riscattare ed II Torino, spronato dalla ''strigliata'' di Pianelll, ce l'ha messa tutta ma ha sprecato troppo calcio ed è stato punito, Ben quattordici le pallegol complessivamente costruite dal granata che, per superare il bravissimo Galli, hanno dovuto beneficiare di un'autorete di Leti e di un affondo di Caporale, felicemente improvvisatosi attaccante. La cifra di gioco espressa dal Torino è stata nettamente superiore a quella del vicentini e le occasioni non sfruttate da Graziani (mezza dozzina, compresa la traversa), Pulici (tre). Patrizio Sala. Butti e Pecci lo attestano ma confermano anche lo smarrimento, al confini con la frenesia, che s'impossessa dei granata negli ultimi metri. Soprattutto Graziani - che pareva restaurato nel morale dal gol di Pescara e dal ''doppietto'' di Napoli In Nazionale - ha gettato al vento II patrimonio che la squadra, supplendo con la generosità a certe lacune (Zaccarelli, fresco dell'Infortunio di Pescara, è lontano dalla forma migliore), aveva tesaurizzato. Graziani è la controfigura del ''bomber'' che nella scorsa stagione terrorizzava I portieri avversari: forse sta scontando le energie spese In un pressing di cui era diventato il simbolo? E' difficile rispondere poiché Graziani si muove, lotta e all'appuntamento con II pallone arriva puntuale anche se poi, In zona-tiro, appare stranamente impacciato. Pulici ha sulla coscienza una grossa occasione - quella sballata al volo di sinistro - ma, specie nel primo tempo, era stato l'animatore dell'offensiva torinese e, sebbene abbia perso smalto e lucidità nella ripresa, non gli si possono muovere appunti. Alla squadra è mancato il colpo del k.o. - ed il Lanerossi Vicenza, autore di un'onestissima partita, ne ha approfittato. Il contropiede è risultata l'arma più efficace del vicentini che, proprio su azione di rimessa, hanno pareggiato e, se Castellini non avesse magistralmente Intuito una ''volée'' di Rossi, avrebbero procurato un altro grosso dispiacere al Torino. Radice, dopo lunghe riflessioni, aveva optato per una difesa imbottita di centrocampisti per fronteggiare un attacco senza punte fisse. La logica soluzione offriva maggiori capacità manovriere con il rischio, però, di sbilanciarsi e di venire trafitti dal veloci contrattacchi vicentini. Per evitare danni era indispensabile raccogliere i frutti di una supremazia territoriale: ciò che è avvenuto in misura non determinante. Al gran movimento dei granata, orchestrato da Pecci e sostenuto sulle fasce laterali da Salvadori (un ottimo rientro II suo). Butti. Patrizio Sala e Claudio Sala, il Lanerossi Vicenza replicava con il dinamismo di Filippi, Guidetti e Briaschi. con la lucida regia di Salvi e le fiondanti aperture di Cerilli, ben sorretti in retrovia da Prestanti, Carrera. Callioni e dall'acrobatico Galli. In avanti restava solo Rossi al quale Danova montava un arcigno controllo (solo un paio di volte il capocannoniere del torneo è riuscito a farsi luce per il tiro ma Castellini gli ha negato il gol). A tratti il Torino riproponeva manovre a largo raggio, con palle lavorate di prima ma il raccolto (leggi i gol) non erano proporzionato alla semina e il Laneiossi Vicenza, che merita l'attuale posizione in classifica, non e compagine alla quale si possano fare regali. L'avvio del Torino era bruciante: in sette minuti Galli, con la collaborazione di Salvi, sventava ben quattro palle-gol. Al 2' Patrizio Sala s'involava sulla destra smistando poi verso Zaccarelli che calibrava un ottimo servizio per Graziani il quale concludeva di destro ma Galli deviava in angolo. Dalla bandierina Claudio Sala faceva spiovere sul centro-area dove Pulici, con un pericolosissimo colpo di testa all'indietro, impegnava Galli In un'altra difficile parata in corner. Al 9' su punizione di Claudio Sala, Pulici incornava dall'alto verso II basso, la palla s'impennava e Galli, con grande intuito, la schiaffeggiava: sulla respinta Patrizio Sala replicava con un fendente basso e angolato ma sulla linea, a portiere battuto. Salvi evitava il gol. Il forcing granata si faceva martellante. L'arbitro fischiava un fallo inesistente di Claudio Sala infiammando la folla e qualcuno ingiuriava Menegali persino durante il minuto di silenzio in memoria di Jacovone, il centravanti del Taranto tragicamente scomparso In un incidente automobilistico. L'ira del pubblico si placava al 14' quando II Torino sbloccava fortunosamente- ma con pieno merito - il risultato. Claudio Sala lanciava Butti che avanzava sull'out destro e traversava: Pulici correggeva di testa e il pallone, destinato sul fondo, carambolava sulla coscia sinistra dell'accorrente Lelj che infilava l'incolpevole Galli. Per nullaiIntimorito, il Lanerossi Vicenza tentava la rimonta e perveniva al pareggio al 18'. Lanciato da Cerilli sulla destra. Guidetti effettuava un cross radente dalla parte opposta, verso lo smarcato Briaschl (Rossi laceva velo risucchiando Intelligentemente Danova e Caporale) che di sinistro, anticipando l'uscita disperata di Castellini, depositava In rete. Vano l'accorrere di Zaccarelli preso In controtempo dalla velocissima azione. Castellini non aveva ancora toccato il pallone e già si trovava con un gol al passivo. Tutto da rifare per il Torino. I granata s'Innervosivano e consentivano a Filippi di colpire, al termine di uno spunto individuale, la faccia esterna del palo. Il gol del 2-1 si registrava al 35' su Iniziativa di Caporale. Il libero partiva da metà campo. puntava l'apertura a sinistra su Butti e s'infilava in profondità tra le larghe maglie avversarie; sul limite scambiava con Pulici e di sinistro, folgorava imparabilmente nell'angolo basso, fuori dalla portata di Galli. La prodezza di Caporale galvanizzava il Torino che insisteva alla ricerca del punto della sicurezza. Lo sfiorava clamorosamente al 39': Patrizio Sala scodellava un bellissimo assist per Pulici che, al volo di sinistro, falliva il bersaglio. Dopo un'ammonizione di P. Sala (fallo su Filippi), allo scadere il Torino sciupava un'altra favorevole occasione: Butti, lanciato da Pecci, galoppava sulla destra, convergeva e tirava ma Galli deviava in angolo. L'arbitro ammoniva solo Rossi per proteste, poi l'intervallo. Nella ripresa il Torino continuava a premere ma disordinatamente. Al 57'. su punzione di C.Sala. Graziani rinunciava a concludere di testa, controllava di petto e consentiva alla difesa di piazzarsi e di ribattere. La partita era sempre avvincente e piacevole. La gente si divertiva ed applaudiva una bella trama granata conclusa a lato da Graziani ma. successivamente, rabbrividiva: al 63' Castellini era chiamato al lavoro e respingeva di pugno una punizione di Salvi diretta a Rossi. Poi il portiere deviava In angolo (65') un insidioso pallone scagliato da Filippi e compiva il suo capolavoro un minuto dopo su una prodezza di Rossi che, liberatosi di Danova, agganciava di collo destro un difficile pallone (cross di Cerilli) e lo girava a rete chiamando Castellini ad una decisiva respinta. Lo scampato pericolo scuoteva il Torino ma Graziani, su passaggio smarcante di Claudio Sala, sballava la conclusione (68'). Era, invece, il Lanerossi a pareggiare. Menegali fischiava un fallo inesistente di Butti su Filippi (76') e accordava agli ospiti una punizione sulla tre quarti di campo granata: Salvi, d'interno destro, batteva con effetto a rientrare e Prestanti, incuneatosi a sorpresa fra la retroguardia del Torino, di testa schiacciava nell'angolo basso. Un'autentica doccia fredda per I granata. Poco dopo Fabbri sostituiva Briaschi con Marangon e si assisteva all'assedio del Torino alla porta di Galli. In una mischia. Filippi atterrava Pecci in area ma l'arbitro non ravvisava gli estremi del rigore ed ammoniva il granata per simulazione: il danno e le belle. Ancora Pecci creava un grosso pericolo per Galli: Il suo tiro-gol era deviato In extremis di piede In corner (80'). Lo spiovente di C. Sala, dalla bandierina, rimpattava su un difensore vicentino e Graziani, da un passo, sparava alto prendendo poi a calci, per la rabbia, il montante. Il centravanti cercava di riscattarsi e all'86' su bel cross di Zaccarelli, di testa Indirizzava contro la traversa. Anche Guidetti veniva ammonito e la partita si concludeva con altri due tentativi di Graziani (89' e 91') senza esito. Il pubblico, che aveva assistito ad un incontro divertente, sfollava amareggiato per il risultato. La Juventus è sempre lontana.