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Comunale |
29/10/1978 |
h.14.30 |
TORINO - INTER 3-3 (1-1) Torino: Terraneo, Danova, Vullo, Salvadori, Mozzini, Erba, Sala C., Sala P., Graziani (al 68' Iorio), Pecci, Pulici. A disposizione: Copparoni, Greco. All.: Radice. Inter: Bordon, Canuti, Baresi, Pasinato, Fontolan, Marini, Oriali, Scanziani, Altobelli, Beccalossi, Muraro. A disposizione: Cipollini, Fedele, Chierico. All.: Bersellini. Arbitro: Menicucci di Firenze. Reti: Muraro 9' (I), Pulici 23' (T), Erba 52' (T), Scanziani 58' (I), Beccalossi 70' (I), Iorio 80' (T). Spettatori: 52.682 di cui 10.156 abbonati e 42.526 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 30 ottobre 1978] Doveva essere una sofferenza, la partita con l'Inter, e lo è stata sino in fondo per i granata di Radice. Lo svelto Iorio ha acciuffato il pareggio a dieci minuti dalla fine con una prodezza propiziata da capitan Claudio Sala, il cui splendido esordio stagionale dopo mille peripezie ha miracolato la squadra dalla metà campo in su, ma non poteva assestare anche la difesa, ancora rimaneggiata per l'improvvisa assenza di Onofri. Sei gol portano inevitabilmente in causa i reparti difensivi (rinnovato anche quello dell'Inter, per l'assenza del libero Bini, e con il rientrante Fontolan al centro), ma sono anche il segno della spiccata carica offensiva delle due compagini, che si sono date battaglia aspra a viso aperto, offrendo spettacolo ed emozioni, sfruttando sino in fondo le proprie caratteristiche, così diverse al punto da offrire un cocktail' che il pubblico non poteva non apprezzare. L'Inter ha cercato subito di strappare l'iniziativa al Torino, bloccando di brutto Claudio Sala con un Baresi al quale l'arbitro ha perdonato ogni tipo di durezza, e portandosi in attacco per impegnare già al secondo minuto Terraneo in una difficile parata su staffilata di Scanziani. La replica del Torino era pronta, Sala era fermato con un fallo, calciava la punizione lo stesso capitano e la deviazione di testa di Graziani rimbalzava contro la traversa. Era il nono minuto. l'Inter partiva in contropiede e andava in vantaggio. Scanziani. lanciava lungo Muraro, Danova sfiorava solo la palla di testa allungandone la traiettoria e scavalcando Salvadori accorso a "chiudere" con troppa precipitazione. Muraro aveva via libera, e faceva secco Terraneo con una botta in corsa, appena entrato in area. C'era l'anticipazione di tutta la partita, fra la traversa di Graziani e il tiro vincente di Muraro. Il Torino toccava con mano la sofferenza che, si sapeva, gli avrebbe provocato il veloce gioco di rimessa dei nerazzurri: Danova e Mozzini stentavano non poco contro Muraro e Altobelli (troppo agili per anticiparli, troppo veloci per rincorrerli con successo), Vullo era assorbito completamente dalla guardia sul gigionesco ma tecnico Beccalossi, alle spalle di tutti Salvador') denunciava la scarsa attitudine al ruolo di libero pur giocando con il cervello. Radice non si era fidato a porre alle spalle delle traballanti "torri" difensive un ragazzo, e così Erba finiva sulla fascia sinistra a controllare (con molta efficacia, a conferma di ottime qualità) Pasinato, gigante con i piedi d'argilla. A centrocampo Claudio Sala si faceva sentire subito, con i tackles. con l'esempio, con le proiezioni offensive: ne traevano immediato giovamento Patrizio Sala, che pure aveva di fronte uno Scanziani determinato ed efficace, e Pecci, il cui lavoro di regia saliva di tono anche se talvolta lo portava a concedere troppa libertà al potente Oriali. La spinta del Torino era purtroppo concretizzata in avanti dal solo Pulici, indomabile e splendido, mentre Graziani si era bloccato dopo l'ottimo stacco di testa con il quale aveva mandato il pallone contro la traversa. Come se sentisse i «botti» di Paolo Rossi all'Olimpico, Graziani si batteva ma senza efficacia, bloccato dalla morsa Fontolan - Marini (il centravanti granata era anche ammonito per proteste dal pessimo Menicucci, inflessibile contro i peccati di ''lesa maestà'' e ben poco attento a proteggere i giocatori). Era proprio Pulici a pareggiare al 23', lanciandosi con ottima scelta di tempo su un invitante tocco di Pecci: la palla rimbalzava male sul terreno, pareva ingannare l'attaccante, che però ritrovava il passo e l'agganciava per sorprendere Bordon. L'Inter, confermando una buona intelaiatura e le qualità dei suoi giovani, replicava con Altobelli che evitava Mozzini e anticipava Terraneo (palla sulla rete esterna), 'poi rischiava quando Baresi, infastidito dal pressing orchestrato da Claudio Sala, finiva per consegnare la palla a Graziani sul-dischetto del rigore. Solo ma completamente annebbiato il centravanti rifiutava il regalo calciando addosso a Bordon. Graziani cercava di rifarsi poco dopo, ma la sua botta finiva sul fondo lambendo il montante alla sinistra di Bordon, e finiva anche la sua sconcertante partita, tanto apparirà stordito da quel momento in poi. Il finale del tempo era per i nerazzurri: prima Terraneo era costretto a una disperata ed efficace uscita su Altobelli (liberatosi di Mozzini con un fallo, un'evidente ancata, sotto gli occhi sognanti di Menicucci), quindi Beccalossi entrava dalla sinistra nella difesa granata come un coltello nel burro, e scagliava una bordata a filo di montante. Il Torino riprendeva gli assalti in apertura di ripresa, l'Inter rispondeva tenendo la palla e cercando spazio per il lancio lungo. Pecci la castigava, complice l'arbitro, che pasticciava con i difensori nerazzurri dopo aver concesso ai granata un calcio di punizione. Nella bagarre, il "regista" del Toro calciava con prontezza per Erba, il quale di testa deviava la palla fuori della portata dello statico Bordon. Il gol ''salvava'' Erba (Greco si stava già riscaldando..) e lasciava a Radice la possibilità di un determinante cambio successivo. Intanto i granata, una volta in vantaggio, perdevano la calma secondo tradizione e al 14' in mischia dopo calcio d'angolo Menicucci consentiva a Beccalossi di spingere via Vullo, facendo spazio a Oriali che appoggiava verso la rete dove Scanziani di testa dava il tocco decisivo. La partita si scaldava, aumentavano gli scontri, Claudio Sala ancora dava la carica, ma Graziani non beccava palla, e a 21 minuti dalla fine Radice lo sostituiva con Iorio. Mentre Graziani rientrava negli spogliatoi, l'Inter andava in vantaggio in modo incredibile. Oriali andava via a Pecci a metà campo, ma non trovava più nessuno a contrastarlo sino in area avversaria dove, evitato Salvador'!, toccava per Beccalossi che "bucava" di forza e precisione Terraneo. Pareva finita per il Torino, ma Claudio Sala aveva al 35' ancora una intuizione da campione qual è: entrava di testa sui tre quarti campo su un maldestro rinvio dì Bordon e lanciava Iorio in un corridoio libero. Il ragazzino con un guizzo gabbava Fontolan, e con un tiro basso e secco infilava rasoterra in porta. Era l'ultima emozione di una partita che ne ha offerte sin troppe per i tifosi deboli di cuore. |
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