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Comunale |
01/10/1978 |
h.15.00 |
TORINO - FIORENTINA 1-1 (1-1) Torino: Terraneo, Danova, Vullo, Salvadori, Mozzini, Onofri, Iorio, Sala P., Pecci, Graziani (al 27' Erba), Pulici. A disposizione: Copparoni, Santin. All.: Radice. Fiorentina: Galli, Lelj (al 70' Marchi), Tendi, Galbiati, Galdiolo, Amenta, Restelli, Di Gennaro, Sella, Antognoni, Desolati. A disposizione: Carmignani, Braglia. All.: Carosi. Arbitro: Benedetti di Roma. Reti: Pulici 1' (T), Aut.Mozzini 4' (F). Spettatori: 30.113 di cui 10.156 abbonati e 19.957 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 2 ottobre 1978] Il gol di Pulici, Il primo del campionato, dopo soli 34 secondi al termine di un'azione corale che ha colto di sorpresa la difesa toscana; al 4° minuto la clamorosa e sciocca autorete di Mozzini propiziata da un errore di Pecci; al quarto d'ora l'infortunio al giovane e guizzante Iorio che ha resistito poi sino alla fine zoppicando sempre di più ed ovviamente sempre meno utile; attorno al 20' la botta di Galdiolo al fianco di Graziani che sulle prime sembrava reggere ma, avvitandosi su un pallone per colpire di testa, avvertiva una fitta terribile e chiedeva il cambio al giovane Erba (secondo granata esordiente In serie A, con il forte Vullo). In quattro episodi c'è tutta la storia della combattutissima, emozionante, anche se non bella sfida fra Torino e Fiorentina, Ieri allo stadio. Quattro episodi del quali solo il primo favorevole al granata. Quindi appare subito chiaro il merito della squadra di Radice, che ha saputo non perdere la testa malgrado l'infittirsi del colpi della sfortuna. Solo Paolino Pulici, rabbioso e caparbio nelle mischie In area viola, era rimasto sano del "pacchetto" d'assalto granata dopo l'uscita di Graziani, e davvero la Fiorentina ha perso una grossa occasione rinunciando ad attaccare di forza questo Torino-Croce Rossa che ha confermato in pieno lo spirito degli "anziani" ancora validi ed il coraggio dei giovani già dimostrati nella gara di ritorno contro il Gijon. ''Al momento, ci si deve accontentare'' ha detto Gigi Radice a fine gara, e non si può dargli torto. La partita ha avuto un volto solo. Torino all'attacco - subito arrembante, poi via via meno ordinato ma ancora caparbio - e Fiorentina in difesa, lasciando il contropiede a Sella e Desolati (a volte davanti è rimasto solo il secondo), ed affidando ad Antognoni (per noi ancora spento, per altri ottimo: sta di fatto che sin dalle prime battute il suo diretto avversario, Vullo è stato fra i migliori in campo) il compito di lanciare gli avanti. Una copia, più o meno, della gara di Coppa contro il Gijon: ovvero molto da lottare e poco da divertirsi per i granata, e scarso divertimento anche per il pubblico. In questo contesto, l'arbitro Benedetti ha iniziato malissimo la sua stagione: ha aspettato il sesto fallo di Lelj su Pulici per ammonire il terzino, non ha intuito in tempo la piega che la gara stava prendendo. Tanti saluti alla recente raccomandazione fatta nel convegno delle giacchette nere a Torre Pedrera: ''Difendere il gioco'', parole al vento. Alla luce di certi particolari, e della massiccia dose di malasorte, il Torino non ha affatto deluso contro la Fiorentina. Le pagelle Indicano che quasi tutti i granata, uno per uno, hanno fatto il loro dovere ed anche di più, ma è logico che il gioco d'assieme non sia stato efficace. Mai dall'inizio della preparazione il Torino ha potuto giocare nella stessa formazione. Disputare poi due terzi di partita, come è accaduto Ieri, senza Zaccarelli, Claudio Sala, Graziani, e con Iorio praticamente fuori servizio, non è certo piacevole. Eppure, ieri, il Torino aveva iniziato con il piglio di una macchina schiacciasassi. La Fiorentina non aveva avuto neppure il tempo di registrare le marcature che già aveva incassato il gol. L'azione granata si sviluppava sulla sinistra del proprio fronte offensivo, la palla viaggiava da Vullo a Patrizio Sala il quale vinceva di forza il duello con Amenta e affacciatosi in area faceva partire un cross lungo e forte. Dalla parte opposta Graziani agganciava e tirava, la sfera picchiava contro Il montante alla destra di Galli, Pulici aveva tutto il tempo di imprecare alla scalogna e poi di esultare, infilando la rete al rimbalzo con un poderoso rasoterra. La Fiorentina tentava di ribattere con un calcio di punizione di Galdiolo ma la botta, forte, finiva alta, quindi erano i granata di nuovo a rovesciarsi in avanti, trascinati da Vullo e Patrizio Sala. Al 4° minuto, la prima doccia fredda: avanzavano i toscani, Pecci alle soglie dell'area granata ne Interrompeva la manovra ma voleva uscire dalla mischia con un dribbling troppo arrischiato, perdeva la palla' e la consegnava ad Antognonl che la toccava al centro. Nessuno della Fiorentina era nei paraggi, ma Mozzini in affanno ciabattava maldestramente la sfera che si impennava e sorprendeva Terraneo che non si attendeva une ''scherzo'' del genere. Tutto da rifare, quindi, per il Torino, che riprendeva ad andar sotto ricco di slancio, anche se non attraverso schemi limpidi. Pulici deviava appena fuori di testa su bel lancio di Iorio, che svariava bene su tutto il fronte dell'attacco per liberarsi di Tendi, ma subito lo stesso Iorio riceveva una dura botta alla caviglia In ''tackle'' e si bloccava. Radice convinceva il ragazzo a resistere, dopo le cure del massaggiatore, e faceva bene. Andava via di forza Vullo al 16' sulla sinistra, saltava tre avversari, sul suo crosso Galbiati ''ciccava'' l'Intervento e Pulici, liberissimo, sbagliava anche lui il controllo a cinque metri dalla rete. Quando Il capitano recuperava la sfera e calciava, il tiro finiva sul fondo. La Fiorentina creava in contropiede un brivido per Terraneo (cross di Antognonl da destra; testa in tuffo di Sella e palla fuori di due metri), poi tornava sotto il Torino. Graziani riceveva una gomitata al fianco da Galdiolo, resisteva, ed al 20' cercava di testa Pulici su centro di Iorio, per accasciarsi subito dolorante. Una torsione aveva aggravato il male. Graziani si appoggiava al massaggiatore ed al medico, mostrava, di non reggersi in piedi. E mentre Iorio zoppicava sempre di più, era l'ancora più malconcio Graziani a ricevere il cambio. Esordiva cosi il giovane Erba, diciannovenne bergamasco, un tipo tecnico e freddo, che entrava subito nella partita con franchezza inattesa, anche se con qualche ingenuità nel contatti con l'avversario. Era proprio Erba a mettersi in luce alla mezz'ora con un cross che Salvadori deviava di testa impegnando Galli, poi partiva ancora Vullo, era atterrato, e Mozzini calciando la punizione metteva k.o. Tendi appostato in barriera. Veniva ammonito Lelj, poi Erba di testa appoggiava bene per Pulici stoppato nel momento del tiro. Il tempo si chiudeva con una giusta ammonizione per Patrizio Sala, autore di un pericoloso intervento a gamba tesa. I granata iniziavano la ripresa ancora con slancio, Pulici era chiuso al 7', al 13' calciava alto al volo e al 18' provava la botta da lontano: la palla per poco non sorprendeva Galli sfiorando Il montante alla destra del portiere. Al 21' un bel cross di Erba era sprecato da Pulici che cercava lo stop quando ci stava la botta al volo, e l'attaccante alla mezz'ora tirava fuori su tocco di Mozzini. L'assalto vano del Torino era interrotto da due pericolosi contropiede toscani, ma Terraneo era bravissimo prima a chiudere Galbiati, incuneatosi in avanti, e dopo - allo scadere del tempo - ad uscire a valanga su Desolati, sfuggito ad Onofri. La sconfitta, già nei minuti di recupero, sarebbe stata davvero una beffa per il Torino. |
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