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Comunale
03/09/1978
h.20.30
TORINO - PALERMO 1-3 (1-0)
Torino
: Terraneo, Danova, Salvadori, Sala P., Mozzini, Onofri, Sala C., Pecci, Graziani, Vullo, Pulici. A disposizione: Copparoni, Santin, Camolese, Erba, Iorio. All.: Radice.
Palermo: Frison, Gregorio, Citterio, Brignoni, Di Cicco (al 70' Iozzia), Silipo, Osellame (al 57' Conte), Borsellino, Chimenti, Arcoleo, Montenegro. A disposizione: Trapani, Paolinelli, Maritozzi. All.: Veneranda.
Arbitro: Pieri di Genova.
Reti: Mozzini 3' (T), Osellame 54' (P), Borsellino 70' (P), Arcoleo 74' (P).
Spettatori: 18.000 circa.
Note: Ammoniti Graziani per proteste, Arcoleo e Pecci per gioco falloso; campo in perfette condizioni, calci d'angolo 4-4. La gara ha inizio con circa 10' di ritardo a causa del mancato arrivo in tempo dell'arbitro Pieri. Presente una numerosa colonia di sostenitori palermitani sistemati in Filadelfia.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 settembre 1978]
Un Torino sconcertante ha dapprima illuso i suoi tifosi andando in gol contro il Palermo già al primo minuto, poi ha dominato per tutto il primo tempo mancando clamorose occasioni per arrotondare il punteggio ed infine si è clamorosamente arreso nella ripresa alla maggiore vivacità del Palermo. Una sconfitta per 3-1 che ha letteralmente ''gelato'' il pubblico granata e che ha messo putroppo in evidenza limiti di tenuta atletica che non possono non essere ritenuti preoccupanti a soli dieci giorni dal primo impegno del Torino in Coppa Uefa contro lo Sporting Gijon. Scende in campo Mozzini e non Santin, ovviamente con un occhio a Gijon. In particolare dopo le allarmanti notizie portate da Ferretti: gli spagnoli sono fortissimi in casa loro, e si sapeva. Che non perdano la calma e sappiano reagire quando si trovano in svantaggio (come è successo contro l'Atletico) è parzialmente una novità. La partita contro il Palermo, quindi, si gioca anche in questa chiave: visto che il passaggio del turno in Coppa Italia è quasi cosa fatta, sarà il caso di controllare gli eventuali progressi dei granata per la Coppa Uefa, visto che mancano soltanto una decina di giorni all'inizio. Una prova generale, insomma, in una serata abbastanza tiepida, contro il portiere Frison, ex granata (che allora era chiamato Yoghi) che ha sostituito all'ultimo momento Trapani. Come sempre, i granata aspettano Pulici e Graziani, con l'avvertenza che in Spagna un gol segnate in partenza potrebbe anche non bastare, alla luce di quanto è successo contro l'Atletico Madrid. Gli sforzi del Torino sono quindi tutti tesi a realizzare l'obiettivo-gol entro brevissimo tempo e possibilmente a bissarlo in fretta. La partita comincia con un po' di ritardo per mancato arrivo dell'arbitro, ma in compenso si sblocca subito, sin dal primo minuto. C'è un ottimo inserimento offensivo di Onofri sulla sinistra e Osellame è costretto a fermarlo fallosamente al limite dell'area. Batte la punizione Claudio Sala, ma mentre tutti si aspettano il Classico colpetto ''a foglia morta'' Claudio vede che si sta liberando sull'estrema destra Mozzini, con un efficacissimo inserimento. La palla gli arriva puntuale sulla testa e Mozzini non ha difficoltà a metterla In rete. Il Torino si trova così in vantaggio dopo appena qualche attimo di gioco. Con il risultato sbloccato tanto favorevolmente la manovra dei granata può quindi svolgersi in modo armonioso e senza nervosismi. Si mettono in luce soprattutto, come era nei programmi, i due gemelli del gol, i quali sembrano tornati agli splendori dell'annata-scudetto. Al 9' Vullo, Graziani e Pulici inscenano una manovda corale con degli scambi al volo che ricordano molto da vicino quel pressing che ha reso famosa la squadra di Radice. Il tiro di Pulici però al volo passa alto sopra la traversa. Poi ancora al 13' Graziani si muove molte bene sulla sinistra, aggira un paio di avversari e riesce a crossare un dosatissimo pallone per Pulici, il quale indeciso se colpire di testa o di piede si avvita in area e manca clamorosamente il pallone. Il Torino in questa prima parte della gara dà l'impressione di dominare in tutti i sensi. Il ritorno di Mozzini in difesa si è dimostrato molto valido e non soltanto per la rete che il difensore è andato a segnare. A centrocampo il ritorno di Patrizio Sala ha dato maggiore efficacia alla manovra mentre Vullo. Probabilmente galvanizzato dal fatto di giocare contro i vecchi compagni del Palermo, si muove molto disinvoltamente e riesce spesso ad inserirsi nella manovra forsennata dei due, Pulici e Graziani. Il Palermo prende quota e cerca di imbastire qualche azione di alleggerimento, che culmina con un gol annullato a Chimenti per un evidentissimo fallo su Onofri e con un tiro di Osellame al termine di un'azione abbastanza pericolosa Dalla curva Filadelfia si alzano urla di incitamento da parte della numerosa colonia palermitana, ed Il clamore diventa assordante quando l'arbitro ammonisce Graziani per proteste, con una decisione che francamente sembra eccessiva. Se i granata cercavano anche un clima un po' acceso in vista della partita a Gijon, eccoli accontentati: il Palermo, infatti, non si arrende, e la partita si snoda in un clima che non può essere definito del tutto tranquillo anche perché l'unica rete segnata non basta ai granata per sentirsi al sicuro da qualsiasi sorpresa. I ''gemelli'' continuano a muoversi abbastanza bene, ma la loro azione, dopo la prima sfolgorante mezz'ora, logicamente si è un poco attenuata. Il Palermo, invece, crea qualche grattacapo ai difensori del Torino, che si fanno cogliere scoperti in qualche occasione per eccesso di confidenza. Comunque, la squadra di Radice nel primo tempo ha dimostrato di aver fatto un notevole passo avanti, e probabilmente ciò è dovuto al ritorno del centrocampista Patrizio Sala, il quale ha appoggiato le due punte avanzate con validi suggerimenti ed ha tenuto la manovra in coppia con Pecci. Che non si trattasse soltanto di un eccesso di confidenza, ma che la manovra del Palermo si facesse sempre più pericolosa, viene dimostrato anche dal fatto che I palermitani, dopo aver abbastanza a lungo premuto, riescono ad arrivare al pareggio. Siamo al 55'. La difesa del Torino sembra ferma quando Chimenti e Osellame scendono In coppia, anche perché sembra che il trucco del fuorigioco sia applicato troppo spesso con una certa superficialità da parte granata. Comunque Chimenti non arriva sull'allungo di un compagno e la palla spiove sulla destra dove Osellame è prontissimo ad anticipare l'uscita di Terraneo. Si tratta di un gol che lascia di stucco I granata, i quali probabilmente pensavano di avere già risolto la partita con il colpo vincente di Mozzini In apertura. Pulici e Graziani però continuano nelle loro offensive ed al 58' c'è l'azione che potrebbe risolvere tutto: Graziani si libera a centrocampo ed avanza, riesce ad allungare un ottimo pallone a Pulici sul filo del fuorigioco. L'ala arriva in area a stretto contatto , con il portiere in uscita e quando I tutti si aspettano un morbido pallonetto che significherebbe il gol sicuro, Pulici spara una cannonata che si stampa sul palo: in questo caso non si può parlare di i sfortuna da parte del Torino, semplicemente Pulici si è trovato con i la sicurezza del gol e non ha resistito alla tentazione di tirare una gran bordata. Peccato perché adesso per il Torino le cose si fanno sempre più difficili. Al 70' il Palermo passa addirittura in vantaggio a riprova di una situazione granata che diventa praticamente incontrollabile. Lo scambio fra Brignani e Borsellino è praticamente perfetto, al punto che Terraneo non è in grado d'intervenire. Un grande nervosismo regna fra i granata, i quali non riescono a reggere il ritmo freschissimo di una squadra che si trova letteralmente galvanizzata. Il Palermo arriva al 78' addirittura al terzo gol. Con un'azione veramente pregevole di Arcoleo. Il quale fa tutto da solo, aggira un paio di difensori e dalla destra batte imparabilmente Terraneo. Una partita, quella del Torino, che era cominciata molto bene e non soltanto per il gol segnato in apertura da Mozzini. La squadra si muoveva in modo disinvolto e soprattutto le due punte Pulici e Graziani dimostravano di essere tornati al livello dei tempi migliori. Nella ripresa, invece, tutto è cambiato. Così la squadra si è trovata come imbambolata di fronte alle offensive di un avversario che non può certo essere considerato temibile in assoluto. Evidentemente la squadra di Radice non è ancora quella che dovrebbe e già nelle ultime esibizioni si è verificato quasi sempre un calo notevole nella ripresa. Anche stavolta è stato cosi, tre gol da una squadra come il Palermo sembrano effettivamente troppi. L'avventura di Coppa Uefa quindi non comincia in modo troppo positivo e le apprensioni di Radice sono abbastanza fondate.