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Olimpico di Roma |
05/11/1978 |
h.14.30 |
ROMA - TORINO 0-2 (0-1) Roma: Conti P., Chinellato, Rocca, Peccenini, Santarini, De Nadai, Maggiora, Di Bartolomei, Pruzzo (al 43' Ugolotti), Borelli, Casaroli. A disposizione: Tancredi, Sbaccanti. All.: Giagnoni. Torino: Terraneo, Danova, Vullo, Salvadori, Mozzini (al 73' Greco), Zaccarelli, Sala C., Sala P., Graziani, Pecci, Pulici. A disposizione: Copparoni, Erba, Iorio. All.: Radice. Arbitro: Reggiani di Bologna. Reti: Graziani 38', Pecci 83'. Spettatori: 45.787 di cui 20.800 abbonati e 24.987 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 6 novembre 1978] Un clamoroso errore di Paolo Conti ha aperto al Torino la via del successo Ma sarebbe ingiusto addebitare solamente al portiere le colpe della sconfitta della Roma. Ci sono i meriti del Torino, che non possono essere disconosciuti, e ci sono anche altri colpevoli tra i giallorossi. Che chiamano la citazione della critica. Sarebbe troppo semplice chiudere il discorso con la frase udita all'uscita dallo stadio, detta da un tifoso esasperato: ''Ho visto una papera con i baffi". Chiaro il riferimento a Paolo Conti, evidente l'attacco alla goffa parata del difensore, ma questo non basta. La Roma è in piena crisi tecnica, non ha gioco, non ha atleti di temperamento, subisce e non reagisce. Ed il Torino è sempre una squadra di buon valore, forse con qualche difetto organico, forse anche con gualche giocatore fuori condizione, ma nella manovra dei granata si son notati i guizzi di Pulici. I suggerimenti di Claudio Sala, il lavoro costante di Pecci e di Salvadori. Non era il Torino delle grandi giornate Quella granata è una squadra che deve riflettere e non improvisare. è un complesso che diventa temibile quando sfrutta il contropiede. Però è sempre un avversario che fa paura. Il risultato di Roma rimane comunque velato da quello strano episodio del primo gol. In precedenza il gioco non era stato bello, ma neppure noioso. I padroni di casa attaccavano con insistenza. Senza idee, ma dignitosamente. Il Torino aveva assunto una tattica di attesa. Non di rinuncia, ma di prudenza. Davanti stavano Pulici e Graziani, appena dietro Roma. I granata hanno impostato una partita accorta - constatata la fragilità degli avversari hanno preso ad attaccare e subito hanno trovato il gol - Critiche a Paolo Conti per la gaffe sulla battuta di Graziani che ha portato i giallorossi in svantaggio - In chiusura il punto della sicurezza Salvadori, affiancato da Claudio Sala per altro votato a tratti anche al gioco di interdizione. Davanti a Terraneo si rivedeva Zaccarelli forse non ancora fisicamente valido, ma sempre lucido, pronto, titubante soltanto quando aveva il pallone sul piede destro. Danova guardava Casaroli. Vullo seguiva Rocca a cui Giagnoni aveva affidato compiti strani, né terzino né mediano. Mozzini controllava un Pruzzo più evanescente del solito il duello fra i due non dava spunti di rilievo. Meglio di tutti agiva Pecci. Sappiamo che Pecci non è un velocista E' un abile palleggiatore, è intelligente. Opposto a Di Bartolomei, di lui ancora più lento, Pecci disputava una partita gagliarda ed efficace. Il gioco non era né emozionante né noioso. Pareva che Roma e Torino attendessero il momento di aprire seriamente le ostilità. Il ritmo era blando, la manovra elaborata, con una Roma più avanzata ed un Torino più agguerrito e attento. Superati i tempi di studio, e visto che la Roma non era poi cosi "arrabbiata" come si diceva. Claudio Sala cominciava a recitare la parte del regista avanzato come soltanto lui sa fare. Al 10' il "poeta del gol" lanciava da sinistra un pallone stupendo, che Pulici. Forse in leggero ritardo, non riusciva a deviare in porta. La Roma insisteva e poco dopo sfiorava il gol. C'era una punizione a pochi metri dall'area. Di Bartolomei riusciva a filtrare un pallone invitante per Chinellato. Che solo davanti a Terraneo, mancava la porta. Superato il pericolo i torinesi insistevano nel recitare la loro parte anche in attacco. Graziani si muoveva con una certa determinazione, Pulici scorrazzava creando molte difficoltà a Chinellato. Meravigliava la classe limpida del giovane Borelli, sostituto di De Sisti. Borelli aveva tocchi deliziosi, anche se non troppo frequenti. Tutti attendevano Pruzzo, ma Pruzzo zoppicava. Evidentemente l'infortunio accusato in settimana era più grave del previsto. La partita passava senza cronaca. Tentava il gol Graziani al 32'. Ma Conti parava, e poco dopo un nuovo suggerimento di Claudio Sala mandava la palla al centro dell'area. Paolo Conti stava stranamente fermo, e Pulici sbagliava lo specchio della porta. Era .I segno del risveglio definitivo del Torino, che al 39 otteneva un calcio d'angolo. Batteva Claudio Sala, Pulici e Chinellato saltavano senza poter intervenire, e la palla arrivava a Graziani che di testa indirizzava proprio su Paolo Conti. Il portiere romanista tentava la presa, la palla gli sfuggiva e rotolava a terra passandogli tra le gambe aperte. Un errore clamoroso! Comunque tutti i granata andavano a festeggiare Graziani che tornava al gol in campionato dopo 1071 minuti di gioco, dal lontano 26 marzo in occasione di Torino-Perugia. La Roma accusava il colpo, entrava in piena crisi di gioco. Pruzzo chiedeva il cambio ed Ugolotti lo sostituiva (43). Nella ripresa i torinesi cercavano di controllare la gara senza correre rischi I romani attaccavano a testa bassa, senza idee, con molta confusione, aggravando ed ingigantendo i difetti da tutti conosciuti. La manovra era lenta, elaborata Tentava qualche affondo la coppia Casaroli-Ugolotti, ma si era spenta la vena di Borelli, mentre Di Bartolomei era nettamente dominato da Pecci. Il contropiede si addice al Torino e la Roma lasciava grandi spazi alle veloci puntate degli avversari. Veniva ammonito Danova. Pulici sbagliava un gol al 72' (ma era difficile segnare da quella posizione) e poco dopo Pecci su avanzata elegante non indovinava la porta di Conti per un soffio. La Roma arrivava vicino al pareggio all'82': il cross di Ugolotti era preciso per Di Bartolomei che però si faceva precedere da Pecci. Il quale Pecci due minuti dopo era pronto a depositare nella rete di Conti il secondo pallone servitogli su azione di contropiede da Pulici Due a zero per il Torino all'84'. Tutto deciso. Ora la Roma è nei guai. La crisi è aperta. Forse oggi si decide la sorte di Giagnoni. Ma corrono già i nomi del suo sostituto Gli incidenti finali portano anche il rischio di severe sanzioni da parte del giudice sportivo. Si arriverà alla squalifica del campo? I rischi ci sono, li Torino è uscito dall'Olimpico tra le acclamazioni (forse polemiche verso la Roma) da parte dei tifosi locali. Ha giocato una partita onesta, ha vinto senza rubare nulla. |
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