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San Siro
04/03/1979
h.15.00
INTER - TORINO 0-0
Inter
: Bordon, Baresi, Oriali, Pasinato, Canuti (all'89' Fontolan), Bini, Scanziani, Marini, Altobelli, Beccalossi, Muraro. A disposizione: Cipollini, Chierico. All.: Bersellini.
Torino: Terraneo, Danova, Vullo, Salvadori, Santin, Zaccarelli, Sala C., Pecci, Graziani, Greco (al 6' Mandorlini), Pulici. A disposizione: Copparoni, Iorio. All.: Radice.
Arbitro: Ciulli di Roma.
Reti: -
Spettatori: 48.780 di cui 13.594 abbonati e 35.186 paganti per un incasso di 214.069.000 lire.
Note: Ammoniti Canuti e Pecci.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 marzo 1979]
Il Torino è uscito da San Siro con un punto che magari non servirà a nulla, visto il fuoco d'artificio del Milan a-Firenze, ma che vale doppio per la sofferenza che è costato. L'Inter ha mostrato i suoi limiti di gioco, ma ha anche aggredito con una spinta a tratti veemente: l'inizio e il finale di gara sono stati di marca nerazzurra e ancora una volta Terraneo va segnalato come uno'dei migliori in assoluto della squadra di Radice. Il portiere è stato addirittura stoico: è rimasto in campo malgrado abbia riportato al 12° minuto in uno scontro con Altobelli la frattura del setto nasale. Il Torino ha sofferto perché non ha saputo imporre il suo gioco? Questo è vero in parte. Ma ha sofferto soprattutto perché, già sceso in campo in condizioni di inquadratura ancora una volta precarie (importante l'assenza di un corridore in forma come Patrizio Sala), ha perso dopo sei minuti Greco - stiramento - sostituito dall'acerbo anche se diligente Mandorlini, perché Zaccarelli ha preso a zoppicare a metà del primo tempo (contrattura alla coscia destra), e ha dovuto stare al suo posto evidentemente frenato, e obbligato a un semplice lavoro di rottura, perché anche Claudio Sala e Pecci hanno accusato colpi duri. Ma è stata soprattutto l'uscita di Greco a scombinare subito i piani granata. E' venuto a mancare un elemento che l'Inter avrebbe dovuto temere anche nelle conclusioni a rete: Mandorlini prima su Pasinato e poi su Scanziani ha svolto un ottimo lavoro di rottura, ma non poteva avere l'autorità e l'esperienza per sganciarsi a sua volta, anche se nel finale ha tentato coraggiosamente alcuni affondo. Senza Greco, con Zaccarelli presto costretto a ridurre a metà il suo apporto, il Torino ha sofferto a centrocampo, dove Pecci - stavolta lo scusiamo per alcuni rallentamenti, per qualche dribbling in più - spesso non trovava il compagno cui appoggiare la palla, visto che davanti Graziani e Pulici - pur ottimamente disposti in fatto di movimento e ritorni — erano marcati con cura e cattiveria da Baresi e Canuti, e che ai suoi fianchi i compagni non trovavano il modo di avanzare in appoggio. Ed è a centrocampo che il Torino ha patito a lungo, per tutto il primo tempo. Ad un certo punto, su una incursione isolata di Vullo conclusa da un cross deviato dalla difesa fuori della portati delle punte, la palla è rimasta ballonzolante alle soglie dell'area nerazzurra, senza che nessun altro granata avesse seguito l'azione. E Graziani ha avuto un gesto rabbioso più che comprensibile nei confronti dei compagni. E' stato il primo tempo il periodo favorevole all'Inter, che doveva poi rifarsi viva con un forcing finale più disperato che lucido. Le difficoltà iniziali del Torino, legate all'uscita di Greco ed alla menomazione di Zaccarelli, sono state aggravate da un avvio rabbioso di un avversario cui l'arbitro ha concesso davvero troppo, ed ancora dalla superiorità del dinamicissimo Oriali nei confronti di Claudio Sala, e dalle difficoltà iniziali di Salvadori contro Beccalossi, prima di «prenderne le misure». L'aria che tirava ieri a San Siro l'ha ''sentita'' subito Claudio Sala, messo giù di brutto al primo tentativo di affondo dopo il calcio d'inizio. La grinta dei nerazzurri era tale che al 5° della ripresa su una finta di Pulici, Baresi e Canuti intervenuti alla cieca sono finiti l'uno contro l'altro, ed il primo é rimasto stordito sino alla fine del match. La sua rabbia agonistica l'Inter l'ha concretizzata comunque nella prima azione efficace al 1°°, quando Muraro dal fondo ha centrato basso per Altobelli, sul quale Santin ha compiuto un mezzo miracolo riuscendo a stoppare la palla, sul tiro dell'avversario. Nasceva un angolo. Terraneo entrava in collisione con Altobelli e mentre Beccalossi dal limite calciava sul fondo, si vedeva il portiere granata a terra, dolorante al viso. Accorrevano arbitro e massaggiatori, Terraneo faticava a rialzarsi ma poi restava al suo posto coraggiosamente - solo alla fine si è conosciuta la gravità dell'infortunio - mentre Copparoni già era pronto al cambio. L'Inter continuava a comandare il gioco, Beccalossi non era neppure ammonito per una durissima entrata sul fianco di Zaccarelli che restava a terra, quindi era Canuti a mettere giù Pulici imbeccato da Pecci. Un dribbling troppo insistito dello stesso Pecci dava al 17' via libera al contropiede nerazzurro, Altobelli si allungava la palla e Terraneo era bravissimo e tempestivo nell'uscita che gli consentiva di anticipare l'avversario. Replicava Graziani con una botta dal limite bloccata da Bordon, quindi la gente nerazzurra gridava al rigore per un intervento in scivolata (ma sulla palla) di Salvadori contro Scanziani. Si scatenava poi l'ottimo Oriali: prima un suo tiro sfiorava la traversa e subito dopo la sua botta radente su tocco indietro, intelligente, di Altobelli finiva di poco a lato. Tornava protagonista Terraneo: bloccava in presa una bomba di Pasinato su punizione e anticipava Altobelli scattato su errore di Mandorlini. Venivano ammoniti Canuti e Pecci, ed a chiusura del tempo Santin ribatteva con il corpo un tiro al volo di Scanziani. Il Torino, pur con il suo carico di acciacchi destinato ad aumentare, giocava le sue carte nei primi venti minuti della ripresa, spostando II gioco in avanti, e mettendo a frutto in difesa la tattica del fuorigioco, provvidenziale ed eseguita con ottimi sincronismi. Si verificava lo scontro fra Baresi e Canuti. Il primo barcollava prima di riprendersi facendo temere il peggio. Vullo concludeva al 15' una perentoria avanzata con una staffilata che Bordon alzava in angolo con la punta delle dita, Graziani e Pulici tornando e ripartendo creavano pericoli bloccati alla meglio. Si infortunava Sala, usciva tre minuti dal campo a farsi curare Pecci, e nel finale, l'Inter riprendeva il comando del gioco. Terraneo parava un diagonale di Muraro, poi al 38' altra scena madre. Calciava un corner dalla sinistra Pasinato. Terraneo nel folto bloccava la palla, poi la perdeva al contatto di Altobelli, Beccalossi in mischia segnava ma pronto l'arbitro Ciulli annullava concedendo una punizione al Torino, fra le proteste interiste. Carica a Terraneo? Improbabile, forse un fallo di mano di un nerazzurro. Impossibile giudicare dalla tribuna. Rabbiosa, l'Inter giocava le ultime carte contro un Torino ridotto a pochi elementi validi. Santin, Danova, Salvadori, reggevano, Pulici e Graziani davano una mano, Mandorlini saliva di tono, ma era ancora Terraneo a fare la parte di maggior spicco Muraro tentava di piede e di testa, il portiere dimenticava il dolore e replicava da campione. Ad un minuto dalla fine usciva Canuti dolorante, entrava Fontolan che andava in area granata per tentare la deviazione di testa su punizione di Beccalossi, ma era capitan Sala ad uscire dalla mischia palla al piede, e ad annullare l'ultimo assalto.