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Comunale di Catanzaro
05/04/1980
h.15.30
CATANZARO - TORINO 0-0
Catanzaro
: Trapani, Sabadini, Ranieri, Menichini, Grappi (al 59' Braglia), Zanini, Nicolini, Orazi, Chimenti, Majo, Palanca. A disposizione: Mattolini, Bresciani. All.: Leotta.
Torino: Terraneo, Mandorlini, Vullo, Sala P., Volpati, Masi, Greco, Pecci, Graziani, Pileggi, Pulici. A disposizione: Copparoni, Sclosa, Mariani. All.: Rabitti.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: -
Spettatori: 9.046, di cui 1.947 abbonati e 7.099 paganti.
Note: Espulsi P.Sala e Copparoni per proteste, ammoniti Pecci e Ranieri per proteste e Masi per gioco scorretto. Pomeriggio coperto, terreno molle. In tribuna Concetto Lo Bello segue l'opera del figlio Rosario, arbitro della partita.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 6 aprile 1980]
Poteva essere una partita tranquilla, con il Catanzaro in attesa della classifica modificata che non può venire dal campo, ma dai giudici che si occupano delle scommesse clandestine, e con il Torino rilanciato dalla cura Rabitti in cerca di una posizione consona al suo reale valore. Invece è stata una partita contrastata, difficile, strana. Un rigore non concesso all'inizio, episodio che condizionava la condotta dell'arbitro per l'intera gara, cinque ammoniti (Pecci, Masi, Pileggi del Torino, Orazi e Ranieri del Catanzaro), due espulsi (Patrizio Sala e il portiere di riserva del Torino, Copparoni, che dalla panchina deve aver detto qualcosa di grave all'indirizzo degli ufficiali di gara), un gol annullato a Pulici per un inesistente fuorigioco di Graziani. Poi un altro gol non concesso al Catanzaro, proprio sul finire, gol segnato su calcio diretto quando lapunizione era "a due". Per concludere, qualche incidente, lattine che sono volate in campo, proteste, un guardalinee colpito al gomito. I fattacci non possono comunque nascondere che si è anche giocato al calcio. Male. Male perché le punizioni sono state complessivamente 49, i tiri in porta non più di otto. Le statistiche a volte servono per avere una visione esatta della gara senea entrare nei dettagli. Forse dal Torino ci si aspettava qualcosa di più e di meglio. Ma non si può neppure dimenticare che tra i granata gli assenti erano molti e tutti importanti. La gente sugli spalti è scarsa, questo calcio non interessa molto. Hanno avuto ragione gli assenti, anche se non sono mancate le emozioni. Il Torino ha cercato di imporre il diritto della, classe, ma ha trovato di fronte un avversario coriaceo e generoso. I catanzaresi sbagliavano molto, ma lottavano senza risparmio. Fra i granata l'assenza di Danova ha provocato difficoltà. Il pacchetto difensivo era troppo giovane per non rischiare qualche errore e i guai si sono notati. Buon per i granata che Chimenti è parso spento e che Palanca ha brillato soltanto nei calci piazzati. All'8' si è registrato un affondo dei padroni di casa con una azione rapida Nicolini-Orazi. La palla giungeva a Palanca che veniva affrontato da Volpati in piena area di rigore. L'impatto è stato netto, e Palanca accentuava la caduta. Calcio di rigore? Lo Bello fischiava dando la sensazione di voler punire il granata, poi saltellando decideva soltanto per un calcio di rinvio. I tifosi, già convinti di essere ingiustamente trattati, protestavano alla maniera forte. Anche in campo gli scontri si facevano più frequenti. Pecci veniva ammonito per proteste, Greco rimaneva a terra in uno scontro. Prima della fine del tempo una punizione di Palanca veniva corretta di testa da Chimenti per l'accorrente Groppi. Terraneo usciva, l'impatto fra i due era netto, con Groppi che rimaneva a terra e doveva abbandonare al 49' dopo essere inutilmente rientrato per la ripresa. Lo sostituiva Broglia. Nel finale convulso succedeva di tutto. C'era un contrasto in area fra. Greco e Nicolini, per l'arbitro Lo Bello era soltanto simulazione e i tifosi reagivano con decisione. Volavano sul campo oggetti di ogni tipo. Per fortuna senza colpire. Rispondeva il Torino con una azione da manuale: Vullo lanciava Pulici, spostato sulta sinistra, Graziani faceva velo e Pulici, dopo pochi passi scagliava il pallone in rete. Il guardalinee sollevava Lo Bello da ogni preoccupazione e agitava la bandierina per un fuorigioco che nessuno aveva visto.. Gol annullato, con i tifosi che tornavano ad applaudire lo stesso guadalinee che prima avevano insultato. Patrizio Sala protestava e veniva espulso: Copparoni, seduto in panchina come secondo portiere, esprimeva giudizi poco lusinghieri e doveva seguire il compagno negli spogliatoi. Era l'88'. Poco prima del fischio di chiusura, Vullo fermava Palanca in gioco pericoloso. Batteva dal limite lo stesso Palanca e la palla entrava in rete. Lo Bello, in accordo con l'altro guardalinee, annullava. Era una punizione a due calci, quindi gol non regolare.