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Comunale |
01/04/1979 |
h.15.30 |
TORINO - PERUGIA 0-0 Torino: Terraneo, Danova, Vullo, Salvadori, Mozzini, Santin (al 79' Bonesso), Sal aC., Greco, Graziani, Zaccarelli, Iorio. A disposizione: Copparoni, Mandorlini. All.: Radice. Perugia: Malizia, Nappi, Zecchini, Frosio (al 50' Tacconi), Della Martira, Redighieri, Bagni, Butti, Casarsa, Goretti, Speggiorin. A disposizione: Grassi, Cacciatori. All.: Castagner. Arbitro: Michelotti di Parma. Reti: - Spettatori: 35.354 di cui 10.156 abbonati e 25.198 paganti. Note: Ammoniti Butti, Frosio, Casarsa, Tacconi, Vullo e Santin. Su quest'ultima ammonizione non vi è chiarezza se il destinatari del cartellino sia Santin o Danova. Cronaca [Tratto da La Stampa del 2 aprile 1979] Venticinque minuti di forcing, dal 20' di gioco alla fine del primo tempo, non sono bastati al Torino per aver ragione di un Perugia che - come temeva Radice - ha impostato la sua gara per lo zero a zero, realizzando il venticinquesimo risultato utile di una serie iniziata all'ultima giornata del campionato scorso. Al di fuori di quel periodo di pressione, nel corso del quale la difesa umbra si è salvata a volte con affanno, i granata non sono riusciti a mettere in difficoltà un avversario pronto a chiudersi ed a replicare in contropiede con ottime capacità di manovra. Più falli di ostruzionismo che gioco vero da parte della squadra di Castagner, per altro presentatasi senza tre atleti importanti quali Vannini (fermo da tempo per la frattura riportata contro Fedele), Ceccarini e Dal Fiume, questi il più dinamico dei centrocampisti. Il Torino era alla pari: fuori Pulici, Patrizio Sala e Pecci, il cui recupero in extremis non è stato possibile. Da parte granata, in condizioni menomate sono andati in campo Salvadori, pur ottimo per un'ora, e Vullo. Il Perugia, che già aveva Speggiorin malconcio, ha perso a metà gara il libero Frosio, vittima della sua stessa foga in un duro intervento - uno dei tanti contro il capitano granata - su Claudio Sala. Il gioco non ha esaltato, ma le squadre possono essere assolte viste le condizioni con cui portano avanti questo finale di campionato che, se offre emozioni, è sempre più avaro di spettacolo. Il Torino ha tenuto quasi sempre in mano la gara, spesso tutta la squadra si è proiettata oltre la metà campo, ma la forza di spinta era debole, e si è affievolita ancora quando Salvadori è stato costretto a frenare, preda della fatica. Greco si è assunto i compiti di regista, ma ha scarsa esperienza anche se molta buona volontà, Zaccarelli ancora una volta non è riuscito ad imporre la sua personalità, caparbio nei recuperi ma ben poco efficace in fase di appoggio. Claudio Sala si è intestardito in dribblings nei quali spesso ha avuto la peggio in tutti i sensi: palla persa e botte. In questa situazione, con il capitano che partiva da troppo lontano, Graziani e Iorio hanno avuto ben pochi palloni giocabili, sono sfati facilmente bloccati con opportuni raddoppi di marcatura da parte della difesa perugina. Iorio, dopo un inizio incerto, si è via via mostrato più incisivo; Graziani ha cercato la botta in gol, ha avuto sfortuna, non merita certo le aspre critiche di qualche tifoso. Di fronte ad un avversario che aveva chiare difficoltà a filtrare (al Torino è mancata anche la spinta solita di Vullo, che ha giocato con una sola caviglia sana) il Perugia ha mascherato le sue difficoltà puntando ad un pareggio che è diventato utilissimo alla luce delle notizie che arrivavano da San Siro e da Ascoli. Castagner ha ancorato Casarsa in posizione di copertura, ha lasciato in avanti il solo Speggiorin - già dolorante e dominato da Mozzini - ed anche Bagni dopo aver costretto al fallo Vullo (ammonito al terzo intervento scorretto consecutivo) ed aver dimostrato le sue qualità con alcuni guizzi, e la sua rabbia con proteste anche plateali, ha trovato in Danova un avversario che lo ha via via domato. Butti, Frosio, Casarsa, Tacconi (il giovane sostituto di Frosio) e forse Bagni - Michelotti in proposito non è stato chiaro sul campo, il cartellino giallo potrebbe essere toccato nel frangente a Danova - sono stati ammoniti fra gli umbri, Vullo e Santin (Danova?) fra i granata, in una partita spigolosa. Il Perugia ha giocato da provinciale, già pensando al massimo sforzo che dovrà fare domenica in casa contro il Milan. Se vincerà appariglierà la capolista, il suo campionato sta per trovare una esaltante conclusione ed è un peccato che Castagner fra infortunati e possibili squalificati sia con gli uomini contati. Di certo, al cospetto dei granata, gli umbri hanno mostrato di avere ancora una grossa carica agonistica, e maggiori riserve di energie. Se avesseropiazzato con più insistenza (convinzione e rapidità) il contropiede, avrebbero potuto puntare anche al successo. Ma Castagner è un prudente, il campionato gli sta dando ragione. Bagni è stato il primo, comunque, a partire in affondo al calcio d'avvio, forse per intimorire i granata, ma la sua azione si è persa sul fondo. Vullo stentava contro di lui, e dopo un quarto d'ora Radice accortosi del rischio (un difensore menomato contro il più veloce degli avanti avversari) ha spostato il siciliano su Casarsa affidando il bollente Bagni a Danova. A centrocampo si formavano le coppie Zaccarelli-Goretti, Greco-Nappi e Salvadori-Butti, mentre la difesa perugina controllava Iorio con Zecchini, Claudio Sala con Redeghieri, e il troppo isolato Graziani con l'atletico Della Martira. Gli umbri iniziavano bene, partiva sulla destra Redeghieri e sul suo cross radente nessun compagno era pronto alla deviazione. Quindi la battaglia si assestava a centro campo dove il Torino stentava a controllare il gioco, esponendosi a contrattacchi spesso bloccati con l'arma dell'offside. Iorio riceveva una botta al ginocchio ma reggeva, riprendendosi con il trascorrere dei minuti, ed i granata riuscivano a mostrarsi più concreti in fase offensiva. Al 20° una manovra Vullo-Claudio Sala-Zaccarelli era conclusa da un forte tiro sul fondo: era l'avvio di un buon periodo di forcing che il Perugia subiva' non senza affanno. La lunga fiammata granata era proseguita da un'azione avvolgente: la palla passava da Claudio Sala a Santin, a Salvadori sul cui cross da destra si avventavano prima Iorio e poi Graziani, i cui tentativi di deviazione erano neutralizzati in modo fortunoso. Ancora Salvadori riproponeva l'offensiva al 23', Iorio nel folto della mischia toccava per Claudio Sala la cui botta trasversale, bella, si perdeva sul fondo alla destra di Malizia. Su centro di Zaccarelli era poi Greco ad entrare duro sul portiere, quindi venivano a contatto Claudio Sala e Bagni che commetteva fallo, poi contestava Michelotti e minacciava vendette, confermandosi pieno di pepe. Alla mezz'ora si portava avanti anche Vullo, e sul suo cross Iorio girava al volo per Graziani: Malizia usciva a respingere, Frosio allontanava il pallone. Ancora Iorio tentava il gol al 33' ma la sua deviazione di testa su centro di Claudio Sala finiva a lato, quindi al Perugia riusciva una replica isolata che creava una mischia davanti a Terraneo, la palla usciva dall'area, Danova commetteva fallo e Bagni calciava forte la punizione ma addosso a Terraneo. Al 40' la più bella occasione per il Torino. Vullo anticipava Casarsa a metà campo, toccava per Iorio che lanciava Graziani: contrattacco rapido, granata in vantaggio numerico, con il solo Della Martira fra il centravanti e Greco scattato a sinistra. Questi però rischiava il fuori gioco, Graziani indugiava e cercava l'affondo personale, il difensore riusciva a mettere in angolo. Il primo tempo si chiudeva con l'infortunio a Frosio, che. Riportava una distorsione al ginocchio in una dura carica a Claudio Sala. Il libero usciva trasportato a braccia, Castagner lasciava che la squadra finisse i 45 minuti in dieci, ripresentava Frosio in apertura di ripresa ma al 6' doveva sostituirlo con il diciannovenne Tacconi, che andava su Greco con Zecchini libero e Nappi a guardia di Iorio. Il Torino attaccava ancora, ma la spinta si affievoliva sempre di più, la difesa perugina aveva buon gioco. Due staffilate di Graziani non avevano fortuna, aumentavano i falli, gli umbri cercavano di frenare il gioco e perdere tempo in ogni occasione. Fioccavano le ammonizioni, entrava Bonesso al posto dello zoppicante Santin, Claudio Sala prendeva botte ma non filtrava, rischiava ancora il Torino al novantesimo quando Casarsa vinceva due tackles consecutivi e partiva in affondo. Zaccarelli in recupero raggiungeva l'avversario un metro dentro l'area, lo affrontava di spalla con decisione, Casarsa, che già si era allungato troppo il pallone, rovinava a terra reclamando il rigore. Michelotti non interveniva, lo scontro era stato duro ma non cattivo, e chiudeva il match concedendo un solo minuto di recupero, quando solo nell'occasione dell'infortunio a Frosio il gioco era stato fermato per tre minuti abbondanti. Ma per l'arbitro bastava così. E per il Perugia pure. |
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